VIZI DI FAMIGLIA - MANOLO GAMBINI, IL DETENUTO EVASO NOVE GIORNI FA DA REBIBBIA, È IL CUGINO DI JOHNNY LO ZINGARO! SECONDO GLI INVESTIGATORI DIETRO ALLA FUGA DAL CARCERE POTREBBE ESSERCI PROPRIO IL NOTO CRIMINALE - NEL FRATTEMPO CONTINUA LA CACCIA ALL’UOMO NELL’ALTO LAZIO, IN MAREMMA E IN TOSCANA, MA ANCHE A ROMA, IN PARTICOLARE NEL QUARTIERE TIBURTINO…

-

Condividi questo articolo


 

 

 

Emilio Orlando per www.leggo.it

johnny lo zingaro johnny lo zingaro

 

Un familiarità particolare. Una parentela di quelle che pesano: il detenuto evaso nove giorni fa da Rebibbia è cugino di Giuseppe Mastini. Sì, proprio lui: Johnny lo Zingaro, uno che di evasioni dai carceri se ne intende come pochi.

 

Inizialmente nessuno sapeva di questo legame: a ricostruire l’albero genealogico di Manolo Gambini sono stati gli investigatori che, ricostruendo la mappa dei parenti per poterlo rintracciare, sono arrivati proprio ai Mastini.

 

Una fuga iniziata domenica 17 gennaio quella del detenuto di 41 anni che doveva scontare un cumulo pena per una serie di condanne per reati contro il patrimonio. L’uomo, originario di Cerveteri, appartiene ad una famiglia di giostrai, la stessa da cui discende proprio Johnny lo Zingaro. Un vizio di famiglia quello delle evasioni dal carcere. E gli investigatori non escludono che dietro la fuga possa esserci proprio Johnny, magari con consigli epistolari per la fuga e la latitanza.

MANOLO GAMBINI - DETENUTO EVASO DA REBIBBIA MANOLO GAMBINI - DETENUTO EVASO DA REBIBBIA

 

«Non è un soggetto pericoloso - sottolinea l’avvocato Valentina Varrone, difensore di Manolo Gambini. Da quando è evaso dal penitenziario non mi ha ancora contattata. Se dovesse rivolgersi a me lo inviterei e lo accompagnerei a costituirsi. Lo assisto nei processi dal 2017 ed ha sempre commesso reati contro il patrimonio».

 

La caccia all’uomo prosegue non solo nelle zone dell’alto Lazio, della Maremma e della Toscana, ma anche nella Capitale dove anche la penitenziaria indaga per rintracciarlo. Nel quartiere del Tiburtino potrebbe avere degli appoggi e godere di numerose complicità. Amicizie che Gambini potrebbe aver coltivato dietro le sbarre durante i suoi lunghi periodi di detenzione.

JOHNNY LO ZINGARO JOHNNY LO ZINGARO

 

L’ultimo arresto era avvenuto a Grosseto, dove il quarantunenne era stato fermato insieme ad altre due persone per una serie di furti milionari di contanti e gioielli messi a segno in appartamento e ville prestigiose. Ad incastrare la banda sono stati i carabinieri del capoluogo toscano che, con un’ indagine in cui vennero utilizzate anche le intercettazioni telefoniche, riuscirono ad assicurarli alla giustizia.

johnny lo zingaro johnny lo zingaro JOHNNY LO ZINGARO JOHNNY LO ZINGARO johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro johnny lo zingaro JOHNNY LO ZINGARO JOHNNY LO ZINGARO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…