“LEI LO FACEVA IMPAZZIRE” - IL RACCONTO DEL MIGLIORE AMICO DI MATTIA CARUSO, UCCISO CON UNA COLTELLATA AL CUORE DALLA FIDANZATA VALENTINA BROSCARO: “GLI AVEVO DETTO MILLE VOLTE DI LASCIARLA. LEI DICE CHE LUI LA PICCHIAVA? TUTTE BUGIE, ERA LEI CHE LO PRENDEVA A PUGNI, È VENUTO A CASA MIA TANTE VOLTE CON UN OCCHIO NERO PERCHÉ LEI LO PESTAVA. CERTO MATTIA OGNI TANTO SI DIFENDEVA, MA NON ALZAVA LE MANI, LE PRENDEVA E BASTA, MA NON RIUSCIVA A…”

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Rashad Jaber e Roberta Polese per www.corriere.it

 

Mattia Caruso Mattia Caruso

Mattia e Valentina, coetanei, giovani, belli e maledetti. La loro relazione è nata sotto una cattiva stella, un amore complicato, tormentato, struggente e a tratti violento. Così gli amici descrivono la storia finita domenica nel più tragico dei modi: con Mattia morto in ospedale dopo una coltellata al cuoree Valentina che, quattro giorni dopo, ha confessato agli inquirenti di averlo colpito.

 

L’incontro

Mattia e Valentina si erano conosciuti due anni fa ai mercatini. Lui lavorava al banco dei genitori che vendono dolcetti siciliani alle sagre e alle fiere. I Caruso li conoscono tutti, e Mattia era un ragazzo turbolento che si faceva ben volere. La bella Valentina invece è figlia di impiegati e qualche anno fa ha aperto anche lei un’attività di ambulante di vestiti. Lei e Mattia si erano conosciuti ad uno di questi mercatini, tutti sapevano chi erano: dalla festa di Radio Sherwood alla fiera del Socco a Grisignano, dal mercatino di Natale nelle piazze alle tante fiere venete.

 

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Lei è bella e tormentata, le girano attorno molti ragazzi perché il suo fascino è irresistibile. Ma tra tutti Mattia fa breccia nel suo cuore. Lei esce da una storia travagliata che le ha dato una figlia, lui è single. Si vedono, si piacciono e si mettono insieme. Ed è lì che inizia il viaggio verso l’abisso. Perché Valentina vuole stare in coppia ma vuole essere libera, lui le sta addosso poi si allontana, e allora lei se lo riprendere. Una relazione tossica, una dipendenza affettiva che li allontana da tutti. Per gli amici è difficile stargli accanto e lentamente si isolano.

 

I litigi continui

«Gli avevo detto mille volte di lasciarla - racconta Mihail Eftene, l’amico del cuore di Mattia - lei lo faceva impazzire, lei dice che lui la picchiava? Tutte bugie, era lei che lo prendeva a pugni, è venuto a casa mia tante volte con un occhio nero perché lei lo pestava, certo Mattia ogni tanto si difendeva, ma non alzava le mani, le prendeva e basta, ma non riusciva a staccarsi da lei - spiega - li ho visti a cena martedì della settimana scorsa, era impossibile stare vicino a entrambi, litigavano continuamente».

 

Vite turbolente

mattia caruso mattia caruso

A detta di tanti Valentina è una ragazza instabile: cammina su un filo di lana fatto di follia e bisogno di sicurezze, trasgressioni e ricerca di tranquillità. Ha un fratello e due genitori che le vogliono bene e cercano di starle vicino ma pare che niente sia abbastanza. La nascita della bambina sei anni fa sembrava le potesse portare un po’ di stabilità, ma non è stato così. Mattia dal canto suo non era certo un tipo tranquillo e remissivo. In passato aveva avuto qualche problema con la giustizia, piccolo spaccio, risse da bar in cui erano stati coinvolti anche alcuni suoi familiari. 

 

Da piccolo aveva fatto parte di quella che tutti conoscevano come la baby gang della Guizza, un quartiere di Padova. Il lavoro al truck dei dolciumi gli consentiva di mantenersi. Ma lo stop delle fiere per via del Covid lo aveva colpito profondamente. Il denaro che prima c’era e poi non c’era più, la fatica di ricominciare, quella relazione burrascosa con quella donna di cui era follemente innamorato erano tutti elementi che avevano contribuito a destabilizzarlo ancora di più.

 

La convivenza

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E nel conto bisognava mettere pure i cattivi rapporti con la famiglia, interrotti da quando Mattia aveva iniziato a frequentare Valentina. Ai Caruso quella ragazza non piaceva per niente. «Da un po’ di tempo era andato a vivere con lei, lasciando casa dei miei genitori - aveva dichiarato nei giorni scorsi la sorella Melinda - Mattia era innamoratissimo di lei. Noi eravamo preoccupati per via del fatto che Valentina si fosse già dimostrata una persona complicata, si lasciavano e si riprendevano in continuazione, avremmo solo voluto vederlo più sereno».

mattia caruso mattia caruso

 

 Una relazione che fra alti e bassi durava da ormai due anni, al punto da evolvere in una convivenza, ma evidentemente ciò non era bastato a limitare le discussioni e i litigi fra i due. Mattia aveva lasciato la casa di Albignasego, il paese appena fuori Padova dove è nato e cresciuto, per andare a stare con Valentina che abitava in una casetta nell’ultimo lembo di campagna padovana in via Ca’ Silvestri a Montà. Nel giardino della donna il 29 settembre, giorno del suo fermo, si vedevano i giochi della bambina che evidentemente passa molto tempo a casa insieme alla mamma. Ma c’era anche un cartello sul campanello «No ai giornalisti».

 

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Eppure mattina Valentina era dai carabinieri di buon’ora, quel cartello evidentemente era stato messo il giorno prima. Del resto era inevitabile cercarla e voler parlare con lei, che era l’ultima ad aver visto vivo Mattia Caruso. Eppure in quella casa, che lei stessa aveva condiviso con Mattia, ha tenuto il suo segreto ben saldo, senza farne parola con nessuno. Chissà se pensava di farcela, di riuscire a portarsi dentro una croce così pesante, da sola.

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