vladimir putin recep tayyip erdogan sanna marin

“NON SOPPORTEREMO QUESTA DECISIONE” - LA RUSSIA CONTINUA A MINACCIARE LA NATO DOPO L’ANNUNCIO DELL’ADESIONE DI SVEZIA E FINLANDIA, MA ORMAI STOCCOLMA E HELSINKI HANNO DECISO. E ANCHE GLI USA E GLI ALLEATI: IL VIA LIBERA SARÀ VELOCE E DOVREBBE CHIUDERSI GIÀ A GIUGNO, TURCHIA PERMETTENDO. ERDOGAN USA LA SCUSA DEI CURDI, MA SUL PIATTO CI SONO ANCHE E SOPRATTUTTO LE ARMI: IL “SULTANO” VUOLE SUPERARE I DISSIDI PER LA CONSEGNA DEI SISTEMI MISSILISTICI S400 ALLA RUSSIA, PER CUI ANKARA È STATA ESCLUSA DAL PROGRAMMA DEI JET F35

SERGEI RYABKOV

1 - MOSCA A NATO, NON SOPPORTEREMO ADESIONE SVEZIA E FINLANDIA

 (ANSA) - La Nato "non deve farsi illusioni" sul fatto che la Russia possa sopportare l'adesione di Svezia e Finlandia all'Alleanza. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia Interfax.

 

"Il modo in cui garantiremo la nostra sicurezza... dipenderà dalle conseguenze pratiche" della prevista ammissione della Finlandia e della Svezia alla Nato: "Non dovrebbero farsi illusioni sul fatto che sopporteremo" questa decisione, ha affermato Ryabkov, sottolineando che la sicurezza dei due Paesi non aumenterà in seguito al loro ingresso nell'Alleanza.

ERDOGAN PUTIN

 

2 - «MINACCIA NUCLEARE SERIA» PER FINLANDIA E SVEZIA SUBITO LA PROTEZIONE NATO

Claudia Guasco e Gabriele Rosana per “il Messaggero”

 

Non sono servite a nulla le intimidazioni e nemmeno le ritorsioni, come tagliare le forniture di gas. Se il presidente russo Vladimir Putin pensava di ridurre a miti consigli Finlandia e Svezia usando la forza, le sue previsioni si sono dimostrate sbagliate. Anzi, ha ottenuto l'effetto opposto.

 

JENS STOLTENBERG SANNA MARIN

La premier finlandese Sanna Marin ha ufficializzato ieri la volontà del suo Paese di entrare nella Nato e la Svezia consegnerà domani una richiesta formale alla sede di Bruxelles. L'invasione dell'Ucraina, giustificata da Mosca come necessaria per frenare l'espansionismo dell'Alleanza atlantica, ha prodotto l'effetto opposto, con i due Paesi nordici che escono dalla zona cuscinetto di «non allineamento militare» (Helsinki) e «neutralità convenzionale», quindi non permanente (Stoccolma).

 

La Finlandia condivide una frontiera di oltre 1.300 chilometri con la Federazione russa, che ora si ritrova con l'Occidente dietro il cortile di casa. Come sintetizza efficacemente Mikhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «I confini della Nato si estenderanno alla periferia di San Pietroburgo. Benvenuto nella nuova realtà, signor Putin».

sergei ryabkov

 

SICUREZZA NAZIONALE

Il primo ministro Marin ha dipinto uno scenario fosco spiegando i motivi che hanno indotto il suo governo a entrare nell'orbita Nato. «Non avremmo preso questa decisione se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale. La minaccia nucleare è molto seria e non può essere isolata in una specifica regione se parliamo di armi nucleari», sottolinea.

 

L'ingresso nell'organizzazione «influenzerà la regione baltica, rafforzerà le capacità di tutti i Paesi di difendersi e anche la Nato». Superata la linea della neutralità, «siamo pronti a diversi tipi di reazioni da Mosca. Quando guardiamo alla Russia, vediamo un tipo di Paese molto diverso solo fino a pochi mesi fa. Tutto è cambiato quando il Cremlino ha attaccato l'Ucraina e penso che non possiamo più fidarci di un futuro pacifico accanto alla Russia».

 

annalena baerbock

Il processo di adesione ha passaggi formali da rispettare: l'ammissione dovrà essere ratificata dai trenta Paesi membri e per molti sarà indispensabile un passaggio parlamentare. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg assicura che la Nato darà garanzie di sicurezza a Svezia e Finlandia da subito, anche nel periodo di esame della candidatura, in ogni caso l'intenzione è di procedere spediti e la ministra degli Affari esteri tedesca Annalena Baerbock, nel vertice con i colleghi dell'Alleanza svoltosi a Berlino, fa sapere che il via libera sarà molto veloce e dovrebbe chiudersi già a giugno.

 

magdalena andersson sanna marin

Tra i nove Paesi Nato che non fanno parte della Ue l'unico a non essere convinto è la Turchia, che ha già manifestato le sue perplessità a riguardo: sono motivazioni di politica interna, ovvero l'ospitalità fornita dalla Svezia a presunti terroristi curdi del Pkk, ed estera, cioè l'intenzione di mantenersi equidistante nel conflitto ucraino.

 

«La Turchia non sta tentando di bloccare l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, ha espresso delle preoccupazioni. Sono fiducioso che troveremo una soluzione e un accordo», assicura Stoltenberg. Al termine del summit berlinese, il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha detto chiaro e tondo cosa si aspetta Ankara: «Finlandia e la Svezia la devono smettere di sostenere i terroristi del Pkk».

 

putin erdogan

Le frizioni sono soprattutto con Stoccolma, definita «provocatoria», mentre Helsinki è «rispettosa» delle preoccupazioni della Turchia, rimarca Cavusoglu. Ma secondo l'agenzia tedesca Dpa sul piatto ci sarebbe altro ancora. Il presidente Recep Tayyip Erdoan vorrebbe comprare da Washington dei jet da combattimento F16 e punta a superare i dissidi per la consegna dei sistemi missilistici S400.

 

dmytro kuleba 6

Ha acquistato gli ultimi nel 2017, nonostante le vibrate proteste degli Usa e della Nato, e come conseguenza Washington ha escluso Ankara dal programma dei jet F35 e imposto sanzioni. Adesso però un riavvicinamento, se non una svolta nelle trattative, pare imminente con un incontro, probabilmente già a metà settimana, tra i due ministri.

 

«Ho parlato con il mio collega turco. La Nato è un posto per il dialogo, per parlare di ogni differenza che abbiamo fra noi - afferma il segretario di Stato Usa Antony Blinken Sono molto fiducioso sul raggiungimento del consenso per l'ingresso di Finlandia e Svezia». Che non è l'unica conseguenza del conflitto ucraino. La Nato potrebbe infatti definire la Russia non più «partner» ma «minaccia diretta» nel documento strategico che delinea le priorità per i prossimi anni e che sarà approvato dagli Alleati nel vertice di Madrid di giugno, scrive Bloomberg.

Intanto a Bruxelles la commissione europea si prepara a presentare il piano DefendEU per aumentare in maniera coordinata la spesa militare dei Ventisette e ripopolare gli arsenali con caccia, fregate, missili e corazzati.

f 35

 

LA DIFESA EUROPEA

Si parte da un'analisi della situazione attuale, di ciò che manca e degli ambiti in cui occorre intervenire per modernizzare in maniera efficiente gli armamenti dei Paesi Ue, facendo leva su una centrale comune per gli appalti che segua l'esempio di quanto fatto con i vaccini durante la pandemia.

 

Il commissario all'Industria Thierry Breton condividerà il testo in anteprima domani con i ministri della Difesa, in vista dell'adozione da parte del collegio dei commissari mercoledì. Nella sua mappatura, la commissione ha identificato le aree prioritarie in cui intervenire per razionalizzare i costi in modo da evitare le duplicazioni e colmare le lacune negli investimenti militari dell'Unione.

sanna marin 6

 

È una lista della spesa per la difesa quella che emerge dal documento, che elenca tra le azioni prioritarie il potenziamento dei sistemi anti-aerei e antimissile, in particolare alla luce della minaccia costituita dalla Russia, ma anche lo sviluppo di droni di precisione, superando i limiti finora dimostrati dall'industria europea, l'incremento delle scorte di munizioni, missili e pezzi di ricambio e l'ampliamento dell'inventario delle unità di combattimento navali, aeree e di terra.

 

Mentre sul fronte di guerra il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba incassa l'ulteriore sostegno degli Usa: «Altre armi e aiuti sono in arrivo in Ucraina», è il suo tweet dopo un incontro con Blinken. La prima linea russa è concentrata sul Lugansk, dove sono stati effettuati una trentina di bombardamenti in ventiquattr' ore, soprattutto su Severodonetsk dove un raid avrebbe preso di mira anche un veicolo con dieci civili fuga, tra cui bambini fortunatamente salvi.

 

PUTIN ERDOGAN

Ma nel Donbass l'offensiva di Mosca «ha perso slancio ed è rimasta significativamente indietro rispetto ai piani», segnala il ministero della Difesa britannico fotografando una fase di incertezza nel conflitto. L'armata, che avrebbe perso fino a «un terzo delle truppe», tiene alta la pressione a est e colpisce anche in altre direzioni, come a Leopoli, tuttavia i difensori resistono e contrattaccano da Kharkiv. Per arrivare a una fase decisiva del conflitto «bisognerà attendere mesi», è la previsione del capo dell'intelligence ucraina.

putin erdogan rouhani

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…