vladimir putin joe biden

LA RIVINCITA DI BIDEN - DI FRONTE AL MASSACRO DI BUCHA, È DIFFICILE NON DARE RAGIONE AL PRESIDENTE AMERICANO, CHE IL 25 MARZO APOSTROFÒ PUTIN COME “MACELLAIO” E “CRIMINALE”. WASHINGTON CHIEDE UN PROCESSO PER CRIMINI DI GUERRA CONTRO “MAD VLAD”. MA È POSSIBILE? PRIMA ANDREBBE DEPOSTO DAL CREMLINO, CON UN GOLPE O UN CAMBIO DI REGIME - IL MANDATO DI CATTURA POTREBBE ARRIVARE ENTRO LA FINE DELL’ANNO, MA POI SI PORREBBE LA QUESTIONE DELL’ARRESTO. SE VENISSE DEPOSTO, IL NUOVO GOVERNO POTREBBE DECIDERE DI CONSEGNARLO. OPPURE…

 

 

joe biden a varsavia

 

1 - «AVEVO RAGIONE, È UN CRIMINALE» BIDEN VUOLE PUTIN ALLA SBARRA

Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

Di prima mattina Joe Biden si avvicina ai giornalisti in attesa e coglie un'amara rivincita: «Ho un'osservazione da fare prima di iniziare la giornata.

 

Ricorderete che mi hanno criticato perché ho definito Putin "un criminale di guerra"...Avete visto quello che è accaduto a Bucha: Putin è "criminale di guerra"».

 

MORAWIECKI

Venerdì 25 marzo, a Varsavia, il presidente americano aveva dato anche del «macellaio» al leader russo. Emanuel Macron aveva preso le distanze: «Non avrei usato quella parola».

 

Ma ora il presidente francese dichiara: «A Bucha ci sono prove evidenti di crimini di guerra».

 

La reazione degli europei è compatta. La ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock: «Le immagini dall'Ucraina rivelano l'incredibile brutalità della leadership russa e di tutti coloro che seguono la sua propaganda».

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

 

Il premier polacco, Mateusz Morawiechi, conferma i giudizi espressi fin dall'inizio della guerra: «La Russia è un stato fascista-totalitario. Vorrei dire a Macron: lei tratterebbe con Hitler, con Stalin, con Pol Pot?».

 

Quali saranno le risposte concrete dell'Occidente? Biden annuncia che chiederà «un processo per crimini di guerra». Il dipartimento di Stato sta raccogliendo le prove, in coordinamento con l'intelligence ucraina e con diverse organizzazioni internazionali.

 

La Corte internazionale dell'Aja ha già iniziato l'istruttoria. Da Mosca il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov commenta: «È tutta una messinscena, una provocazione anti russa».

 

joe biden varsavia

La sua portavoce Maria Zacharova aggiunge:«Ottima idea questa del processo. Possono iniziare con i bombardamenti della Jugoslavia e l'occupazione dell'Iraq; quando hanno finito possono passare alle bombe nucleari sul Giappone».

 

La Gran Bretagna, in qualità di presidente di turno, ha convocato per oggi il Consiglio di sicurezza dell'Onu, ma non con l'approccio chiesto dal Cremlino, cioè discutere della «montatura di Bucha».

 

«Affronteremo le crescenti prove sui crimini di guerra, compresi quelli di Bucha», ha twittato la rappresentante britannica Barbara Woodward. E sempre al Consiglio di sicurezza è previsto per oggi l'intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

vladimir putin 1

 

In parallelo l'ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield chiederà la sospensione della Russia dal Consiglio Onu per i diritti umani. Operazione non facile: occorre il consenso dei due terzi dell'Assemblea dell'Onu, composta da 193 Paesi.

 

Con una notazione necessaria: questo organismo fu istituito il 15 marzo 2006. Stati Uniti e Israele votarono contro, prevedendo quello che sarebbe successo il 30 giugno dello stesso anno: il Consiglio si pronunciò contro la violazione dei diritti umani dei palestinesi nei Territori occupati dagli israeliani.

IL MASSACRO DI BUCHA - TUTTE LE IMMAGINI

 

bandiere di usa, polonia e ucraina per joe biden

L'ostilità americana verso l'organismo ha raggiunto il picco durante la presidenza di Donald Trump. Ma la guerra in Ucraina ha cambiato anche questo. Il vero problema di Biden, comunque, ora è un altro. Il leader Usa ha detto che ci saranno «altre sanzioni» e «altre forniture di armi all'Ucraina».

 

L'amministrazione Usa ha preso atto che le misure restrittive non hanno dato i risultati sperati nel breve termine. Il rublo ha recuperato valore, tornando ai livelli precedenti alla guerra. La popolarità interna di Putin, stando ai sondaggi, sembra salda. Il Congresso spinge per sanzioni drastiche, definitive: per esempio interrompere le relazioni commerciali con la Russia.

vladimir putin

 

Tutti, però, sono consapevoli che esiste solo un provvedimento in grado di dare un colpo immediato al Cremlino: l'embargo su gas e petrolio. La Casa Bianca, quindi, tornerà a premere con i partner europei. Biden, inoltre, dovrà rispondere alle richieste di Zelensky: servono mezzi e armi più pesanti.

 

Il Pentagono prevede nuovi rischi. L'esercito ucraino rischia di rimanere intrappolato nella zona centro-orientale del Paese, tra Dnipro e Kharkiv. Per spezzare la tenaglia dei russi occorrono aerei, droni, carri armati e artiglieria pesante. Biden, finora, ha dato il via libera all'invio di tank di fabbricazione sovietica. Ma non basta.

ucraina il massacro dei civili a bucha 14

 

2 - TRIBUNALE, TEMPI, PROVE: PER PROCESSARE LO ZAR SERVE LA SVOLTA A MOSCA

Michele Farina per il “Corriere della Sera”

 

Dove, come, quando? Joe Biden ha detto ieri che Vladimir Putin «deve essere processato per crimini di guerra». Immaginare il presidente russo sul banco degli imputati significa comunque ipotizzare la sua caduta dal piedestallo del Cremlino, dopo un golpe, un cambio di governo o di regime.

 

Ed è sempre così: quando un «imperatore» viene deposto, i successori hanno il problema di come disporne. E non sempre fare giustizia è la priorità. I prussiani volevano sparare a Napoleone, i britannici invece lo spedirono in fondo all'Atlantico, come «prigioniero di guerra».

gheddafi

 

In ogni epoca, un dittatore alla sbarra può essere scomodo, soprattutto in patria: Nicolae Ceaucescu in Romania fu passato per le armi accanto alla moglie Elena il giorno di Natale del 1989, per ordine di un sedicente «tribunale del popolo» che in poche ore lo giudicò colpevole di genocidio. Gheddafi fu ucciso sul posto, appena catturato. Saddam Hussein fu impiccato di nascosto a Bagdad al termine di un processo orchestrato di fatto dagli americani.

 

vladimir putin 4

Pensando all'Ucraina, il paragone che più spesso ricorre è quello del Tribunale Speciale dell'Onu per l'ex Jugoslavia: nella stessa Serbia che oggi sostiene Putin, nel 2001 il governo spedì all'Aia l'ex presidente Slobodan Milosevic, che fu poi trovato morto in cella durante il processo.

 

MILOSEVIC

La stessa Corte processò il suo sodale Radovan Karadzic, architetto della pulizia etnica in Bosnia: condannato per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, Karadzic sconta l'ergastolo in un carcere britannico. Il braccio armato Ratko Mladic, «il boia di Srebrenica», dopo 16 anni di latitanza fu preso in Serbia ed estradato: per lui sentenza definitiva nel 2021 e carcere a vita nel penitenziario dell'Aia.

 

UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA

Un tribunale speciale Onu per i crimini in Ucraina, con Putin e compagni chiamati a risponderne, potrebbe nascere soltanto con l'avallo del Consiglio di Sicurezza, dove la Russia ha diritto di veto, e dunque in seguito a un sostanziale cambio della guardia a Mosca. Lo stesso scenario è richiesto nel caso di un procedimento di fronte alla Corte Penale Internazionale (sede all'Aia), nata con lo Statuto di Roma ed entrata in vigore nel 2002.

 

La Cpi non prevede giudizi in contumacia. Ed è l'unica che, al di là dei proclami politici, sta facendo qualcosa. Il procuratore generale Karim Khan sta raccogliendo le prove dei crimini di guerra (c'è l'imbarazzo della scelta). Un mandato di cattura per Putin potrebbe arrivare entro fine anno.

radovan karadzic

 

Come arrestarlo? Due ipotesi: se Putin mettesse piede in uno dei 123 Stati che sostengono la Cpi (né Usa né Ucraina ne fanno parte) e sono tenuti (ma non obbligati) ad arrestare un ricercato (il Sudafrica nel 2015 rifiutò di farlo con l'allora leader sudanese al-Bashir). Oppure se lo zar venisse deposto, e il nuovo governo russo decidesse che è meglio consegnarlo alla Cpi piuttosto che processarlo in casa: la sorte dell'ex presidente della Costa D'Avorio Laurent Gbagbo, arrestato in patria nel 2011.

 

Nel 2019 la Cpi lo ha assolto dall'accusa di crimini contro l'umanità. Perché c'è anche questa possibilità: l'assoluzione. Un'opzione poco considerata nella grande tradizione russa, dai tribunali di Vishinsky ai processi farsa contro Navalny, passando per «il metodo Molotov». Nel 1946 il ministro degli Esteri sovietico spiegò agli ospiti occidentali il destino che attendeva 16 leader politici polacchi sotto custodia: «I colpevoli saranno processati».

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

IL PRESIDENTE AMERICANO, JOE BIDEN, CHIEDE UN PROCESSO PER CRIMINI DI GUERRA CONTRO PUTIN...

GENOCIDIO ALLA RUSSA:TUTTIGLI ORRORI DI BUCHA.VIDEO! BIDEN: PROCESSATE PUTIN PER CRIMINI DI GUERRA

BUCHA, LA NUOVA SREBRENICA! DIETRO LA MATTANZA CI SAREBBE UN'UNITA DI ARTIGLIERIA PROVENIENTE DALLA

FORSE BIDEN NON AVEVA TUTTI I TORTI QUANDO CHIAMAVA PUTIN

IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY CHIAMA IN CAUSA MERKEL E SARKOZY: \'VENGANO A BUCHA A VEDERE GLI...

\'NON E POSSIBILE INTERROMPERE L'IMPORT DI GAS RUSSO\' - IL MINISTRO DELLE FINANZE TEDESCO, CHRISTIAN

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...