giancarlo giorgetti meme by edoardo baraldi

IL GIORNO DELLA MARMOTTA AL MINISTERO DELL’ECONOMIA - GIORGETTI MINACCIA VIA GIORNALI, PER L’ENNESIMA VOLTA, CHE VUOLE LASCIARE IL TESORO: “PREPARATEVI A FARE SENZA DI ME”. SARÀ LA VOLTA BUONA? DI SICURO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, COME DAGO-DIXIT, È DISPERATO PER I CONTI PUBBLICI: TUTTI LO CERCANO PER AVERE QUALCHE MILIARDO PER MISURE ELETTORALI, MA QUANDO C’È DA STRINGERE LA CINGHIA RIMANE SEMPRE DA SOLO – NESSUNO SI OPPORREBBE AL SUO ADDIO: PER SALVINI SAREBBE UNA LIBERAZIONE, LA MELONI POTREBBE “PROMUOVERE” MAURIZIO LEO – L’IPOTESI DIMISSIONI NON È CONTEMPLATA: SAREBBE UN BRUTTISSIMO SEGNALE AI MERCATI. IL CIUFFO BRIZZOLATO DELLA LEGA SOGNA DI FUGGIRE A BRUXELLES CON UNA POLTRONA DA COMMISSARIO EUROPEO. E PENSA DI AVERE, IN PROSPETTIVA, ADDIRITTURA UNA CHANCE PER IL COLLE…

Articoli correlati

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO GIORGETTI! IL SEMOLINO DELLA LEGA E DISPERATO: NON SA COME...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GOVERNO: SALVINI, 'GIORGETTI LASCIA? FANTASIE'

giancarlo giorgetti g7 economia stresa

(Adnkronos) - Giorgetti stanco e pronto a lasciare? "Fantasie. Il problema di certa stampa italiana, che poi perde copie nelle edicole, è che sovrappone i propri desideri alla realtà. Giorgetti sta difendendo i risparmi degli italiani". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, ospite di Agorà su Rai3.

 

GIORGETTI È AI SALUTI "PREPARATEVI A FARE SENZA DI ME"

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

L'ultimo mugugno è sui tagli ai Comuni. «Non si rendono conto che se non riduciamo la spesa allora andiamo a sbattere», è il pensiero amaro di Giancarlo Giorgetti. Non si rendono conto, loro, i partiti della maggioranza che sostengono il governo. Ma sempre meno le sue scelte. La spending review come il Superbonus. Oggi. La manovra austera e il Mes, nei prossimi mesi. Il denominatore velenoso è lo stesso: il "mite" ministro dell'Economia si ritrova sempre da solo quando si tratta di stringere la cinghia e allineare il sovranismo nazionale alla direzione dell'Europa. Si sente abbandonato, sfiduciato. A volte addirittura accerchiato. In ogni caso stufo.

 

salvini giorgetti

Che è disposto a lasciare via XX settembre lo dice da mesi, in gran riserbo. In pubblico, invece, schiva la questione a colpi di battute. Come un mantra in cui rifugiarsi per resistere agli assilli dei partiti. Di Forza Italia, che lo attacca in chiaro. Di un pezzo della Lega, il suo partito, che sparge contrarietà sotto traccia. Per non parlare dei parlamentari di Fratelli d'Italia, che al suo posto vorrebbero il suo vice: il "fiscalista" Maurizio Leo.

 

Ma negli ultimi giorni qualcosa è cambiato nei tormenti del "mite" ministro. «Preparatevi a fare senza di me», è lo sfogo raccolto da alcuni funzionari del Tesoro. Non è tipo da dimissioni, Giorgetti. Non le ha messe in conto. Né una dipartita volontaria può essere facilmente contemplata  […].  Una via d'uscita c'è: l'Europa. La casacca da commissario non gli dispiace affatto. A Giorgia Meloni ha già offerto la sua disponibilità: meglio traslocare, fare da presidio all'interno della Commissione piuttosto che restare, come un bersaglio, al Mef. Ma la premier si è dimostrata fredda. Ha altri nomi in mente. Fonti di Palazzo Chigi vanno giù dritto: «Non si è fatto nessun ragionamento su Giorgetti commissario». […]

paolo gentiloni giancarlo giorgetti g7 economia stresa

 

Ma il vento ostile che arriva dalla maggioranza è destinato a trasformarsi in burrasca quando tra poche settimane sarà lui a dover certificare il rigore: il Piano per congelare i conti nei prossimi anni, poi i lavori preparatori per la Finanziaria "povera". Per non parlare della ratifica del Mes, che lui avrebbe voluto sottoscrivere fin dal primo minuto utile. «Il ministro dell'Economia e delle Finanze aveva interesse che fosse approvato per questioni di tipo economico», disse a dicembre quando la maggioranza trasformò il Parlamento in un blocco di cemento.  […] alla fine aveva abbozzato, prendendo atto che «non c'era aria di approvazione».

 

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

C'è qualcosa di più nella "voglia d'Europa" di Giancarlo Giorgetti. Certo la corsa per il Colle è lontana, fantapolitica oggi. Ma il centrodestra, anche in prospettiva, non ha tanti nomi da spendere. E non è affatto detto che da qui all'elezione del prossimo capo dello Stato si affaccino volti "saggi".

 

Già, saggi. Come il saggio Giorgetti, scelto da Giorgio Napolitano nel 2013 tra le dieci personalità individuate per sbloccare l'impasse istituzionale. È a quello "spirito quirinalizio" che il ministro vuole ritornare. Indossare la maglia europea è un buon viatico. […] Matteo Salvini non farebbe storie: perdere il ministro dell'Economia non sarebbe una tragedia. Pensa, il leader della Lega, che il Mef non porta consenso.

 

giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt021

Non è il Mit che presiede, […] colloca opere e soldi nei territori. Al suo ministero il problema è spendere e in fretta, mentre a via XX settembre si corre per stringere sempre più i rubinetti. Certo è che perdere il titolare del Tesoro richiederebbe una compensazione con un dicastero pesante. […]

 

Con il taglio dei tassi della Bce boomerang sui Btp: un’altra tegola per il Tesoro

Estratto dell’articolo di Carlotta Scozzari per “la Repubblica”

 

A meno di colpi di scena, giovedì la Bce avvierà quel taglio dei tassi di interesse invocato a gran voce dagli esponenti del governo Meloni. La mossa rischia, però, di tornare indietro come un boomerang soprattutto per il ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti.

 

[…] una medaglia a due facce per lo Stato, che da una parte risparmia sui costi di un debito pubblico elevato rispetto al quale ancora venerdì ha messo in guardia anche il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta.

 

GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI

Dall’altro lato, però, il rischio è che rendimenti inferiori raffreddino l’entusiasmo verso i Btp da parte di famiglie e piccoli risparmiatori. Proprio gli investitori non professionali, i cosiddetti “retail”, negli ultimi mesi hanno acquistato titoli di debito del Tesoro a mani basse.

 

Basti pensare ai Btp Valore […]: complici tassi dal 3,25% fino al 4,5% più vari premi fedeltà e la classica tassazione agevolata al 12,5%, la prima emissione di un anno fa ha raccolto 18,19 miliardi, la seconda in autunno 17,19 miliardi e la terza di febbraio 18,32 miliardi.

 

PAOLO GENTILONI GIANCARLO GIORGETTI

[…] Il Tesoro a maggio ha collocato un nuovo Btp Valore, con tassi fino al 3,9% e un premio finale extra, ma le adesioni si sono “limitate” a 11,23 miliardi. Un segnale che il vento sui titoli di Stato sta cambiando, dopo la sbornia dei mesi passati. E da adesso in poi la raccolta potrebbe ulteriormente risentire dei minori rendimenti indotti dal taglio della Bce.

 

Eppure il Tesoro, per il 2024 così come già per il 2023, ha necessità di battere cassa con i Btp per colmare un fabbisogno statale che continua a drenare risorse. L’anno scorso, il dato ha raggiunto 109 miliardi, quasi 42 in più del 2022. Per farvi fronte, evidenzia Bankitalia, nel 2023 le emissioni nette di titoli di Stato sono cresciute a 100 miliardi, dai 27 dell’anno prima.

 

Mentre nel Def (Documento di economia e finanza) di aprile, […] si legge che «nel 2024 la spesa per interessi è prevista crescere, in primo luogo per finanziare un più elevato fabbisogno statale, che determina maggiori volumi in emissione».

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

 

A marzo, senza quindi tenere conto dei collocamenti successivi compreso l’ultimo Btp Valore, il Tesoro stimava per la restante parte del 2024 emissioni nette fino a 59 miliardi. Da giovedì la strada per raccoglierli diventerà un po’ più ripida.

marco mezzaroma andrea abodi giancarlo giorgetti angelo binaghi foto mezzelani gmt056

GIANCARLO GIORGETTI

 

maurizio leo - giancarlo giorgetti GIANCARLO GIORGETTI

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)