I RISARCIMENTI DI USTICA? VOLATI VIA – LA FINANZA SEQUESTRA 130 MILIONI DI EURO AI DUE EX AMMINISTRATORI DI AEROLINEE ITAVIA SPA, LA COMPAGNIA A CUI APPARTENEVA IL DC-9 ESPLOSO IL 27 GIUGNO 1980 NELL'ISOLA SICILIANA – I DUE, JACOPO DI STEFANO E MARCO SCORZONI, SONO INDAGATI PER RICICLAGGIO E APPROPRIAZIONE INDEBITA: AVREBBERO USATO I SOLDI DEI RISARCIMENTI DEL TESORO PER LA STRAGE DI USTICA PER RIPAGARE I LORO DEBITI E PER SPESE DI LUSSO, ROLEX E GIOIELLI E…

-

Condividi questo articolo


RISARCIMENTI A ITAVIA SU USTICA BRUCIATI,SEQUESTRO 130 MLN  

Aerolinee Itavia Spa Aerolinee Itavia Spa

(ANSA) - Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Gdf sta eseguendo un sequestro per circa 130 milioni di euro, emesso dal gip di Milano, nei confronti di "due componenti pro-tempore del cda della società Aerolinee Itavia Spa", compagnia del Dc-9 di Ustica.

 

Si indaga su "atti di disposizione patrimoniale sui beni" della spa, spiega la Procura, "da parte degli amministratori che hanno ottenuto il controllo della gestione di Itavia". Avrebbero "azzerato il patrimonio aziendale" derivante "dai risarcimenti corrisposti" alla spa "dai Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti" per la strage di Ustica del 1980.

 

SEQUESTRO A DUE EX AMMINISTRATORI ITAVIA, 'SOCIETÀ SVUOTATA'

STRAGE DI USTICA - ITAVIA STRAGE DI USTICA - ITAVIA

(ANSA) - Oltre al decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip in un'inchiesta della Procura guidata da Marcello Viola, è stata anche eseguita "attività di perquisizione" nei confronti dei due ex amministratori della Aerolinee Itavia Spa, compagnia in liquidazione. I due, secondo le accuse, avrebbero compiuto "atti di disposizione patrimoniale sui beni" della società, di cui sono diventati "anche gli azionisti di maggioranza".

 

E avrebbero "pressoché azzerato il patrimonio aziendale residuo derivante dai risarcimenti corrisposti" dai ministeri "a seguito delle vicende giudiziarie correlate alla strage di Ustica del 1980 in particolare deliberando due operazioni di finanziamento pregiudizievoli del patrimonio sociale, una da 130 milioni di euro (mai restituita) e l'altra da 45 milioni di euro (quest'ultima successivamente rimborsata), in favore di società a loro riconducibile". Avrebbero, in sostanza, svuotato la società di quei soldi ottenuti.

 

STRAGE DI USTICA - ITAVIA STRAGE DI USTICA - ITAVIA

Il finanziamento "da 130 milioni di euro veniva in particolare utilizzato - chiariscono i pm - anche per estinguere il prestito bancario utilizzato proprio per acquisire il pacchetto di maggioranza in Itavia rafforzando in tal modo la loro posizione all'interno della stessa". Queste "operazioni societarie sono state già oggetto di censura da parte della magistratura civile la quale, nell'aprile 2023, aveva nominato un Curatore Speciale che, fin dal maggio 2023 evidenziava l'irregolarità delle due operazioni di finanziamento in danno della società, dei soci di minoranza e dei creditori".

 

Aerolinee Itavia Spa Aerolinee Itavia Spa

Alla luce di quanto evidenziato "dal Curatore Speciale, la tutela del patrimonio della società veniva affidato ad un amministratore giudiziario". Le indagini hanno permesso di individuare "come le somme, derivanti dal finanziamento di 130 milioni di euro erogato da Itavia a beneficio di una holding finanziaria facente capo ai due indagati, siano state reimpiegate per finalità estranee alla concessione della citata linea di credito".

 

Sono indagati "i due ex amministratori, l'ex liquidatore" e "i sindaci, questi ultimi per aver omesso qualsiasi controllo sulle situazioni di conflitto di interesse e non aver adottato i provvedimenti previsti per legge".

 

SEQUESTRO AD EX AMMINISTRATORI ITAVIA, TRA ACCUSE RICICLAGGIO

STRAGE DI USTICA STRAGE DI USTICA

 (ANSA) - Sono riciclaggio, infedeltà patrimoniale e appropriazione indebita i reati contestati nell'inchiesta del pm di Milano Bruna Albertini, condotta dal Nucleo speciale polizia valutaria della Gdf, che ha portato oggi al sequestro di circa 130 milioni di euro a carico di due ex amministratori di Aerolinee Itavia Spa, la compagnia del Dc-9 di Ustica, ora in amministrazione straordinaria.

 

In sostanza, i due ex amministratori avrebbero coperto parte dei debiti che avevano contratto per scalare la spa, e diventare azionisti di maggioranza, svuotando il patrimonio della società di parte dei risarcimenti ottenuti dai ministeri per la strage di Ustica. Risarcimenti che erano stati in totale di circa 330 milioni di euro. In particolare, coi soldi di Itavia, secondo l'accusa, avrebbero finanziato per 130 milioni di euro una società a loro riconducibile "per estinguere il prestito bancario utilizzato proprio per acquisire il pacchetto di maggioranza in Itavia".

 

SEQUESTRO AD EX AMMINISTRATORI ITAVIA, 'ANCHE SPESE DI LUSSO'

IL RECUPERO DEI RESTI DELL AEREO DC9 DI ITAVIA IL RECUPERO DEI RESTI DELL AEREO DC9 DI ITAVIA

(ANSA) - Un'operazione illecita "ideata e realizzata nell'esclusivo interesse" di una società a loro riconducibile "e a discapito di Itavia", compagnia aerea, in amministrazione straordinaria fino al 2022 e poi in liquidazione, le cui "vicende societarie" sono "inevitabilmente segnate dalla strage di Ustica" e che nel 2020 era stata risarcita dai ministeri della Difesa e delle Infrastrutture per 330 milioni di euro.

 

E un'operazione grazie alla quale gli ex amministratori si sarebbero pagati, tra l'altro, anche acquisti di orologi di lusso, come Rolex, e gioielli per oltre 600mila euro, ma anche spese in boutique e alberghi. Così il gip di Milano Angela Minerva chiarisce il quadro dell'inchiesta del pm Bruna Albertini, condotta dal Nucleo speciale polizia valutaria della Gdf, nel decreto di sequestro preventivo per quasi 130 milioni di euro a carico degli ex amministratori Jacopo Di Stefano e Marco Scorzoni e in particolare di società a loro riconducibili del gruppo Jds.

 

dc9 itavia strage di ustica dc9 itavia strage di ustica

In sostanza, i due ex amministratori avrebbero coperto parte dei debiti bancari che avevano contratto per scalare la spa, e diventare azionisti di maggioranza, svuotando il patrimonio della società di parte dei risarcimenti ottenuti dai ministeri per la strage di Ustica. In particolare, gli accertamenti della Gdf hanno permesso, come si legge, "di riscontrare 'il giro del denaro'" di due finanziamenti di ottobre e dicembre del 2022 a favore della Jds-Fin Holding, uno da 130 e l'altro da 45 milioni di euro, con soldi presi con bonifici dalle casse di Itavia. Dopo questi bonifici ci sarebbero state, fino al settembre 2023, "numerose operazioni in uscita" per quasi 180 milioni di euro.

 

Nelle 21 pagine del decreto del gip, infatti, vengono segnalati, tra le altre cose, pagamenti da 95mila euro ad un negozio che vende Rolex, ma anche da oltre 7500 euro per "Sotheby's London, nota casa d'aste del Regno Unito", e poi spese da 30mila euro per alberghi e ancora 140mila euro "a favore di resort e hotel di lusso internazionali". E 90mila euro "a favore di agenzie viaggi italiane", 20mila euro a "negozi e boutique di lusso", 25mila euro in ristoranti.

 

Aerolinee Itavia Spa Aerolinee Itavia Spa

E in più anche 8 bonifici, tra il 2022 e il 2023, "a tre diverse orologerie-gioiellerie" di Bologna per oltre 650mila euro. A far scattare le indagini è stata la denuncia del 18 agosto 2023 presentata da una società lussemburghese, socia di minoranza di Itavia. Quei soldi che la compagnia aerea aveva ottenuto come risarcimenti per la strage, scrive il gip, avrebbero dovuto, in realtà, servire per "soddisfare le pretese di creditori ammessi alla procedura di amministrazione straordinaria".

strage ustica 9 strage ustica 9

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...