arianna giorgia meloni rai viale mazzini

E MENO MALE CHE ARIANNA MELONI NON “SI INTERESSAVA” DELLE DINAMICHE RAI – LA SORELLA D’ITALIA NEGLI ULTIMI MESI HA PRESO IN MANO IL DOSSIER DELLA TV PUBBLICA: È LEI A VAGLIARE CURRICULUM E FARE COLLOQUI IN VIA DELLA SCROFA – IN UN VERTICE “DI GUERRA” CON IL MARITO LOLLOBRIGIDA, FAZZOLARI E GIORGIA, È STATA DECISA LA LINEA: DIFENDERE SEMPRE E COMUNQUE I CAMERATA CHE SBAGLIANO. ERGO: ROSSI SARÀ AD NONOSTANTE GLI SCAZZI, E MELLONE E CORSINI RESTANO AL LORO POSTO (DAY TIME E APPROFONDIMENTI) – LA MINACCIA ALLA LEGA: SE NON VOTA LA NUOVA GOVERNANCE, FRATELLI D’ITALIA GLI STRAPPERÀ VIA PURE LA DIREZIONE DEI TG REGIONALI…

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

 

giorgia arianna meloni

[…] Mercoledì scorso Giorgia Meloni, tornata da poche ore dalla Cina, ha riunito a Palazzo Chigi le menti “politiche” di Fratelli d’Italia per parlare della trattativa sulle nomine Rai: […], i vertici del governo e del partito si sono trovati per decidere la linea da tenere nelle trattative che dovranno portare al voto per il Consiglio di amministrazione calendarizzato per il 12 settembre in Parlamento. Con un obiettivo chiaro: tutelare i propri fedelissimi in Viale Mazzini nonostante alcuni “disastri” (così li chiamano a Palazzo Chigi) del primo anno in Rai.

giampaolo rossi roberto sergio

 

Una sorta di gabinetto di guerra a cui hanno partecipato la premier, la sorella Arianna Meloni, il ministro dell’Agricoltura (e responsabile delle trattative politiche con gli alleati) Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, responsabile comunicazione del governo.

 

La sorella della premier, che non ha un ruolo di governo ma è semplicemente responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia, rivendica spesso di non partecipare alla decisione sulle nomine [...] ma negli ultimi mesi ha avuto un ruolo attivo nella decisione dei vertici della Rai: ha vagliato curriculum, fatto colloqui in via della Scrofa e ora Meloni le ha delegato le principali trattative sulla televisione di Stato.

PAOLO CORSINI

 

Al termine della riunione […] la linea decisa sarebbe stata quella dell’intransigenza: confermare tutti i dirigenti in quota Fratelli d’Italia nelle posizioni di vertice di Viale Mazzini.

 

Questo nonostante Palazzo Chigi non sia contento dell’operato di Rossi – che per settimane ha addirittura smesso di rispondere al telefono alla presidente del Consiglio e a Fazzolari – e dei suoi sottoposti. Non è un caso che i vertici di Fratelli d’Italia nelle ultime settimane abbiano spesso fatto trapelare di preferirgli il direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci.

 

Ma un dietrofront adesso avrebbe del clamoroso e sarebbe un’ammissione di sconfitta per la premier. Così con Rossi si ripeterà un mantra dei primi (quasi) due anni del governo Meloni: non abbandonare i fedelissimi che sbagliano.

 

ANGELO MELLONE

Così non solo Rossi sarà promosso amministratore delegato, ma la linea dei vertici di Fratelli d’Italia è quella di tutelare anche Paolo Corsini (a capo degli approfondimenti) e Angelo Mellone (direttore del Day Time).

 

I tre rimarranno al loro posto nonostante l’offensiva leghista che ha già chiesto a Rossi di nominare un direttore generale (Roberto Sergio) e mira agli approfondimenti per sostituire Corsini, il dirigente che ad Atreju fece un comizio da militante di partito (“Noi di Fratelli d’Italia”).

 

simona agnes

La linea dura, decisa dall’ala più intransigente dentro Fratelli d’Italia, è quella di minacciare il Carroccio: se proverà a non votare la nuova governance della tv di Stato, a quel punto Fratelli d’Italia rivendicherà la direzione dei Tg regionali che oggi è in mano a Alessandro Casarin che entrerà nel Consiglio di amministrazione Rai proprio in quota Lega. […]

 

L’altra decisione […] è quella di evitare un accordo “organico” con le forze di opposizione per far passare la presidente Agnes (in quota Forza Italia, spinta da Gianni Letta). Per eleggerla servono i due terzi della commissione di Vigilanza Rai e la maggioranza cercherà di ottenere i voti sparsi di renziani, calendiani e dei sudtirolesi. L’ordine di scuderia di Palazzo Chigi è quello di evitare la lottizzazione con i partiti dell’opposizione a cui, comunque, verrà lasciata la direzione del Tg3 […].

arianna meloni piazza italia la festa di fratelli d italia roma 1alessandro casarin 2angelo mellone 2Angelo Mellone Gennaro Sangiuliano foto Di Baccogiorgia arianna meloniarianna meloniarianna meloniarianna meloniGIAMPAOLO ROSSI - PAOLO CORSINI - ANGELO MELLONE - GIAN MARCO CHIOCCI arianna meloni

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...