emmanuel macron joe biden

MACRON E BIDEN HANNO FATTO PACE (O PERLOMENO, FANNO FINTA) – DOPO L’ATTACCO DEL TOYBOY DELL’ELISEO, CHE IERI ARRIVANDO A WASHINGTON HA ATTACCATO I “SUSSIDI AMERICANI” CHE “RISCHIANO DI SPACCARE L’OCCIDENTE, OGGI GRANDI SORRISI TRA I DUE. HANNO PARLATO DI “ALLEANZA ESSENZIALE”, DISCUSSO DI CINA E LODATO LE PROTESTE IRANIANE. INFINE, HANNO CONFERMATO IL SOSTEGNO ALL’UCRAINA “PER TUTTO IL TEMPO CHE CI VORRÀ”. MA SOTTO SOTTO, LE TENSIONI RESTANO…

 

1 - UCRAINA, BIDEN E MACRON: "SOSTEGNO FINCHÉ SARÀ NECESSARIO"

Da www.adnkronos.com

 

emmanuel macron joe biden

Stati Uniti e Francia ribadiscono il proseguimento del loro sostegno per la difesa, da parte dell'Ucraina, della sua sovranità e integrità territoriale, inclusa l'assistenza politica, di sicurezza, umanitaria ed economica per tutto il tempo che ci vorrà". Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e della Francia Emmanuel Macron, nella dichiarazione congiunta sottoscritta dopo il loro incontro oggi a Washington.

 

"Questo - si sottolinea nel documento - include lo stanziamento di risorse significative per sostenere la resilienza civile dell'Ucraina in inverno, incluso l'aumento della consegna di sistemi di difesa aerea ed equipaggiamenti necessari per riparare la rete elettrica ucraina". I presidenti hanno ribadito che "continueremo a lavorare per una Europa intera, libera e in pace".

 

emmanuel macron joe biden

"L'alleanza tra le nostre due nazioni rimane essenziale per la nostra difesa reciproca", ha detto Biden accogliendo alla Casa Bianca il presidente francese ricordando che la Francia è "il più antico alleato" per gli Stati Uniti e "un partner incrollabile". I due Paesi, ha assicurato il presidente Usa, sono uniti contro la "guerra brutale" della Russia in Ucraina e sono impegnati per assicurare che "le democrazie mantengano le promesse" su numerose questioni chiave. L'alleanza tra Washington e Parigi "crescerà più forte nei prossimi decenni".

 

Francia e Stati Uniti "estenderanno la cooperazione nel settore della difesa, sulle capacità avanzate e tecnologie chiave cruciali per la deterrenza e la difesa futura", hanno stabilito Macron e Biden, come si legge nella dichiarazione congiunta.

emmanuel macron joe biden 2

 

IRAN - Biden e Macron si limitano a esprimere il loro "rispetto per gli iraniani, in particolare donne e giovani, che protestano coraggiosamente per la libertà di esercitare i loro diritti umani e le loro libertà fondamentali che l'Iran ha sottoscritto e che viola". Nella dichiarazione congiunta al termine del loro incontro Washington, i due Presidenti precisano la loro determinazione a "fare in modo che l'Iran non sviluppi o acquisisca mai l'arma nucleare" e denunciano, fra le diverse violazioni di Teheran, "i suoi trasferimenti di missili e droni, incluso ad attori non statali" che fra l'altro "contribuiscono alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina".

 

CINA - Per quanto riguarda i rapporti con Pechino, Usa e Francia "continueranno a coordinarsi riguardo alle loro preoccupazioni sulle sfide poste dalla Cina all'ordine internazionale basato sulle regole, incluso il rispetto per i diritti umani, e a lavorare insieme alla Cina su questioni globali come i cambiamenti climatici", hanno dichiarato insieme Macron e Biden sottolineando "l'importanza di mantenere la pace e la stabilità sullo Stretto di Taiwan".

emmanuel macron joe biden

 

2 - MACRON AGLI USA: "DA VOI AIUTI SUPER AGGRESSIVI CONTRO LE AZIENDE FRANCESI"

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

Inizia in attacco la visita di Emmanuel Macron negli Usa. Il presidente francese ha definito "super aggressivi" nei confronti delle aziende francesi i sussidi previsti dalla legge anti-inflazione americana al settore delle rinnovabili. Macron ha iniziato la sua visita di Stato a Washington, la prima ospitata dall'amministrazione Biden, visitando il quartier generale della Nasa e incontrando la vicepresidente Kamala Harris. Joe Biden riceverà il suo omologo francese nello Studio Ovale giovedì.

 

"Spazio nuovo luogo di conflitto" - Nella prima tappa della sua visita nella capitale americana, Macron è stato nel quartier generale della Nasa. "Nello spazio abbiamo attori pazzi, nuovi stati canaglia e nuovi attacchi ibridi", ha detto il presidente francese sottolineando come lo spazio rappresenti oggi "un nuovo luogo di conflitto". Macron ha sottolineato l'importanza per la Francia e gli Stati Uniti di lavorare insieme per definire norme e regole perché hanno un impegno comune verso la scienza e i valori democratici.

JOE BIDEN OLAF SCHOLZ PEDRO SANCHEZ EMMANUEL MACRON RISHI SUNAK AL G20

 

 

 

"Alleanza con Usa più forte di tutto, ma non ci utilizzino nella lotta alla Cina" - Il capo dell'Eliseo ha poi ha avvertito del "rischio" che "Europa e Francia diventino una sorta di variabile" nella rivalità tra Stati Uniti e Cina. Macron ha però sottolineato come l'alleanza tra Francia e Usa sia "più forte di tutto". In un discorso alla comunità francese presso l'ambasciata francese a Washington, il presidente francese ha chiesto di "cercare insieme di essere all'altezza di ciò che la storia ha suggellato tra di noi, un'alleanza più forte di qualsiasi altra cosa".

 

 

 

"I sussidi americani rischiano di spaccare l'Occidente" - Tornando sugli incentivi previsti dalla legge anti-inflazione americana al settore delle rinnovabili, i sussidi americani "rischiano di spaccare l'Occidente". […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”