“MISCHIARE UN GIOCO EROTICO CON LA VIOLENZA, ADDIRITTURA IL FEMMINICIDIO? AVETE PROPRIO TOPPATO” - BARBARA COSTA RIMETTE IN RIGA LE INDIGNATE SPECIALI PER LA MAGLIETTA IN VENDITA A LIGNANO SABBIADORO CON L’IMMAGINE DI UNA DONNA CON UNA “MASCHERA” BONDAGE: “UNA DONNA PADRONA DI SÉ, LIBERA E ASSENZIENTE CHE, NEL SESSO, DAL SUO PARTNER, VUOLE ESSERE DOMATA FINO AL SILENZIO, MI DITE CHE CAVOLO C’ENTRA CON LE DONNE VIOLENTATE, FERITE, UCCISE, E DONNE SPESSO INASCOLTATE E INDIFESE DALL’AUTORITÀ, DALLA SOCIETÀ?”

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“SILENCE”, PLEASE – POLEMICHE FURIBONDE A LIGNANO SABBIADORO PER UNA MAGLIETTA IN VENDITA IN UN RADUNO DI MOTOCICLISTI CHE RITRAE UN VOLTO DI DONNA IMBRIGLIATA DA UNA "MASCHERA" PER IL BONDAGE CON LA SCRITTA "SILENCE" – "LA STAMPA" S'INDIGNA: "RIVOLTANTE MESSAGGIO" - MA LA T-SHIRT NON INCITA ALLA SOPRAFFAZIONE SULLE DONNE: FA RIFERIMENTO AL GIOCO (SEMPRE CONSENZIENTE) TRA "PADRONE" E "SCHIAVO" - STARNAZZARE SULLA VIOLENZA DI GENERE PER OGNI STRONZATA A COSA SERVE?

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-silence-rdquo-please-nbsp-ndash-polemiche-furibonde-lignano-283541.htm

 

Barbara Costa per Dagospia

 

maglietta lignano maglietta lignano

Luca Fanotto, il sindaco di Lignano Sabbiadoro, ha pienamente ragione: quella maglietta ritraente il volto di una donna in piena estasi BDSM non c’entra assolutamente nulla con la violenza in sé, men che mai con la violenza contro le donne.

 

Io capisco che in certa informazione è moda, è politicamente corretto, vi fa sentire belli e bravi e puliti e superiori fare la parte del giudice sovrano, che separa il buono dal cattivo, che vede o tutto bianco o tutto nero, e però, associare, mischiare un gioco erotico con la violenza, addirittura il femminicidio, e no, stavolta avete proprio toppato. In vendita in un raduno di motociclisti c’è questa maglietta, che ognuno è libero di giudicare bella, brutta, e di comprare o meno, di indossare o meno, e però, fermi a metterci in mezzo la violenza sulle donne.

 

maglietta lignano maglietta lignano

Non è con paternalistiche righe che fermate le mani sulle donne – e sono le donne che devono ribellarsi, il doppio, il triplo di quello che già fanno, e non dal primo schiaffo, ma dalla prima parola offensiva, non dando il minimo credito, alibi, scusa a chi gliele dice, e tra molte donne è ora che si capisca, che ogni atteggiamento da crocerossine va annullato, perché non serve, è inutile, gli si ritorce contro. Detto questo, il BDSM c’entra nulla, nulla, nulla, con la violenza sulla donna.

 

Il mondo BDSM, variegatissimo e raffinatissimo, è fatto di sesso tra due o più persone, di qualsiasi sessualità e orientamento, e persone adulte e consapevoli che hanno il feticismo di provare piacere tramite giochi vessatori anche umilianti, anche domanti, che li portano in un crescendo di godimento fino a un climax che può essere orgasmico ma anche no e comunque è mentale.

 

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È il sesso che due adulti scelgono, che contrattano con password e gesti di intesa, in quanto ogni pratica BDSM è guidata dallo schiavo e mai dal padrone, il quale fa ciò che lo schiavo vuole in un gioco di ruoli stabilito in parità e attraente entrambi. Quindi una donna padrona di sé, libera e assenziente che, nel sesso, dal suo partner, vuole essere domata fino al silenzio, delegando di sua iniziativa le misure di uno scambio sessuale sadomaso, mi dite che cavolo c’entra con le donne violentate, ferite, uccise, e donne spesso inascoltate e indifese dall’autorità, dalla società?

 

E non provateci, nemmeno a pensarlo, che una maglietta, una immagine, istighi a commettere alcunché. Ognuno risponde per sé e di quello che pensa e fa. Oppure volete dirmi che non esiste più, non vale più la responsabilità individuale? Uno vede una foto e che fa, violenta?!? Ma vogliamo essere donne e uomini con cervello acceso e attivo e attenti e coscienti di vivere in questo presente? Specie chi fa informazione?

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