adolfo urso antonio tajani

COME DAGO-RIVELATO, MELONI E URSO VOGLIONO SFILARE A TAJANI L’ICE (L’AGENZIA PER LA PROMOZIONE ALL’ESTERO E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE). MA SEMBRA DIFFICILE CHE POSSA TORNARE ALLO SVILUPPO ECONOMICO, DA DOVE ERA STATA SPOSTATA APPENA TRE ANNI FA, CON GROSSO IMPEGNO DA PARTE DI LUIGINO DI MAIO. CHE FARE? L’IDEA È DI CREARE UN COMITATO INTERMINISTERIALE TRA AFFARI ESTERI E IMPRESE…

GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI

1 - FLASH - TAJANI AVRA' LE TASCHE VUOTE! IL GOVERNO STA PENSANDO DI SFILARE ALLA FARNESINA L’ICE (L’AGENZIA PER LA PROMOZIONE ALL’ESTERO E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE) E I FONDI PER IL FINANZIAMENTO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE PUNTANO ALL’ESTERO - POTREBBERO PASSARE SOTTO IL CONTROLLO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-tajani-avra-39-tasche-vuote-governo-sta-pensando-sfilare-329351.htm

 

ADOLFO URSO

2 - PER LA GESTIONE DEL COMMERCIO ESTERO SPUNTA IL COMITATO INTERMINISTERIALE ESTERI-MISE

Carmine Fotina per "il Sole 24 Ore”

 

Un Comitato interministeriale tra Affari esteri e Imprese come compromesso nella contesa sul commercio estero. È la soluzione che si profila su uno dei temi più spinosi nella ridefinizione delle competenze tra i ministeri del nuovo governo.

 

TAJANI - DI MAIO - GIORGETTI AD ATREJU

Sembra sfumare l'ipotesi che l'internazionalizzazione del sistema economico torni al ministero delle Imprese e del made in Italy, affidato ad Adolfo Urso di Fratelli d'Italia, da dove era stata spostata (allora si chiamava ministero dello Sviluppo economico) appena tre anni fa, quando Luigi Di Maio con un blitz l'aveva portata con sé nel cambio di dicastero tra il governo Conte I e il Conte II.

 

carlo ferro

La competenza, con le relative direzioni generali, resterebbe alla Farnesina ma una norma da inserire nel probabile "Decreto competenze ministeri" o nel primo provvedimento utile eleverà l'attuale Cabina di regia per l'internazionalizzazione, cui attualmente partecipano cinque ministeri, le Regioni, Unioncamere e le associazioni imprenditoriali, a un vero e proprio Comitato interministeriale, sempre co-presieduto da Esteri e Imprese.

 

ANTONIO TAJANI

Significherebbe in sostanza passare da uno strumento che negli ultimi anni ha emanato soprattutto documenti di scenario, senza potere implementativo e grandi ricadute sul campo, a un comitato in grado di incidere a livello operativo ed eventualmente normativo.

 

Con lo stesso intervento legislativo, si ritoccherebbe la governance degli enti per l'internazionalizzazione, intervenendo ad esempio sull'Ice (il cui presidente attuale, Carlo Ferro, è in scadenza a fine novembre), sul Comitato agevolazioni di Simest e sul Comitato portafoglio Sace (anche in questi ultimi due casi si pensa a una co-presidenza).

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

Il compromesso così disegnato dovrebbe evitare un ulteriore ribaltone, con tutte le incertezze del caso. Con il trasloco delle competenze del 2019, e la ridefinizione delle direzioni generali, ci furono oltre tre mesi di stallo prima di perfezionare l'operazione. I diplomatici manterrebbero le competenze faticosamente conquistate con l'appoggio dell'allora ministro Di Maio e il nuovo ministro degli Esteri, nonché vicepremier, il forzista Antonio Tajani, non vedrebbe ridimensionata la sua delega.

 

ADOLFO URSO GIORGIA MELONI

Dal canto suo Urso, che nel ruolo di viceministro delle Attività produttive aveva tenuto la delega al commercio estero per otto anni durante i governi Berlusconi II e III, darebbe comunque un po' di sostanza alla definizione "made in Italy" di cui ora si fregia il MimI (ormai l'acronimo del nuovo dicastero), che continuerebbe ad avere anche le competenze sulla lotta alla contraffazione e la presidenza del Comitato per l'attrazione degli investimenti esteri.

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI

Urso punta anche alla space economy e a un pezzo di innovazione digitale. Nel primo caso è probabile che la delega della presidenza del consiglio per presiedere il Comint (Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale), esercitata nel precedente governo dal ministro dell'Innovazione digitale e la transizione digitale Vittorio Colao, vada proprio al titolare del nuovo ministero delle Imprese e del made in Italy, nel cui stato di previsione sono custodite la maggior parte delle risorse ordinarie (quindi Pnrr a parte) e dove sono già operative due divisioni che si occupano del settore (Industrie aerospazio-difesa-sicurezza e Space economy).

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

Anche la banda ultralarga, fissa e mobile, dovrebbe tornare stabilmente, sia come policy che come gestione delle risorse Pnrr, sotto l'ombrello del MimI. Resterà operativo invece, soprattutto per l'innovazione della Pubblica amministrazione, il Dipartimento per la transizione digitale di Palazzo Chigi il cui coordinamento politico sarà affidato a un sottosegretario. Per questo ruolo si fa insistentemente il nome di Alessio Butti, responsabile del dipartimento media e tlc di Fratelli d'Italia, che potrebbe però anche finire al MimI con Urso come sottosegretario o viceministro con delega alle Comunicazioni.

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