oscar di montigny catello maresca salvini meloni berlusconi

AAA CANDIDATI CERCASI - IL CENTRODESTRA NON HA ANCORA TROVATO UN NOME PER MILANO, BOLOGNA E SOPRATTUTTO A NAPOLI, DOVE CATELLO MARESCA È PARTITO CON LA CAMPAGNA ELETTORALE SENZA ASPETTARE L’OK DI SALVINI, MELONI E BERLUSCONI (COME FECE DE MAGISTRIS) - SOTTO LA MADONNINA RIMANE LA GRANA DI MONTIGNY: RIMANE IL PROBLEMA DEL TICKET CON ALBERTINI, CHE GLI FAREBBE TROPPA OMBRA…

ROBERTO OCCHIUTO JOLE SANTELLI

Amedeo La Mattina per "la Stampa"

 

Ancora una fumata nera al vertice del centrodestra che ha solo ufficializzato per la Calabria la candidatura alla presidenza del capogruppo di Forza Italia Roberto Occhiuto in ticket con il presidente facente funzione della Regione Nino Spirlì. Da parte di Fratelli d' Italia c' è però qualche dubbio sulla capacità competitiva di questo tandem.

 

CATELLO MARESCA

La settimana prossima dovrebbero essere chiuse tutte le caselle. Ancora nessuna decisione su Milano, Bologna e soprattutto Napoli dove il magistrato in aspettativa Catello Maresca, che ha già avviato la campagna elettorale senza attende l' ok del centrodestra, vorrebbe formare una coalizione di liste solo civiche.

 

gaetano manfredi giuseppe conte. 2

Niente partiti, niente passeggiate con capi partiti come ha fatto il candidato Pd-M5S Manfredi che l' altro ieri ha debuttato con l' ex premier Conte tra pizzerie e magliette del Napoli, lui che è di fede juventina.

 

Maresca sembra volersi comportare come Luigi De Magistris che senza il sostegno del centrosinistra andò per la sua strada e vinse. «Più facile essere indicato da Roma. Ti portano nei quartieri, ti portano per mano, a noi non piace questo metodo. Io passeggio da solo», afferma Maresca.

valeria ciarambino luigi di maio giuseppe conte gaetano manfredi da michele

 

A Roma fanno notare che è tutta «una sceneggiata napoletana». Questo atteggiamento non piace a Giorgia Meloni per la quale non se ne parla di ammainare le bandiere del partito e scomparire in una lista civica. «Se non gli sta bene ognuno per la sua strada», dice perentorio Ignazio La Russa.

 

ROBERTO OCCHIUTO

Fonti di centrodestra però spiegano che alla fine un' intesa con il pm si troverà. Il problema è che anche Napoli, come è già successo a Roma, vorrebbero presentare un ticket e accanto a Maresca FdI vorrebbe mettere Sergio Rastrelli, avvocato penalista e figlio dell' ex governatore Antonio, storico esponente della destra napoletana.

 

oscar di montigny

Non è stato ancora sciolto neanche il nodo di Milano. Il favorito rimane però il civico Oscar di Montigny, manager di Mediolanum, che dovrebbe correre insieme a Gabriele Albertini. Matteo Salvini ha insistito su questi due nomi, ma ci sono resistenze da parte degli alleati della coalizione.

 

Non è d' accordo Noi con l' Italia, che vorrebbe la candidatura del politico Maurizio Lupi. Ma l' ex ministro, che è gradito a Silvio Berlusconi, non ha alcuna chance.

Montigny invece non ha grossi problemi ma il manager vuole prima incontrare tutti i leader del centrodestra. Con Salvini già ci sono stati diversi incontri e colloqui telefonici. Berlusconi non pone alcun veto al genero del suo vecchio amico Ennio Doris, il fondatore di Mediolanum.

 

oscar di montigny e gabriele albertini

Nei prossimi giorni Montigny incontrerà Giorgia Meloni e con lei il cerchio si chiuderà. Rimane il problema del ticket con Albertini, non troppo simpatico a molti esponenti milanesi del centrodestra per le passate vicende. In più, viene fatto osservare in questi stessi ambienti, Albertini, figura molto conosciuta, come ex sindaco farebbe troppo ombra a Montigny.

gabriele albertini

 

«Figura ingombrante che potrebbe sminuire il candidato sindaco», dicono a Milano.

Insomma, il ticket potrebbe essere cambiato, da qui il rinvio della decisione.

Poi c' è Bologna dove ieri è spuntato il nome di Ilaria Giorgetti, proposta da Forza Italia, che si era candidata da indipendente nelle liste della Lega per sostenere alle Regionali Lucia Borgonzoni, per poi tornare nel partito berlusconiano. In pole però sarebbero i civici Fabio Battistini e Roberto Mugavero, suggeriti dalla Lega.

 

CATELLO MARESCA

Al vertice non si è fatto cenno alla federazione del centrodestra né tanto meno del partito unico lanciato da Berlusconi e che agita Fi. La ministra Mariastella Gelmini dice di non essere mai stata convinta della federazione: «È difficile per gli elettori comprendere di che cosa si tratti.

 

ROBERTO OCCHIUTO

Credo che un' alleanza forte deve rimanere plurale, con il ruolo importante di Fi per aggregare l' area moderata, europeista, liberale». Per Gelmini quella di Berlusconi è la suggestione del «grande partito repubblicano». «Mi pare di capire dalle dichiarazioni di Salvini e Meloni che ancora non c' è una condivisione su questa proposta».

oscar di montigny 5letizia moratti e gabriele albertinioscar di montigny 6

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...