IL MESSAGGIO DALL’EUROPA È CHIARO: NEL 2023, L’ITALIA RISCHIA DI NON INCASSARE NEMMENO UN EURO DEI 40 MILIARDI DEL PNRR A DISPOSIZIONE – È QUELLO CHE INTENDEVA PAOLO GENTILONI CON LA SUA FRASE DI IERI (“NON BISOGNA GUARDARE ALLE SCADENZE FORMALI MA ALLA REALTÀ”). OGGI IL COMMISSARIO UE È TORNATO ALLA CARICA: "IL TEMA NON È DENUNCIARE I RITARDI, MA EVITARLI"  – FITTO, SOTTO PRESSIONE DI COMUNI, REGIONI E MINISTERI, PROVA AD ACCELERARE SUI NUOVI PROGETTI: MA LA COLPA DELL'IMMOBILISMO SUL RECOVERY È SOPRATTUTTO DELL’ACCENTRAMENTO A PALAZZO CHIGI...

-

Condividi questo articolo


GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN

1. GENTILONI,SUL PNRR TEMA NON È DENUNCIARE RITARDI MA EVITARLI 
(ANSA) - "E' chiaro che il Pnrr è fondamentale e l'attuazione della parte italiana è importante perchè è il paese che riceve più soldi". Lo ha detto il commissario europeo per gli affari Economici, Paolo Gentiloni, nel corso di un incontro nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma. "Quindi - aggiunge - il problema non è denunciare i ritardi ma evitare che si producano. Il governo italiano ha fatto la terza richiesta di erogazione e dobbiamo essere consapevoli che nei prossimi mesi la parte fondamentale deve svilupparsi". (ANSA).

 

2. INCUBO “ZERO FONDI” PER IL 2023, A RISCHIO 40 MILIARDI DEL PNRR. FITTO ACCELERA SUL NUOVO PIANO

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “la Stampa”

 

La ragione ufficiale che stamattina riporterà Giorgia Meloni a Bologna è per accompagnare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel sorvolo in elicottero delle zone alluvionate. Coincidenza vuole però che l'annuncio della trasferta […] arrivi a poche ore dalla dura pagella dell'esecutivo comunitario nei confronti dell'Italia.

 

Che la Commissione sollevi dubbi sulle scelte di politica economica del governo in carica, è quasi la normalità. Ciò che preoccupa la premier è una frase pronunciata durante la presentazione delle raccomandazioni da parte di Paolo Gentiloni.

 

giorgia meloni con paolo gentiloni giorgia meloni con paolo gentiloni

«Non bisogna guardare alle scadenze formali ma alla realtà, e la realtà indica che l'Italia dovrebbe chiedere una quarta tranche a giugno e una quinta a dicembre: per mantenere un tale ritmo occorre che la discussione sulle richieste di modifica del Piano nazionale di ripresa e resilienza avvenga prima possibile, altrimenti le cose diventano difficili, se si vuole mantenere il ritmo stabilito».

 

[…]  il messaggio del commissario italiano può essere tradotto così: nel 2023 l'Italia rischia di non incassare nemmeno un euro dei quaranta miliardi del Pnrr a disposizione.

 

RAFFAELE FITTO MATTEO SALVINI RAFFAELE FITTO MATTEO SALVINI

Per questo il ministro degli Affari comunitari Raffaele Fitto […] ha messo sotto pressione i ministri, invitandoli a presentare in tempi rapidissimi le rispettive richieste di modifica.  In questo modo […] spera di chiudere la proposta di revisione del Piano nella prima metà di giugno. Quaranta giorni fa […] il sottosegretario alla presidenza Matilde Siracusano aveva spiegato in aula alla Camera che il governo si sarebbe sentito vincolato solo al termine legale del 31 agosto.

 

Meloni [...] ora è costretta a intervenire per evitare il peggio. D'altra parte i ritardi del piano sono tutti attribuibili ad una precisa strategia di Palazzo Chigi: prima con la lentissima riforma della governance, che ha spostato a Palazzo Chigi la regia del progetto, ora per il tempo necessario a rimettere mano al Piano in quanto tale.

RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI

 

Fitto vuole sfrondare la giungla dei micro interventi, attribuire più fondi alle grandi imprese attraverso il piano parallelo "Repower", spostare dal Recovery Plan alla programmazione ordinaria dei fondi europei (in scadenza nel 2029) le infrastrutture che l'Italia non sarà in grado di terminare entro il 2026.

 

Per completare questo vasto programma non è solo necessario tempo, ma anche una fortissima volontà politica. Perché nel frattempo sono sorti problemi con tutti: con la tecnostruttura del Tesoro, rimasta orfana del suo ruolo. Con i sindaci, ai quali spetta circa il 40 per cento delle risorse e accusati di accedere lentamente ai fondi.

 

raffaele fitto giorgia meloni raffaele fitto giorgia meloni

Ora è il momento delle Regioni, che chiedono lo sblocco della programmazione ordinaria dei fondi 2021-2027. […] Fitto è mosso dalle migliori intenzioni, convinto che occorra una pianificazione centrale […]. Ma il nervosismo crescente di sindaci e presidenti di Regione è un problema politico per l'intera maggioranza. Sul telefono di Fitto squilla sempre più spesso il numero di Matteo Salvini: il ministro delle Infrastrutture teme che i ritardi si ritorcano sui cantieri in capo al suo ministero.

 

POMODORI CONFITTO - MEME BY EMILIANO CARLI POMODORI CONFITTO - MEME BY EMILIANO CARLI

[…] La capacità del governo di uscire dalla secca del Pnrr si misurerà la prossima settimana, quando Fitto porterà in Parlamento (anche qui in ritardo) la relazione semestrale sullo stato di avanzamento delle opere. Quello sarà anche il test della disponibilità dell'opposizione ad uno spirito repubblicano.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…