francesco paolo figliuolo domenico arcuri giuseppe conte

NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIUOLO – LA NOMINA DEL NUOVO COMMISSARIO PER L’EMERGENZA È ANCHE UN RICONOSCIMENTO A QUELLO CHE HA FATTO IN UN ANNO DI PANDEMIA L’ESERCITO, UN IMPEGNO CHE MEDIATICAMENTE È STATO OSCURATO DALLA GESTIONE DI ARCURI - ORA DOVRÀ GARANTIRE LA CATENA DI DISTRIBUZIONE DEI VACCINI SUL MODELLO DELL’OPERAZIONE “WARP SPEED” DI TRUMP, GRAZIE AL QUALE GLI STATI UNITI STANNO PROCEDENDO SPEDITI SULL’IMMUNIZZAZIONE

Claudio Antonelli per "la Verità"

francesco paolo figliuolo

 

Ore 15 di ieri pomeriggio: i nuovi sottosegretari giurano alla Repubblica. Mezz' ora prima Domenico Arcuri viene convocato a Palazzo Chigi. Forse incrocia il premier Mario Draghi. La struttura della presidenza del Consiglio informa l'ad di Invitalia che non ha più responsabilità dell'emergenza Covid. Terminata la cerimonia del giuramento, l'ufficio stampa di Palazzo Chigi comunica che è stato nominato il nuovo commissario all'emergenza.

DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO

 

È il generale di Corpo d'armata Francesco Paolo Figliuolo. Alpino, dal 2018 comandante logistico dell'esercito, ha numerose medaglie sull'uniforme, tra le quali spicca la croce d'argento al merito ricevuta nel 2002, quando comandava il gruppo artiglieria da montagna in Kosovo e si trovò a gestire le tensioni tra i serbi e i kosovari albanesi.

 

ospedale da campo degli alpini bergamo 3

È stato in Afghanistan, ma soprattutto il primo a entrare in contatto con i problemi del virus. Al generale ormai un anno fa fu affidato il compito di gestire la quarantena dei 55 italiani rimpatriati da Wuhan. Subito dopo quello di allestire gli ospedali da campo a Crema e Piacenza e ovviamente tutte le strutture della Cecchignola a Roma. Lo scorso 25 novembre il generale si è presentato al Senato in audizione alla commissione Difesa per illustrare quanto fatto fino ad allora dalle forze armate, un enorme impegno oscurato mediaticamente dalla gestione del fu commissario Arcuri.

 

GUSTAVE PERNA DONALD TRUMP

Nel corso del suo intervento, Figliuolo ha illustrato ai senatori anche la gestione dei tamponi. «Con l'avvio dell'Operazione Igea (voluta dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini) per la realizzazione dei Drive through Difesa in supporto ai sistemi sanitari», ha spiegato, «sono state attivate 200 postazioni, di cui 140 gestite dall'esercito, delle quali a oggi 106 sono già operanti sul territorio nazionale», aggiungendo anche che: «Sin dall'insorgenza della crisi pandemica la sanità militare ha operato in maniera tempestiva in piena sinergia con il servizio sanitario nazionale».

 

SERGIO MATTARELLA FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

Il riferimento era alle sinergie con il Policlinico, senza contare il Celio e le attività legate ai Lea (Livelli essenziali di assistenza). Fin qui le premesse per far cadere la scelta del nuovo commissario sul generale Figliuolo, che nelle ultime settimane era stato anche nella terna finale per l'incarico a capo di stato maggiore dell'esercito, ruolo per cui è stato indicato Pietro Serino. Così Draghi ha individuato il profilo e dopo aver consultato il ministro Guerini ha comunicato la scelta al diretto interessato solo domenica sera. Una scelta che ha un valore estremamente politico.

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

 

Non tanto perché (viste le reazioni sui social) è stata accolta più favorevolmente che una vittoria dell'Italia ai mondiali, ma perché tira una cesura forte sul modello Arcuri-Conte, fallimentare su tutta la linea. Al neo commissario, che attende a breve il dpcm di nomina, il compito di trasferire modello e organizzazione delle forze armate dentro la struttura commissariale.

 

Sistemare incarichi e far partire la macchina come si fa in tempo di guerra. Compresa la gestione di tutti gli appalti e il controllo e la supervisione della supply chain dei vaccini. Al di là di Israele che da subito ha dirottato i fondi pe r la Difesa e affidato la guerra al covid ai militari e all'intelligence, il modello più vicino a quello cui andiamo incontro con Figliuolo potrebbe essere americano.

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

 

Nella tarda primavera del 2020 l'ex presidente Donald Trump ha incaricato il generale Gustave «Gus» Perna di dirigere l'operazione Warp speed. In pratica un progetto di partnership pubblico e privato con l'intento di accelerare lo sviluppo, la produzione e l'organizzazione logistica dei vaccini. Non sarà così facile e veloce convertire una struttura che fino a oggi sperava di coprire con le primule un fallimento di mesi. Che sperava di far dimenticare agli italiani il fatto di aver perso l'occasione, lo scorso maggio, di permettere a Reithera l'avvio di un vaccino italiano.

 

mario draghi

All'epoca, un fondo straniero avrebbe potuto investire con tutti i vincoli di salvaguardia del territorio nazionale e dei suoi cittadini nelle operazioni di studio delle prime fasi. Adesso avremmo avuto probabilmente un vaccino. Invece Invitalia ha perfezionato il bonifico e l'ingresso del capitale ai primi di febbraio, rendendo del tutto inutile l'attesa. Se tutto dovesse procedere senza intoppi, non avremo il nostro vaccino prima di novembre.

 

ospedale da campo a cremona

Sono temi che d'ora in avanti per fortuna saranno sotto il controllo delle forze armate. Attendiamo anche di vedere il dpcm di nomina di Franco Gabrielli, adesso sottosegretario ai servizi. La sua delega dovrebbe includere anche i temi più ampi della sicurezza nazionale. Dovrebbe nascere una collaborazione tra le figure. Avere i vaccini e trovare il personale necessario per fare le iniezioni, in tempo di guerra, rientra infatti nella sicurezza nazionale. La prima cosa, la più urgente, è togliere dal frigo le scorte già consegnate. Sono circa 1,5 milioni di dosi da somministrare.

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLOdomenico arcuri mario draghi. mario draghi in senato con la mascherinaospedale da campo degli alpini bergamoospedale da campo degli alpini bergamo 4ospedale da campo degli alpini bergamo 1DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIAfrancesco boccia domenico arcuriFRANCESCO paolo figliuolo

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."