1- ’LA REPUBBLICA’: IL ’PATACCARO’ È VALTER LAVITOLA, EDITORE-DIRETTORE DELL’\"AVANTI\" - MOLTO VICINO A SERGIO DE GREGORIO, EX DIRETTORE DELL’AVANTI, OGGI SENATORE PDL - 2- IL \"SECOLO XIX\": LA “MANINA” DIETRO IL DOSSIER PUBBLICATO A SANTO DOMINGO SAREBBE STATA SEGNALATA A GIANFRANCO FINI DAI SERVIZI SEGRETI AMERICANI - 3- \"IL FATTOQUOTIDIANO\": LA STAMPERIA DI SANTA LUCIA NON \"RICONOSCE\" IL DOCUMENTO DIGITALE: \"IL CARATTERE NON È IL NOSTRO. E QUELLA SCRITTA NON DOVREBBE ESSERCI\" - 4- AMMETTIAMO PURE CHE IL DOCUMENTO PUBBLICATO DA \"EL NACIONAL\" SIA UN FALSO; QUESTA CIRCOSTANZA NON SPOSTEREBBE MINIMAMENTE IL PROBLEMA DELLA CASA MONEGASCA DI CUI, A SEI MESI DI DISTANZA, NON SAPPIANO NULLA SULLA EFFETTIVA PROPRIETÀ - (IL DOCUMENTO SARà PURE UNA PATACCA MA LA CASA DI MONTECARLO E I CONTRATTI RAI NO)

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1- GIRO DI WALTER
Repubblica.it
- ...viene fuori nome e cognome della persona che sarebbe coinvolta nella costruzione della presunta \"patacca\": Valter Lavitola, editore e direttore dell\'Avanti.

2- ASPETTANDO UNA DICHIARAZIONE DEL GOVERNO CARAIBICO, \"IL FATTO\" CHIEDE CONFERME ALLA STAMPERIA DI SANTA LUCIA: \"IL CARATTERE NON È IL NOSTRO. E QUELLA SCRITTA NON DOVREBBE ESSERCI\"
Fabio Amato e Chiara Avesani per Il Fattoquotidiano.it

DEDE GREGORIO-LAVITOLA- LUCARE letteralettera del governo di Santa Lucia

\"Patacca\", \"falso\", \"confezionato ad arte da qualcuno molto vicino al premier\". Così dice il finiano Italo Bocchino del documento da Saint Lucia che incastrerebbe Giancarlo Tulliani. Al momento opportuno, dice, il nome del pataccaro si saprà.

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Quel che è certo, nel frattempo, è che creare una patacca a nome del governo di Saint Lucia non è poi così difficile. Per creare la propria lettera \"personale e riservata\", intestata ad un qualsiasi ufficio del governo basta andare sul sito della National Printing Corporation - www.slugovprintery.com - la stamperia che rifornisce ufficialmente il governo del paradiso fiscale di tutte le carte intestate, modelli, e persino stampa le leggi, e scaricare il corrispettivo form, disponibile in bassa risoluzione come in un qualsiasi campionario. Si trova qualsiasi cosa, anche il modello per dichiarare l\'influenza al ministero della Sanità.

Quello dell\'Attorney\'s General\' con cui è stata scritta la lettera che incastra Fini, ad esempio, è disponibile a questo link. http://www.slugovprintery.com/samples.php?sample=printingServices/letterHeads/AttorneyGeneral.jpg

E\' il modello che viene fornito alle segreterie dei ministri, e, dicono da Saint Lucia, non è modificabile. \"Siamo solo noi a stampare le carte ufficiali - spiega al telefono con il Fatto Quotidiano Junior Aimable, assistano accountant dell\'azienda - non facciamo carte digitali e non mi ricordo che ci abbiano chiesto mai di cambiarle\".

StepensonStepenson King primo ministro Santa Luciasantasanta lucia - paradiso fiscale

Il dettaglio è rilevante. La carta pubblicata da Libero e da il Giornale infatti, differisce in alcuni preziosi particolari da quella ufficiale. Le due intestazioni sotto lo stemma statale, per cominciare, sono scritte con due caratteri diversi da quelli del modello. Ma il passaggio fondamentale è un altro e Aimable ce lo spiega involontariamente: se la NPC non fornisce carte digitali modificabili, perché sul documento pubblicato da Libero e da il Giornale compare un hyperlink sotto l\'indirizzo di posta elettronica dell\'ufficio del ministro? In una carta intestata, quella scritta non dovrebbe esserci. A rigor di logica questo significa solo una cosa: che il documento è stato composto al computer, ma non su quella carta.

3- C\'È UNA \"MANINA\" DIETRO IL DOSSIER PUBBLICATO A SANTO DOMINGO
Sara D\'Ambrosio per il Secolo XIX

LorenzoLorenzo Rudolph Francis

C\'è una \"manina\" dietro il dossier pubblicato a Santo Domingo e ripreso ieri da alcune testate italiane. Lo fa filtrare il presidente della camera in persona, Gianfranco Fini, lo dicono gli avvocati di suo cognato Giancarlo Tulliani e lo confermano alcuni deputati di Futuro e libertà per l\'Italia. Una \"manina\" appartenente direttamente o indirettamente ai servizi segreti italiani, che nei giorni scorsi si sarebbe recata prima nell\'isola antillana di Santa Lucia e quindi a Santo Domingo per confezionare un dossier falso. Una \"manina\" di cui si sarebbero accorti anche i servizi segreti americani, che avrebbero mandato una segnalazione informale al presidente della camera in persona, in cui confermano di aver notato movimenti di uomini e soldi.

LAVITOLALAVITOLA

Ieri mattina, alcune testate italiane hanno pubblicato un documento apparentemente decisivo per capire l\'affare. Una lettera, ripresa dal quotidiano di Santo Domingo El National e anticipata il giorno prima dal Listin Diario, in cui il ministro della giustizia dell\'isola antillana di Santa Lucia spiegherebbe al presidente del consiglio dello stesso paese che le società Timara e Printemps, costituite nell\'isoletta e acquirenti dell\'appartamento di An a Montecarlo poi affittato a Tulliani, sarebbero di proprietà dello stesso Tulliani. Lui «smentisce categoricamente di essere dietro la società off-shore che ha comprato l\'appartamento monegasco».

Quattro dubbi, poi, li ha messi in fila Flavia Perina con un suo editoriale sul sito del Secolo D\'Italia: «La solenne intestazione della missiva (Attorney - General\'s Chambers) può essere scaricata da internet (www.slu govprintery.com/samples.p hp?sample=printingServices /letterHeads/AttorneyGeneral.jpg). Il ministro Rudolph Francis che la dovrebbe aver firmata è stato nominato, il 26 luglio scorso, da un governo che Libero indica come un ottimo amico di Berlusconi.

UnCArabiniereUnCArabiniere mostra le maschere di Dalema e Fini usate dei rapinatori BRIGUGLIOBRIGUGLIO E BOCCHINO

È vero, come ha scritto il Giornale il 17 settembre scorso che sono stati inviati a Santa Lucia agenti dei servizi e della Guardia di Finanza, e chi li ha mandati? Dice niente a nessuno il fatto che l\'attuale editore di El National, Ramon Baez Figueroa, sia anche proprietario di diverse reti televisive come Telecanal e Supercanal?».

Ma a parlare del ruolo che avrebbero potuto avere i servizi italiani in questa storia è soprattutto il deputato di Fli Carmelo Briguglio, membro del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti: «Chiederò al presidente Copasir Massimo D\'Alema di approfondire, al di là delle smentite ufficiali, sia la possibile partecipazione a questa azione di dossieraggio di pezzi di Servizi deviati, sia l\'attività della nostra intelligence a tutela delle massime cariche della Repubblica rispetto a manovre messe in atto anche all\'estero ai danni del presidente della Camera».

FINIFINI DALEMA

In effetti, come ha confermato personalmente allo stesso Fini, il direttore dei servizi segreti Gianni De Gennaro un controllo l\'ha già avviato. Nell\'ambito dell\'attività ispettiva approvata con l\'arrivo di Massimo D\'Alema al Copasir, il Dis sta controllando tutte le azioni dei diversi appartenenti ai servizi italiani. E a confortare i sospetti di Fini, sarebbe poi arrivata la segnalazione da parte dei servizi americani. Che osservano con sospetto le mosse del premier Berlusconi almeno da quando Obama siede alla Casa Bianca.

 

 

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