vittorio farina

NELLA NUOVA INDAGINE DELLA PROCURA DI ROMA SULLE MASCHERINE, È FINITO AI DOMICILIARI VITTORIO FARINA, ACCUSATO DI FRODE NELLE PUBBLICHE FORNITURE E TRUFFA. È UN IMPRENDITORE, AMICO DI LUIGI BISIGNANI (ESTRANEO AI FATTI) - "IL FATTO": "SECONDO GLI INVESTIGATORI, IL 3 SETTEMBRE FARINA "È RIUSCITO AD INCONTRARE ARCURI" A ROMA. CIRCOSTANZA SMENTITA DA FONTI VICINE ALL'EX COMMISSARIO…"

Valeria Pacelli per il "Fatto quotidiano"

roberto de santis

 

Non c' è solo l'inchiesta sulla fornitura di 801 milioni di mascherine acquistate dal governo a marzo 2020. Nel mirino dei pm di Roma sono finite anche altre due commesse di mascherine e guanti acquistati stavolta dalla Protezione civile Lazio. Nell' ambito di questa nuova inchiesta, ieri sono state emesse tre misure cautelari ai domiciliari. Ed è nei rivoli di questo filone che ieri sono stati perquisiti (senza alcuna misura cautelare) due nomi noti. Si tratta di Roberto De Santis, dalemiano della prima ora, e dell' ex ministro Francesco Saverio Romano. Entrambi indagati per traffico di influenze, ma per vicende diverse.

 

De Santis, secondo l' accusa, "sfruttando le sue relazioni personali con Domenico Arcuri", ex commissario straordinario, "si faceva promettere da Vittorio Farina e successivamente dare dalla società European Network Tlc srl" 30 mila euro, "come da fattura emessa il 1º luglio 2020". Fattura che per i magistrati "non trova altra giustificazione se non nella illecita mediazione consistita nel presentare ed accreditare al pubblico ufficiale la società in questione per nuove forniture". Arcuri (estraneo all' indagine) è dunque ritenuto il "trafficato", proprio come nell' inchiesta già nota sulle 801 milioni di mascherine acquistate dal governo.

 

FRANCESCO SAVERIO ROMANO

Nella nuova indagine romana ieri è finito ai domiciliari Vittorio Farina, accusato di frode nelle pubbliche forniture e truffa. È un imprenditore, amico di Luigi Bisignani, e che in passato è stato anche tra i finanziatori della Fondazione Open: ha donato 200 mila euro di contributi volontari tra il 2016 e il 2017 (nulla di illecito). Chi a marzo stipula i contratti con la protezione civile Lazio è la società European Network Tlc Srl (Ent) della quale Andelko Aleksic è "il rappresentante legale pro-tempore" (da ieri ai domiciliari) e Farina il "delegato della stessa società".

 

VITTORIO FARINA 1

Le forniture sono due: la prima riguarda 5 milioni di Ffp2 per 21,3 milioni di euro (iva inclusa), la seconda 430 mila camici per 5,2 milioni di euro (Iva inclusa) di cui sono stati pagati 2,1 milioni di euro. Secondo la procura però alcuni di questi dispositivi di protezione mancavano della certificazione Ce. Nel caso delle mascherine, è stata l' Agenzia delle dogane a rilevare "criticità in ordine all' autenticità del marchio Ce e della certificazione fornita".

 

luigi bisignani foto di bacco

Come pure nel caso della fornitura di camici per gli inquirenti la documentazione fornita non era idonea. Nell' ambito di questa indagine si delinea anche il quadro di relazioni di Farina, che viene definito dal Gip "il faccendiere" "colui che ha tenuto i contatti con soggetti vicini alla struttura commissariale, al fine di ottenere agevolmente la conclusione di forniture vantaggiose per la società".

 

"Tu lasciami lavorare, c' ho ampia delega da te, te faccio diventare molto benestante, forse potresti anche essere considerato ricco", diceva ad Aleksic il 9 settembre. In un' altra conversazione del 5 ottobre, Farina parla di Arcuri mostrando "la sua soddisfazione nell' aver ottenuto la promessa - verosimilmente dal commissario - di inserire la Ent Tlc srl quale fornitore sussidiario rispetto a Luxottica spa e Fca Spa per l' approvvigionamento" di mascherine "da destinare alle scuole".

 

DOMENICO ARCURI

Secondo gli investigatori, il 3 settembre Farina "è riuscito ad incontrare Arcuri" a Roma. Circostanza smentita da fonti vicine all' ex commissario. Ieri poi una nota di Invitalia ha precisato: "Né la società European Network Tlc né le persone coinvolte nelle indagini, hanno ricevuto alcuna promessa, affidamento o incarico dall' ex Commissario o dalla Struttura". "La società - aggiungono - come tante altre, aveva inviato diverse proposte a nessuna della quali è stato mai dato alcun seguito".

 

Secondo gli investigatori, il primo settembre 2020 Farina incontra a Roma De Santis, lo stesso al quale, secondo le accuse, la Ent ha pagato una fattura di 30 mila euro. Nel decreto di perquisizione di De Santis i pm parlando di "numerosi contatti telefonici tra Farina e De Santis". "De Santis - aggiungono - a sua volta, ha numerosi contatti con Arcuri () Vi sono anche contatti diretti tra l' utenza in uso ad Arcuri e quella in uso a Farina". E poi ci sono i rapporti con Francesco Saverio Romano.

 

mascherina ffp2 1

Secondo i pm l' ex ministro "sfruttando le sue relazioni personali" con un funzionario della protezione civile Sicilia, si faceva promettere da Farina" "quale corrispettivo della sua mediazione illecita" circa 58 mila euro "come da fatture emessa il primo luglio 2020".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…