INTRIGO INTERNAZIONALE SUL CASO DEL PICCOLO EITAN: IN BASE AL DOCUMENTO REDATTO DAGLI ESPERTI LEGALI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E DEGLI ESTERI, ISRAELE DEVE FARE DI TUTTO PER RIMANDARE EITAN IN ITALIA PERCHÉ È STATO PORTATO VIA CONTRO LA VOLONTÀ DEL TUTORE LEGALE, LA ZIA AYA. FONTI DEL GOVERNO DI TEL AVIV NEGANO L'ESISTENZA DI QUESTO PARERE E I DIPLOMATICI ISRAELIANI SPIEGANO DI… - A FIANCO DEL NONNO SCENDE IN CAMPO LO STRATEGA DEI POLITICI ISRAELIANI, IL CONTROVERSO RONEN TZUR, CONSIGLIERE ANCHE DI...

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DAVIDE FRATTINI per corriere.it

 

SHMUEL E TAL PELEG SHMUEL E TAL PELEG

Quando hanno sentito Benny Gantz accusare dal palco il rivale Benjamin Netanyahu «di aver passato il tempo a sorbirsi cocktail e a praticare l'inglese mentre io stavo sdraiato nel fango delle trincee con i miei soldati», gli analisti di cose politiche hanno subito capito che quelle parole erano l'intruglio preparato dal nuovo stratega. Che ha consigliato l'ex capo di Stato Maggiore (e adesso ministro della Difesa) nelle ultime tre campagne elettorali, ne ha resi più spicci i modi e più incisivi gli attacchi.

 

Perché Ronen Tzur non si tira mai indietro dalle sfide - su Twitter si trattiene ancora meno e 5 anni fa ha scritto «Il libro del XXI secolo: Mein Trumpf» per poi essere costretto a scusarsi con il presidente americano - o se si tratta di provare a ripulire l'immagine di Dan Gertler, uomo d'affari israeliano che se l'è sporcata «ammassando una fortuna con accordi corrotti per sfruttare le miniere nella Repubblica democratica del Congo», secondo le accuse del Dipartimento del Tesoro statunitense.

 

È questo esperto di pubbliche relazioni, cresciuto nel partito laburista di cui è stato anche parlamentare, che i Peleg hanno assunto per gestire la pressione mediatica e giudiziaria, inevitabili dopo che nonno Shmuel ha incontrato Eitan in Italia e l'ha portato con un volo privato in Israele, contravvenendo al divieto di espatrio per il bambino deciso dal Tribunale di Pavia.

nonno eitan nonno eitan

 

La famiglia del lato materno (oltre a Shmuel, l'ex moglie Etty e i tre fratelli di Tal, la madre del bambino morta nell'incidente sul Mottarone) ripete che non si è trattato di un rapimento - come accusa la zia Aya Biran, sorella del padre, e a questo punto la Procura: «È tornato a casa, deve crescere ed essere educato qui». Il telegiornale locale ha parlato di un documento redatto dagli esperti legali del ministero della Giustizia e degli Esteri. Sosterrebbero che Israele debba fare di tutto per rimandare Eitan in Italia perché è stato portato via contro la volontà del tutore legale, la zia Aya. Fonti del governo smentiscono al quotidiano Jerusalem Post l'esistenza di questo parere e i diplomatici israeliani spiegano di «non considerare di propria competenza il caso». Che sta comunque diventando internazionale dopo le reazioni dell'Italia.

 

Etty Peleg, la nonna materna di eitan Etty Peleg, la nonna materna di eitan

Tzur ha la capacità di muoversi su diversi fronti - anche globali - e ha rappresentato Arnon Milchan, il produttore hollywoodiano e auto-rivelato trafficante d'armi segreto per lo Stato ebraico, coinvolto nelle inchieste contro Netanyahu per i regali (tra sigari cubani e casse di champagne rosé) all'ex primo ministro (Milchan non è sotto accusa al processo ripreso in questi giorni).

 

la famiglia di eitan 4 la famiglia di eitan 4

La sua società Rosenbaum Communication - ha rivelato nel 2019 il giornale Yedoth Ahronoth - aveva ideato una strategia (mai messa in atto dalla squadra di avvocati difensori) per impedire l'estradizione di Malka Leifer, fuggita dall'Australia in Israele nel 2008 dopo essere stata accusata di violenza sessuale e abusi sulle allieve della scuola religiosa ultraortodossa di cui era preside. Il piano di Tzur prevedeva una campagna contro Ayelet Shaked, l'allora ministra della Giustizia, operazione definita nei memo interni «mandorla (shaked in ebraico) marcia» e i tentativi di screditare gli psichiatri che avevano dichiarato Leifer sana di mente, in grado di sostenere il processo a Melbourne. Gli israeliani hanno concesso l'estradizione della donna solo lo scorso gennaio dopo 13 anni.

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