giuseppe conte mariachiara ricciuti rocco casalino

CONTE METTE IL GUINZAGLIO A CASALINO? – CHIUNQUE SIA STATO A FAR USCIRE LA BOZZA DEL DECRETO SABATO SERA, LA COSA NON È PIACIUTA PER NIENTE ALLA POCHETTE CHE CAMMINA E NON È RIMASTA SENZA CONSEGUENZE. IL PRIMO EFFETTO È CHE SONO STATE AMPLIATE LE DELEGHE DELLA VICE DI ROCCO, MARIA CHIARA RICCIUTI – L’OTTIMO RAPPORTO CON GIUSEPPI E LE ESPERIENZE SPECIALI NEL CURRICULUM – LA RETTIFICA DI IGOR DANILOV

LA RETTIFICA DI IGOR DANILOV: https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/riceviamo-pubblichiamo-ldquo-dottor-igor-danilov-non-ha-mai-lavorato-229708.htm

 

Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it

 

giuseppe conte e rocco casalino

Chiunque sia stato, sabato sera da Roma (non certo dalla regione Lombardia), a far uscire per primo la bozza del decreto del presidente del Consiglio che in sostanza metteva in quarantena il Nord, un fatto è certo: la cosa non è piaciuta per niente a Conte, e non è rimasta senza conseguenze.

 

giuseppe conte mariachiara ricciuti 1

Il primo effetto della disastrosa vicenda è che, in un lunedì politicamente difficilissimo per Rocco Casalino, a Palazzo Chigi sono state ampliate sia pure in maniera informale le deleghe di Maria Chiara Ricciuti, la portavoce numero due, nella gestione della vicenda Coronavirus. Ricciuti resta il capo dell’ufficio stampa (in sostanza la vice di Casalino) ma tutti hanno notato ieri come lei abbia cominciato a muoversi con maggior autorità, nei rapporti con molti giornalisti, e sia ormai quasi più vicina al premier di quanto non lo sia Casalino stesso. Il che rende necessario capire bene chi sia, questa donna.

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO

 

E’ innegabile che abbia un ottimo rapporto con Conte, che si fida sempre più di lei. Maria Chiara Ricciuti è un personaggio fino a oggi rimasto molto sottotraccia, ma adesso potrebbe silenziosamente conquistare la posizione di persona più influente nella comunicazione del premier. Abruzzese di Miglianico, diplomata a Chieti, laureata in scienze della comunicazione alla Sapienza, figlia di un geometra, cominciò a lavorare per la politica con Pino Pisicchio, deputato dell’Italia dei Valori, il primo partito che usufruì della consulenza di Gianroberto Casaleggio – e un grande sifone nel reclutamento di personale nel mondo grillino.

 

Ricciuti si è fatta notare innanzitutto perché, all’opposto di Casalino, ha lavorato senza concedersi mai la vanità del farsi notare, in questo senso davvero nell’ombra. Anche se ovviamente nel tempo è diventata sempre più conosciuta. Faceva parte del team stretto di Luigi Di Maio durante la campagna elettorale, assieme a Cristina Belotti, e per una certa fase ha anche curato i social network dell’allora capo politico M5S. Tutti guardavano alla Belotti, le cui mosse sono state più rumorose, e intanto a Palazzo Chigi ci è poi andata la Ricciuti.

Maria Chiara Ricciuti

 

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO

Da tempo Mariachiara è sempre più l’ombra di Conte e, ci informa il quotidiano “Il Centro”, quando è in giro per il mondo con Conte spedisce a casa, a papà Pantaleone, foto di Trump e degli altri leader del mondo visti da vicino. Lasciando stare il colore familiare, Gianluca De Feo su Repubblica raccontò invece un dettaglio interessante, che Ricciuti aveva esperienze speciali nella sua biografia: non tanto la laurea, semmai un lavoro, tra 2013 e 2014, a curare la comunicazione delle onlus di Igor Danilov, che fu a lungo il personaggio principale di Gazprom Media in Italia, un uomo che tra le sue tante attività aveva anche aperto una società di marketing digitale in Italia, e ha una serie di interessi legati alla cybersecurity. Danilov aveva anche un’associazione che, all’insegna del dialogo “bizantino”, gemellava comuni italiani e russi.

LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTINmariachiara ricciuti giuseppe conte

 

Ricciuti diede una spiegazione abbastanza tesa a minimizzare di questo rapporto di lavoro: “Me lo presentò un'amica, una interprete dal russo che faceva traduzioni per lui. Sapevo del suo ruolo in Russia, ma sembrava avesse venduto le sue attività nei media. Io ho collaborato agli eventi sul dialogo culturale e la tradizione bizantina in diverse cittadine. Era un personaggio sempre pieno di idee, ma all'epoca non aveva interessi nella comunicazione e non si era dedicato a ricerche di quel tipo. Da anni non ne so più nulla”. La cosa non comparve nel suo curriculum, e lei spiegò così il perché: “Nel curriculum “si indicano solo gli incarichi importanti”. Siamo andati perciò a consultare il suo curriculum ufficiale: dove per tagliare la testa al toro non son menzionati incarichi tout court. Nulla. Come se fosse nata col Movimento 5 stelle.

giuseppe conte esce dal senato con rocco casalino

 

giuseppe conte mariachiara ricciuti

Fece un po’ di rumore anche il suo stipendio, quando venne fuori che Ricciuti guadagnava a palazzo Chigi 129.196mila euro lordi: soldi del tutto in linea con altre figure analoghe nel passato, sia chiaro, ma non proprio in linea coi predicozzi grillini sull’austerità e i soldi pubblici. Anche allora, però, tutto il fuoco delle polemiche se lo beccò Casalino. Ricciuti, curva sui dossier e abile a schivare ogni riflettore, ora marca davvero stretto il portavoce del premier.

giuseppe conte con rocco casalino alla conferenza stampaROCCO CASALINO CONTE MERKEL MACRON

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....