UN PROFILO GRECO - IL CSM SCEGLIE FRANCESCO GRECO COME NUOVO CAPO DELLA PROCURA DI MILANO - DOPO IL RITIRO DI MELILLO, IN CORSA ERA RIMASTO SOLO ALBERTO NOBILI - L’EX PM DI “MANI PULITE” E’ STATO ELETTO CON UN VOTO A LARGA MAGGIORANZA

Francesco Greco, classe 1951, napoletano di nascita, cresciuto a Roma, è figlio di un alto ufficiale della Marina. Entrato in magistratura nel 1977, è sempre stato pubblico ministero a Milano, occupandosi nel 1992 dei reati finanziari nel pool di Mani pulite. In procura, è l'ultimo pm rimasto che ha lavorato durante Tangentopoli... -

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IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE

Emilio Randacio per www.repubblica.it

 

L'ex pm di Mani Pulite, Francesco Greco, titolare di tanti importanti inchieste (tra le altre quelle su Montedison, Enimont, Parmalat e sulle Scalate bancarie) è il nuovo procuratore di Milano. Il Plenum del Csm lo ha nominato a larga maggioranza, preferendo lui al pm milanese Alberto Nobili.

 

I due erano rimasti in lizza dopo il ritiro del capo di gabinetto del ministro della Giustizia, Giovanni Melillo, che aveva revocato la domanda per concorrere all'incarico di procuratore di Milano. L'annuncio era stato fatto dal vice presidente del Csm Giovanni Legnini in apertura del plenum del Csm. La relatrice che aveva proposto la nomina di Melillo, Elisabetta Alberti Casellati, aveva annunciato il voto per Francesco Greco.

 

GIOVANNI MELILLO GIOVANNI MELILLO

I pronostici del Csm erano a favore di Greco, dopo i sei mesi e mezzo in cui il vertice della procura è stato vacante dopo la scelta di andare in pensione di Edmondo Bruti Liberati. Era rimasta la scelta interna, con in lizza il procuratore aggiunto, Francesco Greco, che la spunta sul suo parigrado, Alberto Nobili.

 

Francesco Greco, classe 1951, napoletano di nascita, cresciuto a Roma, è figlio di un alto ufficiale della Marina. Entrato in magistratura nel 1977, è sempre stato pubblico ministero a Milano, occupandosi nel 1992 dei reati finanziari nel pool di Mani pulite. In procura, è l'ultimo pm rimasto che ha lavorato durante Tangentopoli. Negli ultimi vent'anni, oltre che del caso Enimont, ha trattato le principali inchieste passate per il capoluogo lombardo.

ALBERTO NOBILI ALBERTO NOBILI

 

Dallo scandalo Eni ed Enel Power - che ha coinvolto anche il gruppo Marcegaglia -, passando per il crac Parmalat e le scalate dei "furbetti del quartierino" - Bnl ed Antonveneta -, per finire allo scandalo sulla bancarotta del San Raffaele e della Fondazione Maugeri, che vede a processo per associazione a delinquere e corruzione l'ex presidente lombardo, l'attuale senatore Roberto Formigoni.

 

Dal luglio del 2008 è procuratore aggiunto, responsabile del secondo dipartimento che si occupa di reati finanziari e coordinando le indagini che hanno portato sotto inchiesta prima il gruppo Prada - risarcimento record al Fisco per 470 milioni di euro per l'esterovestizione della società -, poi Apple (318 milioni già risarciti), per finire a Google e Amazon.

intervento di giovanni legnini intervento di giovanni legnini

 

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