SE IN ITALIA I GIORNALI CHIUDONO, IN PAKISTAN NASCE LA RIVISTA PER DIVENTARE JIHADISTE PERFETTE - E’ UN MAGAZINE FEMMINILE CHE INCITA LE “SORELLE DELL’ISLAM” AL SACRIFICIO UNENDOSI AI RANGHI DEI MUJAHEDDIN” - LE EDITORIALISTE INSEGNANO A LANCIARE GRANATE E A CUCINARE CENE PER I TALEBANI

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Vittorio Sabadin per “La Stampa”

 

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Anche le donne della Jihad hanno la loro rivista. Non è un magazine da leggere dal parrucchiere: non ci sono pettegolezzi, nuovi modelli di burqa o foto di celebrità. C' è piuttosto un invito perentorio alle sorelle dell' Islam, perché si uniscano e imparino cose nuove. Per esempio come lanciare una granata, o come farne una in cucina con pochi, semplici ingredienti.

 

Il magazine, un' idea dei taleban pachistani, si chiama Sunnat E Khaulah (La Via di Khaulah), dal nome della Giovanna d' Arco dell' Islam che guidò nel 7° secolo le truppe del Profeta contro l' esercito di Bisanzio. Un esempio da seguire, per le donne della Jihad.

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Nell' editoriale che accompagna il primo numero, si dice che lo scopo della rivista è quello di «incitare le sorelle a venire avanti e unirsi ai ranghi dei mujaheddin». Per questo «bisogna organizzare riunioni segrete nelle abitazioni, e insegnare alle donne a fare attività fisica e a usare armi semplici».

 

La copertina, nello stile un po' schivo della Jihad, ritrae una donna di spalle totalmente ricoperta dal burqa, mentre cammina sulla sabbia del deserto. Come è d' abitudine anche in Occidente, il primo numero di una rivista è sempre lanciato da uno scoop. In questo caso, ha notato il Daily Telegraph, l'intervista alla moglie del potente Mullah Fazlullah, già un paio di volte dato per morto.

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Si pensava che anche la moglie fosse stata uccisa da un drone nel 2016, ma eccola invece pronta a dispensare consigli alle sorelle dell' Islam: «Mi domando - dice nell' intervista - perché ci sia così tanto clamore per i matrimoni dei minorenni. Dobbiamo capire che ragazzi e ragazze maturi, se non sposati per troppo tempo, diventano una fonte di distruzione morale».

 

La moglie di Fazlullah, sposata a 14 anni, si è evidentemente trovata molto bene con il marito, soprannominato «Radio Mullah» per i suoi violenti sermoni radiofonici contro l' istruzione femminile e il voto alle donne. Capo dal 2013 del Tehrik-i-Taliban Pakistan (Movimento dei taleban pachistani) Fazlullah è responsabile di numerosi attentati e distruzioni di scuole, e considerava un peccato grave guardare la tv o ascoltare compact disc. Intervistarne la moglie, secondo gli esperti di media pachistani, è stato un bel colpo giornalistico, almeno dal punto di vista di un editore taleban.

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In ogni magazine c' è almeno una rubrica, e sul primo numero di Sunnat E Khaulah la tiene un bambino di 9 anni, che racconta come suo fratello sia morto facendosi esplodere in Pakistan e come fornisca ora con sua madre assistenza ai mujaheddin. Lui aspetta con ansia, giocando con armi giocattolo, che venga il proprio turno. Alcuni osservatori pensano che siano proprio i bambini il target che il nuovo magazine vuole colpire: influenzando le madri, anche loro saranno allevati alla vocazione per la Jihad.

 

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La nuova rivista è comunque un segno della debolezza dei taleban pachistani, oggetto di una efficace repressione militare dopo l' attentato del 2014 a una scuola dell' esercito nel Peshawar che uccise 144 bambini e insegnanti. Da allora il numero degli attentati in Pakistan è diminuito dell' 80%. I mujaheddin hanno adesso bisogno di nuove reclute e le cercano tra le donne, proprio quella fetta della società che hanno sempre disprezzato e umiliato, e il cui sangue torna oggi disperatamente utile.

 

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