andrea delmastro

IN CHE MANI SIAMO - CI MANCAVA LA GENIALATA DI ANDREA DELMASTRO, SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA DI FRATELLI D’ITALIA: “RIMANDIAMO IN PATRIA I DETENUTI STRANIERI PER SVUOTARE LE CELLE” – NELLE CARCERI UNA SITUAZIONE ESPLOSIVA. I TOSSICODIPENDENTI IN PRIGIONE DOVRANNO POTER ESSERE DIROTTATI NELLE COMUNITA’ DI RECUPERO

Annarita Digiorgio per “il Giornale”

 

andrea delmastro

Dopo l'evasione dei sette ragazzi dal carcere minorile Beccaria di Milano, è rimbalzato il dibattito sull'esecuzione della pena in Italia. Ne abbiamo parlato con il sottosegretario alla Giustizia di Fdi, l'avvocato Andrea Delmastro.

 

Onorevole, torna l'allarme sulla condizione delle carceri italiane, come pensate di risolverlo?

«Abbiamo ereditato una situazione esplosiva. Noi innanzitutto abbiamo la necessità su 190 carceri di trovare 190 direttori e 190 comandanti, e li troveremo. Come di aumentare educatori e psicologi per evitare i suicidi. Poi serve un intervento serio sull'edilizia penitenziaria».

 

E per ridurre il numero dei detenuti?

«Non siamo indifferenti a interventi per contrastare il sovraffollamento, ma non partendo da qualsiasi tipologia generica di detenuto, ma da quelli in carcere per tossicodipendenza. Per chi vuole sottoporsi alla disintossicazione faremo ponti d'oro per consentirgli di avere un'alternativa alla detenzione presso le strutture di comunità. Peraltro con un notevole risparmio per lo Stato: se un detenuto ci costa 137 euro al giorno, quello tossicodipendente ce ne costa 180. Mentre ricoverarlo in case di comunità costa 80 euro a tossicodipendente.

andrea delmastro

 

Ho parlato a lungo anche con il ministro degli Esteri ipotizzando in tutti i trattati bilaterali internazionali la possibilità, come avviene per l'Albania, che il detenuto possa scontare la pena nel paese di provenienza anche senza il suo consenso.

 

Cosi avremmo già risolto il sovraffollamento. Se ci sono 19mila detenuti stranieri per 137 euro al giorno per 365 giorni, mandandoli nel Paese di provenienza io ogni anno ho trovato soldi per costruire nuove carceri».

 

E per gli agenti di polizia sottorganico?

«Anche aumentare l'organico di polizia penitenziaria serve per umanizzare la pena, migliorando il servizio. Non essendo figli di un dio minore rispetto ai colleghi delle forze dell'ordine, anche la polizia penitenziaria andrà dotata di taser per contenere gli eventi critici».

 

Un altro grande gruppo della popolazione penitenziaria è costituito dai detenuti in custodia cautelare, come i ragazzi evasi dal Beccaria per cui non era ancora iniziato il processo. Pensate di intervenire?

DELMASTRO CITA LEON DEGRELLE

«La custodia cautelare oggi in Italia è smodata anche solo per aspetti statistici agghiaccianti rispetto al resto d'Europa.

 

A volte anche a fini snaturati rispetto all'esigenza di sicurezza, ma per ottenere una confessione. Va rivista prevedendo un intervento che renda meno discrezionale il ricorso agli arresti preventivi, ma noi di Fratelli d'Italia rimaniamo contrari a ciò che prevedeva il referendum che evitava la custodia in caso di rischio reiterazione, che è invece l'unico modo per fermare spacciatori e stalker».

 

Pensa che il ministro Nordio possa riuscirci?

«È un suo impegno di vita e siamo convinti che sia la persona adatta a intervenire in maniera chirurgica su questo abuso, non deprivando la magistratura di un importante strumento per contrastare pericoli di carattere sociale ma avendo un approccio liberale alla giustizia italiana. Nel centrodestra lo sosterremo tutti».

 

GIORGIA MELONI ANDREA DELMASTRO

Che ne pensa del Papa che nella lettera inviata ai capi di stato in vista del Natale ha chiesto un «gesto di clemenza verso quei nostri fratelli e sorelle privati della libertà che essi ritengano idonei a beneficiare di tale misura»?

«Sono cattolico ma non uso la fede religiosa quando faccio politica. Altrimenti poi che dobbiamo immaginare una clemenza anche per le feste islamiche? Se invece il Papa intende un appello per rendere le pene più umane sono d'accordo».

DELMASTRO MELONIcrosetto delmastrodelmastro 8ANDREA DELMASTRODELMASTRO LA RUSSA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…