enrico letta

LETTA, UN FLOP DOPO L’ALTRO! DOPO NON ESSERE RIUSCITO A COSTRUIRE UN CARTELLO ELETTORALE PER FERMARE IL CENTRODESTRA, ENRICHETTO PRENDE ATTO DEL FALLIMENTO DELLA SUA PROPOSTA DI COSTITUIRE UN COORDINAMENTO DELLE OPPOSIZIONI – LE BORDATE A RENZI (“STAMPELLA DELLA MAGGIORANZA”) E A CONTE - IL SEGRETARIO VUOLE FAR PARTIRE SUBITO IL CONGRESSO. IL 12 MARZO PROBABILE DATA PER LE PRIMARIE (CON CALMA, EH)

Letta: "Per le primarie ho pensato alla data del 12 marzo"

enrico letta 1

"Nel mese di gennaio, quanto basta per una riflessione approfondita, avremo un manifesto dei valori e dei proncipi, frutto del lavoro complessivo. Un momento dopo ci si confronterà tra gli aderenti, come indica lo statuto, con un voto" per fare in modo che due candidati vadano alle primarie "per le quali ho pensato alla data del 12 marzo". Lo ha detto Enrico Letta alla direzione del Pd.

 

Pd: candidature alla segreteria entro il 28 gennaio

"Le candidature alla segreteria nazionale dovranno essere presentate entro il 28 gennaio 2023". E' quanto prevede il dispositivo dell'ordine del giorno in discussione alla direzione Pd, in corso al Nazareno. Le tappe del congresso proposte dal segretario Enrico Letta e che verranno messe al voto prevedono che  il "percorso costituente nazionale si avvierà, con un Appello alla partecipazione, il 7 novembre 2022".

enrico letta

 

Letta: "Fra le opposizioni c'è la stampella della maggioranza"

"Saremo sempre disponibili a coordinarci con le altre opposizioni, ma non a farci prendere in giro o a inseguire chi ha altre agende, quella parte di opposizione che ha già spostato le tende accanto alla maggioranza. Chi fa un discorso di opposizione e passa 3/4 del tempo a parlare male dell'opposizione credo che sia una stampella della maggioranza". Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, nella sua relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno

 

 

LA VIRATA DI ENRICO LETTA

Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

DEBORA SERRACCHIANI - ENRICO LETTA - ELLY SCHLEIN

 

Enrico Letta prova a rimettere in carreggiata il suo partito. Ma per farlo deve prendere atto del fallimento della sua proposta di costruire un coordinamento politico delle opposizioni. Il leader dem riunisce la segreteria e sollecita tutti a mettersi al lavoro con queste parole: «Dobbiamo impostare l'agenda dell'opposizione. È necessaria da subito. Sulla legge di bilancio dobbiamo preparare presto una nostra contro-narrazione sapendo che non potremo che farla da soli e lo dico qui, tra di noi, in modo molto netto».

 

E poco dopo Letta spiega il perché di questa solitudine del Pd: «Continueremo a cercare di allargare il nostro rapporto con le altre opposizioni ma sappiamo benissimo che il gioco delle altre è quello di distinguersi da noi e quindi non dobbiamo metterci a rincorrerli».

 

debora serracchiani enrico letta emily schlein

Dopodiché aggiunge: «I senatori sono reduci dall'aver ascoltato il discorso di Renzi che la dice lunga su cosa voglia dire un percorso di opposizione che è un'opposizione all'opposizione piuttosto che alla maggioranza di governo. E questo vale per tutte le forze di opposizione».

 

Non solo per Renzi, ma anche per Conte, dunque, benché il segretario pd non lo nomini mai in quella riunione. Però è soprattutto a lui che pensa quando osserva: «Non possiamo farci distrarre dagli assetti interni di oggi e di domani, dobbiamo fare bene sennò rischiamo di ritrovarci il nostro spazio politico mangiato da forze di opposizione o di finta opposizione che non aspettano altro che vederci concentrati sul nostro ombelico per approfittarne».

 

Ma l'appello di Letta a «non guardarsi l'ombelico» non è certo un invito a rallentare i tempi del Congresso. Anzi.

 

sergio mattarella enrico letta

«Meloni ci ha messo un mese per fare il governo, noi non possiamo trascinarci per troppo tempo», dice il segretario ai suoi. E nella riunione spiega: «L'obiettivo è quello di far partire subito il Congresso perché non possiamo permetterci un vuoto». La data più probabile per le primarie è quindi quella del 12 marzo e potrebbe essere ufficializzata già oggi in Direzione.

 

Letta immagina per il Pd «un'opposizione parlamentare e di piazza». Già, anche di piazza. E per questo certifica in segreteria l'adesione del partito alla manifestazione per la pace del 5 novembre: «Alla manifestazione del 5 novembre noi ci saremo perché la piattaforma che gli organizzatori, in particolare Arci e Acli, hanno scritto è assolutamente compatibile con quello che abbiamo sempre detto noi. Ci saremo nelle forme e nei modi in cui è giusto andare a iniziative organizzate da altri quindi senza strumentalizzare».

 

ENRICO LETTA

E qui arriva la stoccata a Conte: «È anche un modo per distinguersi da quella che io ritengo sia stata da parte di altri la voglia di appropriarsi di quella piazza, cosa che ritengo sbagliata». Il Pd, quindi, sarà in piazza il 5 novembre. Senza bandiere come hanno chiesto gli organizzatori. E ci sarà anche Letta, benché al Nazareno temano possibili contestazioni.

 

Alcuni fedelissimi gli avevano chiesto di rinunciare, ben consci del pericolo dei fischi sempre in agguato in una manifestazione di questo genere. Ma il segretario appare determinato: «Ci andremo a schiena dritta», dice ai suoi, ben deciso a non regalare altro «spazio» a Giuseppe Conte.

enrico letta a che tempo che fa

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT