mario draghi ignazio visco

“CON LO STOP AL GAS IL PIL SCENDEREBBE DEL 2% NEL 2023” – IL BOLLETTINO DI BANKITALIA: NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022 IL PRODOTTO INTERNO LORDO È TORNATO A SALIRE E DOVREBBE CHIUDERE L’ANNO CON UNA CRESCITA DEL 3,2% - IL DEBITO PUBBLICO A MAGGIO È DIMINUITO DI 3,3 MILIARDI, MA IL CARO ENERGIA ERODE IL POTERE D’ACQUISTO – “L’IMPENNATA DELLO SPREAD DI QUESTI MESI NON APPARE GIUSTIFICATA DALLE CONDIZIONI MACROECONOMICHE DI FONDO”

ignazio visco mario draghi

1 - BANKITALIA: +0,5% PIL SECONDO TRIMESTRE, +3,2% NEL 2022

(ANSA) - Il pil dell'Italia è tornato a salire nel secondo trimestre dopo che nei primi tre mesi la crescita era stata appena positiva. Secondo le stime della Banca d'Italia "è stata pari a circa mezzo punto percentuale nel secondo trimestre".

 

I consumi delle famiglie, sottolinea Via Nazionale, " hanno beneficiato dell'allentamento delle restrizioni introdotte per contrastare la pandemia. È proseguito l'aumento degli investimenti e delle esportazioni, sebbene a un ritmo più contenuto. In primavera, conclude il bollettino "è continuato il recupero dell'occupazione, ma vi sono segnali di decelerazione".

 

ignazio visco

2 - BANKITALIA +3,2% PIL 2022, CON STOP GAS -2% NEL 2023

(ANSA) - Il pil dell'Italia è tornato a salire nel secondo trimestre dopo che nei primi tre mesi la crescita era stata appena positiva. Secondo le stime della Banca d'Italia contenute nel primo trimestre, "è stata pari a circa mezzo punto percentuale nel secondo". I consumi delle famiglie, sottolinea Via Nazionale, " hanno beneficiato dell'allentamento delle restrizioni introdotte per contrastare la pandemia".

 

sergio mattarella mario draghi

In caso di blocco totale dell'importazione di gas russo "con conseguenti interruzioni produttive di alcune attività industriali" e "a netto di possibili risposte delle politiche economiche" il Pil dell'Italia salirebbe meno dell'1% nel 2022 e quindi scenderebbe nel prossimo anno di quasi 2 punti percentuali, tornando a espandersi solo nel 2024".

 

3 - BANKITALIA: MISURE CARO ENERGIA DIMEZZANO IMPATTO FAMIGLIE

(ANSA) - "L'erosione del potere d'acquisto, che colpisce in particolare le famiglie meno abbienti" a causa dell'inflazione "è stata mitigata dai provvedimenti del Governo volti ad alleviare il peso dei rincari energetici; nel complesso queste misure quasi dimezzano l'impatto dello shock inflazionistico sui nuclei a più basso reddito". Lo afferma la Banca d'Italia nel bollettino econonico dove ricorda come l'inflazione abbia "superato l'8% in giugno. Fra le misure del governo la Banca segnala "il bonus sociale appare il più efficiente nel contenere il rialzo della diseguaglianza, alla luce del suo limitato impatto sulla finanza pubblica".

 

DEBITO PUBBLICO DA RINNOVARE

4 - BANKITALIA: DEBITO SCENDE A 2.755 MILIARDI A MAGGIO

(ANSA) - A maggio 2022 il debito pubblico è diminuito di 3,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.755,6 miliardi. Lo comunica la Banca d'Italia precisando che la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (19,7 miliardi) ha più che compensato il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (11,1 miliardi), l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (5,3 miliardi).

debito pubblico

 

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di 2,9 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,4 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.

 

Alla fine di maggio la quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia era pari al 25,8 per cento (in lieve aumento dal 25,6 per cento del mese precedente); la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.

DANIELE FRANCO E IGNAZIO VISCO

 

A maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 39,0 miliardi, in aumento del 13,3% (4,6 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2021. Nei primi cinque mesi del 2022 le entrate tributarie sono state pari a 182,1 miliardi, in aumento del 12,2% (19,9 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.

 

5 - BANKITALIA: PEGGIORANO CONDIZIONI CREDITO E MERCATI

(ANSA) - "Le indagini presso le banche evidenziano un modesto irrigidimento nelle loro politiche di offerta, confermato dal peggioramento delle condizioni di accesso percepito dalle imprese". Lo sottolinea la Banca d'Italia nel bollettino economico secondo cui "I mercati finanziari italiani hanno risentito dell'accelerazione nella normalizzazione delle politiche monetarie e del deterioramento delle prospettive di crescita economica".

 

MEME SULLA CRISI DI GOVERNO

6 - BANKITALIA: IMPENNATA SPREAD DI QUESTI MESI NON GIUSTIFICATA

(ANSA) - L'impennata dello spread Btp/Bund di questi mesi "nonostante il deterioramento delle prospettive di crescita nel breve periodo, peraltro comune alle altre economie dell'area non appare giustificato dalle condizioni macroeconomiche di fondo": Lo si legge nel bollettino economico della Banca d'Italia (che non tiene conto della crisi di governo ndr).

 

Gli analisti di Via Nazionale sottolineano come "il rapporto fra debito e PIL sia previsto in discesa, la vita media residua del debito è elevata (vicina agli otto anni) e attenuerà, diluendolo nel tempo, l'impatto della salita dei tassi sulla spesa per interessi, le prospettive di crescita di medio e lungo periodo sono migliori che in passato, grazie all'accelerazione impressa dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)".

SPREAD ITALIANO 1

 

7 - BANKITALIA: MODERATO AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI

(ANSA) - E' "moderata la dinamica delle retribuzoni contrattuali in Italia". Come si legge nel bollettino economico della Banca d'Italia "nel primo trimestre le retribuzioni contrattuali nell'area dell'euro sono aumentate del 2,8 per cento su base annua (da 1,6 nel quarto)" compresi i pagamenti una tantum.

SPREAD ITALIANO 2

 

In aprile, al netto di tali componenti, l'andamento delle retribuzioni è stato moderato in Germania e in Francia; in Italia è rimasto modesto in maggio. La dinamica potrebbe intensificarsi nel corso del 2022, in parte risentendo dell'incremento del salario minimo in Germania e, seppure in misura più limitata, in Francia e in Spagna. Tuttavia, la quota contenuta di retribuzioni indicizzate alla variazione dei prezzi limita i rischi di una rincorsa tra salari e prezzi.

daniele franco ignazio visco g20MARIO DRAGHI IN VERSIONE QUELO

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…