mario draghi scuola

INGRANATE LA RETROMARCIA: CON UN SOLO POSITIVO IN CLASSE NON SI VA IN DAD - DRAGHI POLVERIZZA LA CIRCOLARE SULLA SCUOLA E FULMINA I MINISTRI BIANCHI E SPERANZA CHE AVEVANO CAMBIATO LE REGOLE SPEDENDO MIGLIAIA DI STUDENTI A CASA – L’ALLARME ERA SCATTATO LUNEDÌ QUANDO LE REGIONI LAMENTAVANO DI NON RIUSCIRE DIETRO A TRACCIAMENTI E TAMPONI. MA DRAGHI NON VUOLE SENTIRE RAGIONI: “LA SCUOLA IN PRESENZA È UNA PRIORITÀ”. E METTE IN CAMPO FIGLIUOLO… - LE REGOLE DALLE ELEMENTI ALLE SUPERIORI

Gianna Fregonara per www.corriere.it

 scuola 8

 

Non è arrivata neppure sulle scrivanie dei presidi la circolare che reintroduceva la Dad per tutta la classe al primo studente contagiato. Pubblicata lunedì notte in fretta e furia, dopo che il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza l’aveva firmata insieme al direttore del Miur Jacopo Greco, è stata cestinata ieri pomeriggio con un’altra circolare che dichiara «superate» le misure adottate poche ore prima. Dunque non cambia niente.

 

mario draghi patrizio bianchi

Ma non è stato semplice per il ministro della Salute Roberto Speranza e per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi affrontare il presidente del consiglio Mario Draghi, che aveva appreso solo ieri mattina che le norme erano state cambiate nottetempo rischiando di far finire in Dad migliaia di classi. Il premier ha chiesto il dietrofront dei due direttori dei ministeri che avevano firmato la circolare e con un parere affidato al coordinatore del Cts Franco Locatelli li ha costretti a rimediare accettando di sottoscrivere la nuova circolare. «La scuola in presenza resta una priorità», ha ripetuto a tutti, mentre si cercava una via d’uscita.

 

didattica a distanza 4

Il caso

L’allarme per l’aumento dei casi era scattato lunedì, dopo una riunione della struttura del ministero della Salute con le Regioni che da qualche giorno si lamentavano di non riuscire più a star dietro ai tracciamenti e ai tamponi. Una situazione per la quale avevano protestato anche i presidi. In serata i capi dipartimento del ministero della Salute e dell’Istruzione firmano una circolare che sospende le misure light per le quarantene, previste al secondo o terzo contagio in classe. Con una pagina di indicazioni si cancellano le norme in vigore da tre settimane per tornare al principio: un contagio, tutti i contatti stretti a casa, cioè tutti i compagni e i prof in Dad.

MARIO DRAGHI PATRIZIO BIANCHI

 

Non si torna in Dad

Ma il capo del governo non ci sta. Per superare le criticità nel tracciamento mette a disposizione della Asl la struttura commissariale del generale Figliuolo che aiuterà dove è necessario nel gestire i tamponi con tempestività. Ma indietro sulla Dad non si torna. In serata arriva una circolare che annuncia che le misure prese la sera prima e neppure ancora inviate alle scuole, «sono superate». Non è cambiato nulla per le quarantene se non che si cerca di mantenere e rafforzare il monitoraggio nelle scuole.

 

Scuole elementari

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Ecco dunque le regole in caso di presenza di un positivo in una classe. Nelle scuole elementari e nelle prime e seconde medie dove gli studenti non sono vaccinati, si attiva la Dad a partire dal secondo contagio. In caso di un solo positivo, la classe farà il tampone e se tutti risultano negativi si torna a scuola. Il tampone va ripetuto a distanza di 5 giorni. In questo periodo è raccomandato di rafforzare le misure barriera e limitare contatti e frequentazioni sociali, insomma le attività pomeridiane. Se si deve attivare la quarantena, questa dura 10 giorni, perché i bambini non sono vaccinati. Per i docenti, vaccinati, potrebbe essere di 7 giorni, lo decide la Asl.

didattica a distanza 1

 

Dai 12 anni

Per gli studenti più grandi, dai 12 anni in su, che sono in gran parte vaccinati (l’85% secondo quanto riferito dallo stesso ministro Bianchi nei giorni scorsi), la quarantena e la Dad per tutta la classe scattano al terzo positivo, quando cioè si delinea un piccolo focolaio in classe. Solo i non vaccinati restano a casa dal secondo contagiato, come prevede la circolare dell’11 agosto.

 

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Resta in vigore il sistema di monitoraggio (con l’aiuto della struttura commissariale) con due tamponi al giorno zero, cioè entro 48 ore dalla notizia del primo positivo e al giorno 5. Se nessun altro è positivo — né studenti né insegnanti —la classe continua le lezioni in aula e solo lo studente positivo sarà in Dad. Nel caso cui si scoprano almeno altri due casi, la quarantena e la Dad toccheranno a tutti. Per i vaccinati si tratta di 7 giorni, prima di effettuare un nuovo tampone

didattica a distanza

 

Le scuole materne

Per quanto riguarda i più piccoli, i bambini dei nidi e dell’infanzia, che sono a scuola senza mascherina e ovviamente non vaccinati, resta la quarantena per tutti al primo contagio. Si sta a casa per dieci giorni — non è prevista Dad per i piccoli, ma gli insegnanti possono comunque mettersi in contatto con le famiglie dei bambini — con tampone finale per decidere la riammissione a scuola.

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scuola 1patrizio bianchiRientro a scuola scuola 3

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