conte cartabia

CAOS CINQUE STELLE – CONTE CONTINUA A DIRE CHE IL M5S È COMPATTO ANCHE SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, MA LA SPACCATURA È GIÀ REALTÀ. IERI AL VOTO SULLE PREGIUDIZIALI MANCAVANO 41 DEPUTATI DEL MOVIMENTO. 13 RISULTANO IN MISSIONE, 28 NON SI SONO PROPRIO FATTI VEDERE NÉ SENTIRE. E LE GIUSTIFICAZIONI DATE PER L’ASSENZA NON SEMBRANO PROPRIO INATTACCABILI…

1 - GIUSTIZIA: CONTE, M5S COMPATTO, FIDUCIA ASSICURATA

giuseppe conte foto di bacco (4)

(ANSA) - ROMA, 02 AGO - "Mai pensato a causare una crisi di governo". A dirlo l'ex premier Giuseppe Conte in un'intervista al quotidiano La Stampa. Sulla fiducia alla riforma della Giustizia Conte assicura: "Nel nuovo corso del M5S la presenza compatta sarà la cifra della nostra forza politica.

 

Sulle assenze mi sono espresso ieri: non mi piacciono. Ma la fiducia è assicurata". E in merito al reddito di cittadinanza Conte dice: "Sulla giustizia ci siamo fatti trovare forse un po' impreparati, perché eravamo in piena transizione". "Sul Reddito non ripeteremo lo stesso errore" e sottolinea: "Il reddito di cittadinanza non si discute, al massimo si migliora" (ANSA).

 

mario draghi marta cartabia 1

2 - RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, CONTE: "NON MI SONO PIACIUTE LE NOSTRE ASSENZE ALLA CAMERA SUL VOTO DELLE PREGIUDIZIALI"

Estratto dell’articolo di Silvio Buzzanca per www.repubblica.it

 

Giuseppe Conte non è contento delle assenze dei deputati grillini nel voto sulle pregiudiziali di costituzionalità sulla legge Cartabia. "Oggi c'è stato un episodio che non mi è piaciuto. E' vero che era domenica, che la nostra presenza non era fondamentale  ma noi la nostra forza politica la dimostriamo con la compatezza.

riccardo fraccaro

 

Chi vuole bene al M5s partecipa alle votazioni ed ai processi decisori compattamente, esprimendo la nostra linea", dice il leader in pectore del Movimento durante la riunione dei parlamentari grillini.

 

I tabulati delle votazioni di oggi pomeriggio dicono che all'appello mancavano 41 deputati del Movimento: 13 risultano in missione, 28 non si sono  proprio fatti vedere. Ma ancor più del numero, altri gruppi, a Forza Italia è andata molto peggio con 33 assenti su 77 deputati, quello che preoccupa l'ex presidente del Consiglio sono i nomi e i ruoli di chi non si è presentato nell'aula di Montecitorio.

 

giulia grillo balla thriller a un giorno da pecora 1

I tabulati dicono che non hanno votato il capogruppo in commissione Giustizia Eugenio Saitta, l'ex sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi, l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro e l'ex ministra Giulia Grillo. Assenti poi, tra gli altri, Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali,  Francesca Businarolo (ex presidente della commissione Giustizia),  Federica Dieni, vicepresidente del Copasir.

 

(…)

 

 

3 - LA CAMERA VUOTA A METÀ VOTA LA RIFORMA CARTABIA MA GUARDA LE OLIMPIADI

Federico Capurso per "la Stampa"

 

LA PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

La Giustizia, le Olimpiadi o le vacanze? Per un giorno diventa difficile dire quale sia l'ordine delle priorità dei nostri deputati, costretti - pur di iniziare la discussione della riforma Cartabia - a presentarsi alla Camera sotto il sole sahariano della prima domenica d'agosto.

 

Quando il presidente della Camera Roberto Fico dà il via alla giornata, alle 14, la prima impressione è che in tanti abbiano preferito il mare. Forza Italia e il gruppo Misto sono praticamente dimezzati, a Italia viva manca un deputato su tre, e i Cinque stelle, dopo le recenti fibrillazioni, contano 41 assenti ingiustificati.

GIUSEPPE CONTE MARIO TURCO RICCARDO FRACCARO

 

O meglio, le giustificazioni date non sembrano essere proprio inattaccabili. In tre sono a un matrimonio, una decina ha «problemi logistici», e dei rimanenti «alcuni non si sono presentati perché avevano impegni sui territori - fanno sapere dal direttivo M5S - Altri invece non hanno dato spiegazioni. Ma questa, in fondo, non è la nostra riforma».

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

 

Per quanto indigesta, a Giuseppe Conte non è «affatto piaciuto» l'atteggiamento mostrato dai deputati e li striglia: «È vero che era domenica, che la nostra presenza non era fondamentale, ma noi la nostra forza politica la dimostriamo con la compattezza». Peccato che per fare la ramanzina sull'eccepibile comportamento dei suoi, Conte decida di convocare un'assemblea dei parlamentari mentre l'Aula a Montecitorio è ancora riunita.

 

giuseppe conte alfonso bonafede

E infatti i deputati, per seguire la riunione di partito, devono mettere da parte i lavori parlamentari, infilare le cuffiette e connettersi su Zoom. Non che prima, all'interno della Camera, il livello dell'attenzione generale fosse altissimo. Deputati di ogni schieramento hanno già da un pezzo gli occhi fissi sugli schermi dei telefonini, intenti a seguire le Olimpiadi.

 

Un po' come Fantozzi, alla proiezione della Corazzata Potemkin con la radiolina nascosta per non perdersi Italia-Inghilterra. Si potrebbe cronometrare il tempo che separa lo storico doppio oro olimpico, ottenuto per il salto in alto e i cento metri, dal momento dell'ovazione scattata a Montecitorio. Questione di secondi e giù urla e applausi. C'è anche chi se l'è perso, come il vice-capogruppo dei Cinque stelle Riccardo Ricciardi, che esce infuriato in cortile: «Possibile che la Rai, nel 2021, non faccia vedere le Olimpiadi in streaming?» .

 

giuseppe conte foto di bacco (3)

Avrebbe dovuto fare come il suo collega Simone Valente, che fa segno di essere occupato a chi si avvicina, mostrando il cellulare: «Telefonata? No, sto vedendo la diretta su Eurosport». Le vie dello streaming sono infinite, ma in fondo Valente, da ex sottosegretario allo Sport, è comprensibile che le percorra. Anche la deputata di Fratelli d'Italia Rachele Silvestri, ascolana, è occupata: «Sta per partire la Quintana, ho un groppo allo stomaco», dice al suo capogruppo, Francesco Lollobrigida.

 

mario draghi marta cartabia

I meloniani, a metà pomeriggio, si riposano. La loro raffica di richiami al regolamento è stata respinta, a fatica, dal presidente della Camera Roberto Fico, così come la richiesta di voto segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità. Fico «ha perso anche troppo tempo», borbottano i "veterani" del Pd: «Un'ora e mezza a spiegare e a rievocare il caso del voto segreto sul green pass». Volano, tra i loro banchi, battutine sarcastiche: «Fico sta trattando questioni fon-da-men-ta-li, ma non potremmo discuterne in un altro momento?».

 

Ad Alessandro Melicchio, M5S, le pregiudiziali invece interessano, perché è l'unico della maggioranza a votare a favore: «Vedo criticità di tipo costituzionale e il testo nel complesso non mi piace, nonostante Conte e i ministri M5S lo abbiano migliorato», dice a La Stampa.

 

giuseppe conte foto di bacco (2)

Però vuole rassicurare i suoi: «Non è in discussione il mio voto favorevole sulla fiducia». Ci provano gli ex M5s di Alternativa c'è a smorzare l'atmosfera da infradito, occupando i banchi del governo in segno di protesta quando il ministro per i rapporti con in Parlamento Federico D'Incà pone la fiducia sulla riforma (si voterà oggi). Ma è un lampo. Poi si può tornare a pianificare la vacanze. Tanto che un gruppo di quattro leghisti si sparpaglia in cortile e ognuno, con lo smartphone, partecipa alla videochiamata con una collega rimasta a casa malata: «Tranquilla, non ti stai perdendo nulla».

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…