1 - DEMOCRAZIA
Jena per "La Stampa" - Una buona notizia per tutti gli italiani: la democrazia è salva, hanno fatto il contratto a Travaglio.
marrazzo
2 - BONDI, PREMIER RICETTATORE? 'REPUBBLICA' TOCCA IL FONDO...
(Adnkronos) - "Dopo l'istruttoria sul caso Marrazzo condotta ieri sera da Michele Santoro sulla televisione pubblica, ecco che il pubblico ministero di 'Repubblica2000' Giuseppe D'Avanzo chiede la condanna del presidente del Consiglio per ricettazione: articolo 640 del codice penale! Che cosa si puo' dire? Nulla, se non che dalle parti di Repubblica si e' giunti ormai al fondo di un tunnel, nel quale la realta' comprovata scompare totalmente".
Piero Marrazzo nell'ufficio da presidente della Regione Lazio
Lo dichiara il ministro Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl. "Diventa cosi' possibile giungere alle aberranti conclusioni di Giuseppe D'Avanzo, il quale purtroppo non riesce neppure a pensare - conclude Bondi - che vi siano persone, come Silvio Berlusconi, che sanno mantenere un profondo senso della giustizia e dell'umanita'".
3 - LIBERATION, OMBRA TRANSESSUALI SCUOTE ITALIA...
SANDRO BONDI MANUELA REPETTI(Ansa) - 'L'ombra dei transessuali brasiliani scuote il mondo politico transalpino'. Lo scrive il quotidiano francese Liberation, che in un articolo intitolato 'Sesso, ricatti e video' torna sul caso di Piero Marrazzo, l'ex-governatore della regione Lazio travolto dallo scandalo. Il corrispondente da Roma Eric Jozsef racconta i fatti che si sono succeduti negli ultimi mesi, il transessuale Natalie, la cocaina, i ricatti, e riferisce di liste dei nomi di politici, giornalisti e volti noti che potrebbero essere coinvolti nell'affare.
Giuseppe D'avanzo
'Curiosamente - conclude Liberation - e' stato Silvio Berlusconi in persona, ad avvertire per primo Piero Marrazzo del tentativo di vendere il video alla stampa, consigliandogli, ma senza dirlo esplicitamente, di pagare i ricattatori e ritirarlo dal mercato'.
4 - CASINI, TRAGUARDO E' 5 MILIONI DI VOTI PER AREA DI CENTRO...
RUTELLI-CASINI(Adnkronos) - Cinque milioni di voti, il 14 per cento, alle prossime elezioni politiche. E' questo il traguardo fissato da Pier Ferdinando Casini per la nuova area che andra' costituendosi con Francesco Rutelli. 'Ma non bisogna avere fretta perche' chi vuole dare la spallata a Berlusconi rischia di rompersi le ossa', dice il leader dell'Udc a Bruno Vespa per il libro 'Donne di cuori' in uscita il 6 novembre.
'Oggi -prosegue Casini- l'Udc vale due milioni e mezzo di voti, poco meno del sette per cento. Immagino che questa forza si possa raddoppiare perche' qui serve che ci sia qualcosa che oggi non c'e'. E' un tragitto corretto quello di allargare quest'area ai delusi del Pd includendovi anche gli ambientalisti moderati".
"Il bipolarismo che ha consegnato alla Lega da un lato e a Di Pietro dell'altro le chiavi della politica italiana -afferma l'ex presidente della Camera- non e' piu' un valore da difendere, ma un ingombro per gli italiani che ragionano. Quello di Rutelli e' il primo atto di discontinuita' nel centrosinistra e io credo che tra breve ci saranno iniziative di questo spessore anche nel centrodestra. E questo contribuisce a dare forza a una prospettiva nuova'.
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5 - LA RUSSA, NON E' TASSATIVO CHE VENETO VADA ALLA LEGA...
(Adnkronos) - "Io non mi meraviglio che la Lega voglia esprimere il candidato ma non e' tassativo che il candidato debba essere della Lega. Certo, doverosamente la Lega deve poter esprimere un candidato in una regione nel Nord. Non necessariamente il Veneto, anche se non e' scandaloso che la Lega lo possa chiedere". Lo dichiara il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, affrontando, in un'intervista a 'Radio Radicale', il nodo delle candidature alle prossime regionali e, in particolare, quelle in Veneto.
1s17 casalegno applaude folgorantebattuta larussa
"Ormai sembra una specie di disco rotto -aggiunge La Russa- noi abbiamo al Pdl un ufficio di presidenza, che opera esattamente come negli altri partiti. Forse qualcuno non ci credeva. Sulle candidature alle regionali il Pdl decide il 5 novembre".
"E' successo con la vicenda Tremonti -prosegue il coordinatore del Pdl- e lo stesso avviene per la vicenda delle regionali. Decideremo il 5 novembre nell'ufficio di presidenza, e poi ci confronteremo con la Lega sulle posizioni che saranno maturate. Il presidente Berlusconi avra' ovviamente un ruolo importante, decisivo. Il rapporto con Fini e' assolutamente ottimo".
Marcello Dell'Utri
6 - PROCESSO DELL'UTRI: IL PENTITO SPATUZZA SARA' ASCOLTATO. PROCESSO RINVIATO...
(Agi) - Dopo due ore di camera di consiglio la Corte d'Appello di Palermo ha deciso di interrompere la discussione del processo Dell'Utri e di ascoltare il dichiarante Gaspare Spatuzza: Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua, a latere Salvatore Barresi e Sergio La Commare ha ritenuto "incontestata" la rilevanza dell'audizione di Spatuzza, che verte su aspetti e problematiche gia' trattati nel processo di primo grado.
Marcello Dell'Utri
I giudici hanno anche chiesto al procuratore generale Antonino Gatto di produrre quattro verbali contenenti le dichiarazioni di Spatuzza, rilasciate ai Pm di Palermo il 7 e 8 luglio del 2008 e alla Procura di Caltanissetta il 17 novembre e il 18 dicembre dello scorso anno. Il processo e' stato rinviato al 6 novembre per decidere la data dell'audizione di Spatuzza. Nelle sue dichiarazioni l'ex capo del mandamento di Brancaccio aveva parlato di Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri come referenti della mafia in relazione alle stragi del '93 e al fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma dell'autunno dello stesso anno.
Marcello Dell'Utri
7 - DIFESA DELL'UTRI, SI CERCA DI FARE DIRE A SPATUZZA IL NOME DEL SENATORE...
(Adnkronos) - "Si cerca di far dire al collaborante Gaspare Spatuzza il nome di Marcello Dell'Utri". E' quanto sostiene l'avvocato Alessandro Sammarco, uno dei legali del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, sotto processo a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa.
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"Si propone di ascoltare un testimone che ha raccontato non solo supposizioni, ma cose che ha appreso dai giornali, come dice lui lo stesso, ad esempio, sui rapporti tra Dell'Utri e Vittorio Mangano. Ho l'impressione - ha aggiunto - che Spatuzza si stia preparando sui giornali, dalle cose che ha detto. Il nome di Dell'Utri lo dice soltanto lo scorso 6 ottobre, mai prima".
Secondo l'avvocato Sammarco, "Anche il metodo seguito" sarebbe anomalo: "Spatuzza viene sentito ripetutamente da diverse Procure, tra cui quella di Firenze, Palermo e Caltanissetta. E' sentito 10-15 volte, ma non sappiamo quello che ha detto. Potrebbe anche avere detto cose a favore della difesa".
COSSIGA
8 - COSSIGA, VITO CIANCIMINO GLADIATORE? DAVVERO STRANO...
(Adnkronos) - "Mai sentito dire prima e guardi che io, modestamente, la storia di Gladio un po' la conosco. Comunque che io non sapessi, non vuol dire nulla. Ne' mi pare che il suo nome sia negli elenchi pubblici...ma anche questo dice poco. Nessuno me ne ha mai parlato, neanche in seguito, pero' era una struttura altamente compartimentata e quindi e' possibile che certi segreti fossero davvero segreti. Di sicuro il nome di Ciancimino non e' citato neanche nei libri che recentemente hanno raccontato di Gladio. Boh...".
Francesco Cossiga - Copyright Pizzi
Lo afferma in un'intervista a 'La Stampa' il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, in merito alla possibile appartenenza di Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo, alla Gladio. "Non capisco - aggiunge Cossiga - che cosa avrebbe dovuto fare un gladiatore in Sicilia. Prima che le armate sovietiche fossero arrivate fino a Palermo, sarebbero intervenuti americani e inglesi. Qualcuno dimentica che razza di presidi fossero le loro basi nel Mediterraneo, un tempo".
9 - FINI, 'NON SONO REGISTA OPERAZIONE SICILIA'...
GIANFRANCO FINI(AGI) - "E' una questione tutta siciliana che non autorizza nessuno a dire che io sia il regista, anche perche' piu' della meta' facevano parte di Forza Italia. C'e' una netta divisione di strategia, non politica". Questa, secondo quanto ricostruito da 'Il Giornale', la posizione del presidente della Camera, Gianfranco Fini, riguardo al caso 'Pdl-Sicilia', ovvero il gruppo che prendera' vita in questi giorni all'Assemblea regionale siciliana.
Dunque, riferisce 'Il Giornale', lo stesso Fini in quanto co-fondatore Pdl, e' stato informato da Micciche' e da altri che "sono venuti da me per comunicare l'iniziativa". Il quotidiano Giornale' riferisce inoltre che alcuni deputati 'finiani' come Fabio Granata, Carmelo Briguglio e Pippo Scalia, abbiano incontrato il presidente di Montecitorio per informarlo dell'iniziativa.
10 - GOVERNO TICINESE SARA' RICEVUTO DA CONSIGLIO FEDERALE...
(Adnkronos/Ats) - Il prossimo 19 novembre il Consiglio di Stato ticinese in corpore sara' ricevuto dal Consiglio federale svizzero. Tema dell'incontro: come tutelare la piazza finanziaria cantonale dallo scudo fiscale italiano. Berna ha cosi' accolto la richiesta inoltrata la scorsa settimana da Bellinzona e da quattro gruppi parlamentari ticinesi (Plr, Ppd, Lega, Udc), indica oggi in una nota la Cancelleria dello Stato del Canton Ticino.
Chirac
Nel suo scritto il governo ticinese esprimeva 'grande preoccupazione per le conseguenze che lo scudo fiscale recentemente approvato dal Parlamento italiano potra' avere sulla piazza finanziaria svizzera e in particolare su quella ticinese' e chiedeva inoltre di 'riattivare il dibattito su un'amnistia fiscale generale nel nostro Paese'.
Alla luce dell'offensiva della Guardia di finanza contro 76 filiali di banche elvetiche su suolo italiano, il Consiglio di Stato ticinese 'prende atto con soddisfazione che la sua richiesta sia stata accolta, e resta fiducioso che la situazione deterioratasi negli ultimi giorni possa trovare sbocchi e soluzioni utili per ripristinare un clima di rispetto e reciproca fiducia', si legge nel comunicato.
11 - CHIRAC RINVIATO A GIUDIZIO PER PECULATO...
(Adnkronos/Dpa) - L'ex presidente francese Jacques Chirac e' stato rinviato a giudizio e verra' processato per peculato e abuso di fondi pubblici negli anni in cui era sindaco di Parigi, dal 1983 al 1995. L'inchiesta coinvolge 35 persone che vennero retribuite dal comune per lavori non svolti.
Le retribuzioni di queste assunzioni fittizie, secondo l'accusa, sarebbero finite nelle casse dell'ex partito di Chirac, il Raggruppamento per la Repubblica (RPR). Secondo gli investigatori vennero create 43 posizioni fittizie, per un valore totale di circa 4,5 milioni di euro, quando Chirac e il suo successore, Jean Tiberi, erano primi cittadini di Parigi. Il 76enne Chirac, presidente dal 1995 al 2007, diventa cosi' il primo capo dello Stato francese ad essere processato.