UN PROF TROPPO P-ORCO – MANDAVA MESSAGGI E VIDEO HARD AI PROPRI ALUNNI. UN INSEGNANTE DI RELIGIONE PEDOFILO È STATO ARRESTATO A PIACENZA – NEL 2021 I RAGAZZI (TUTTI MINORENNI) HANNO INFORMATO L’AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA DI QUANTO STAVA ACCADENDO E IL PROF È STATO SUBITO SOSPESO – DENUNCIATO AI CARABINIERI ORA L’UOMO SI TROVA AI DOMICILIARI E DOVRÀ RISPONDERE DELLA...

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Margherita Montanari per www.corriere.it

 

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Uno dopo l’altro hanno raccontato ai propri familiari delle strane attenzioni ricevute dal professore di religione. O di quei video, dai contenuti impossibili da travisare, inviati dal docente dell’istituto superiore piacentino ai loro numeri di cellulare. Tra i ragazzi, tutti minorenni, c’è anche chi ha avuto il coraggio di informare l’amministrazione scolastica di incontri avvenuti all’esterno della scuola.

 

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Testimonianze che hanno contribuito ad avviare un’indagine culminata nell’arresto dell’insegnante, ora accusato di violenza sessuale aggravata. I primi atti di questa dolorosa vicenda, di cui riporta il quotidiano piacentino Libertà, risalgono a febbraio 2021. Oltre un anno fa, il susseguirsi di segnalazioni da parte dei ragazzi e delle loro famiglie aveva portato l’amministrazione scolastica ad allontanare il professore di religione.

 

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Una sospensione in via cautelare dalle mura dell’istituto seguita, un mese dopo, dalla sospensione dall’incarico da parte della Diocesi piacentina. Il docente, arrivato in cattedra nella scuola superiore di Piacenza da appena un anno, avrebbe cominciato a mandare messaggi e video hard ai suoi studenti minorenni, e, in almeno due casi, avrebbe avuto con loro incontri privati, all’esterno della scuola. Sono cinque gli studenti coinvolti nella vicenda. 

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Uno di loro, all’epoca dei fatti, si era presentato negli uffici della dirigenza scolastica per denunciare gli episodi. La scuola aveva trasmesso all’Ufficio scolastico regionale di Bologna il materiale inviato dal docente. Ma non si era limitata a questo, e aveva informato dell’accaduto le forze dell’ordine.

 

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Quando le denunce dei ragazzi e dei loro familiari sono arrivate alla Procura della Repubblica di Piacenza, è stata avviata l’indagine. Nel frattempo, anche la chiesa aveva preso decisioni nette. E, al termine di un’udienza tra il docente sospeso e i rappresentanti della Curia aveva optato per la sospensione ufficiale dell’uomo. 

 

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La svolta è arrivata a giugno, quando il gip ha disposto l’arresto, su richiesta del pubblico ministero. Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari. Dovrà difendersi dall’accusa pesante di violenza sessuale aggravata. Le vittime, tutti ragazzi, erano minorenni. A condurre l’inchiesta, la polizia locale, che per mesi ha ascoltato i diretti interessati e ha raccolto e verificato, uno alla volta, i materiali ricevuti sul cellulare dai giovani studenti. 

 

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Cinque le testimonianze in tutto. Due delle quali, decisive per l’indagine, hanno riportato degli incontri avvenuti al di fuori delle mura scolastiche. Non si tratta del primo caso di molestie da parte di professori denunciato dagli studenti a Piacenza. A marzo 2022, un docente di 57 anni è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale. 

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Le prime segnalazioni di molestie ai danni di 13 studentesse, quasi tutte minori, della scuola in cui lavorava come insegnante di sostegno risalgono al 2019. Subito dopo le accuse si era dimesso dall’incarico, pur continuando a dichiararsi estraneo dai fatti. In autunno inizierà il processo.

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