STRANE DEE - VIAGGIO FOTOGRAFICO TRA LE “KUMARIS” DEL NEPAL, VERGINI SCELTE DA PICCOLE PER INCARNARE LA DEA “KALI” - NON POSSONO TOCCARE TERRA, ANDARE A SCUOLA O APPARIRE IN PUBBLICO FINO ALLA PRIMA MESTRUAZIONE -

Sono creature speciali, sempre trasportate sul trono, in spalla, il che significa che non imparano a camminare quasi finché non finisce il loro mandato. A quel punto si cancellano il terzo occhio disegnato sulla fronte, e tornano alla vita che non hanno mai conosciuto… -

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da www.dailymail.co.uk

samita torna in famiglia samita torna in famiglia

 

In gran parte del mondo le divinità appartengono al regno dell’invisibile. In Nepal invece le donne divine sono in carne e ossa. Vengono chiamate “Kumaris”, vergini, scelte da piccolissime per il ruolo di Kali e adorate dalla comunità. 

 

Sono costrette a lasciare casa e a vivere nei templi, dove passano il tempo sedute. Le “kumaris” sono troppo speciali per toccare terra, vengono trasportate sul trono, in spalla, il che significa che non imparano a camminare quasi finché non finisce il loro mandato. Non possono andare a scuola (hanno un tutor privato) né partecipare alla vita pubblica E’ concesso loro di uscire dal tempio tra le 9 e 13 volte l’anno, in occasione di festival e celebrazioni speciali.

samita torna a scuola samita torna a scuola

 

Il ruolo finisce all’arrivo della prima mestruazione. A quel punto inizia il “Gufa”, un rituale di 12 giorni che segna la fine del mandato: la ragazzina si scioglie i capelli, si lava il viso al fiume per cancellare il terzo occhio disegnato sulla fronte, e torna alla vita normale che non ha mai conosciuto. 

 

 

 

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