NEW YORK GIOCA LA SUA FICHES! – LA GRANDE MELA POTREBBE DIVENTARE UNA NUOVA LAS VEGAS: LE AUTORITÀ DELLA CITTÀ DOVRANNO DECIDERE SE (E IN CASO DOVE) COSTRUIRE DEI CASINÒ – IL LUOGO PIÙ SCONTATO SAREBBE “TIMES SQUARE” DOVE SI CONFONDEREBBERO TRA LE INSEGNE LUMINOSE, LA SECONDA OPZIONE NEL QUARTIERE DI “HUDSON YARD” E LA TERZA A POCHI PASSI DA CENTRAL PARK SULLA QUINTA STRADA…

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Estratto dell'articolo di Gabriele Romagnoli per www.repubblica.it

 

eric adams sindaco new york eric adams sindaco new york

Se New York avesse un casinò sarebbe una piccola Las Vegas? Lo scopriremo se e quando verrà concessa la prima licenza. È l'ultima battaglia identitaria di una città che cambia sotto gli occhi di chi la vive. Dopo la gentrificazione e la disneyficazione, se arrivano anche roulette e black jack, davvero rien ne va plus. Si scontrano due visioni opposte. Per la prima vale il vecchio motto: "Dove cresce l'azzardo, guadagna l'America".

 

Per la seconda New York non può giocarsi anche l'anima, volendo farlo basta proseguire fino ad Atlantic City. I permessi in ballo sono tre, anche se due andranno probabilmente fuori dai 5 quartieri principali, là dove già sorgono i cosiddetti "racino", una combinazione di ippodromo (race track) e casinò (ma ora limitati a slot machine e tabelloni digitali). Partecipare al bando è già una scommessa: richiede una "puntata" da un milione di dollari, che possono diventare 500 all'eventuale assegnazione. Abitanti e turisti copriranno il rischio? Tutte le previsioni rispondono sì.

 

casino' a times square new york casino' a times square new york

Il casinò di New York attrae le imprese che lo costruiranno, lo gestiranno e chi profitterà dell'indotto. A spingere più di tutti è il sindacato dei lavoratori alberghieri, finanziatore del partito democratico che governa la città. Ecco allora i progetti, messi sul tavolo come fiches. Quello di Brooklyn, inevitabilmente situato a Coney Island, tra spiaggia e luna park, ha poche probabilità e minore impatto. La zona è popolare, russificata nei giorni feriali, feudo latino nei fine settimana. La vera sfida è la final four di Manhattan.

Times Square Times Square

 

Il primo e più scontato insediamento sarebbe a Times Square. Si confonderebbe tra le insegne luminose, le quotazioni finanziarie, i cartelloni di Broadway. Sorgerebbe infatti al 1515 della "Grande strada bianca", in cima al palazzo da 54 piani che già ospita un impero televisivo e il teatro dove va in scena il Re Leone. Una soluzione mimetica, ma forse la goccia che farebbe traboccare il vaso già strapieno di quella zona. […]

 

La seconda proposta sarebbe ad Hudson Yards, il nuovo polo del lusso e dell'intrattenimento. Già il suo simbolo, l'elaborato Vessel, è stato chiuso dopo una serie di suicidi dalla sua sommità. La vicinanza tra il fiume e la possibile rovina al gioco non sembra l'idea migliore.

Times Square Times Square

 

La terza allora: gli ultimi piani dei grandi magazzini Saks, sulla Quinta Strada, a pochi passi da Central Park. Saloni ovattati, ascensori dedicati che frusciando salgono oltre ogni concreta offerta merceologica per proporre l'astratta fortuna. […]

 

 

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