A NULLO AMATO – ALFREDO MANTOVANO STA LAVORANDO SOTTOTRACCIA PER SABOTARE LA NOMINA DI GIUSEPPE AMATO ALLA PROCURA GENERALE DI ROMA. IL DESIDERIO DEL GOVERNO DI OCCUPARE POSTI STRATEGICI CON PERSONE DI FIDUCIA VIENE MASCHERATO DA UNA MOTIVAZIONE SURREALE: L’ATTUALE PROCURATORE DI BOLOGNA HA ARCHIVIATO L’INDAGINE PER SUICIDIO ASSISTITO SU MARCO CAPPATO – LA NOMINA È CRUCIALE, VISTO CHE LA PROCURA GENERALE AUTORIZZA LE INTERCETTAZIONI PREVENTIVE: A DECIDERE SARÀ LA QUINTA COMMISSIONE DEL CSM, DOVE C’È DANIELA BIANCHINI, VICINISSIMA AL POTENTE SOTTOSEGRETARIO

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giovanni Tizian per “Domani”

 

alfredo mantovano foto di bacco alfredo mantovano foto di bacco

C'è una nomina che agita il governo. Non è destinata a mutare gli equilibri in qualche importante società di stato, ma riguarda quello che è certamente uno degli organi giudiziari più rilevanti del paese: la procura generale di Roma.

 

Ufficialmente il governo non dovrebbe interferire, ma il desiderio di occupare posti strategici all'interno delle istituzioni, anche dentro la magistratura, a volte rischia di prevalere.

 

Nell'ossessione dell'esecutivo per i servizi di sicurezza rientra anche poter contare su persone di fiducia nella procura generale, organo che autorizza le intercettazioni preventive: strumento […] in mano agli apparati di sicurezza, la cui autorità delegata è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, l'ex magistrato Alfredo Mantovano.

 

giuseppe amato giuseppe amato

[…] la partita per la nomina del procuratore generale di Roma.

 

Partita che Mantovano sta conducendo in silenzio sfruttando le sue relazioni all'interno del Consiglio superiore della magistratura frutto della sua appartenenza al Centro studi Livatino, una sorta di pensatoio del cattolicesimo tradizionalista, contrario a qualunque forma di estensione dei diritti alle famiglie che non siano quelle naturali, ostile all'aborto e a una legge sul fine vita.

 

alfredo mantovano giorgia meloni alfredo mantovano giorgia meloni

[…] Ed ecco che […] la battaglia sul suicidio assistito diventa uno dei fattori nella corsa a procuratore generale.

 

Il più quotato tra i candidati è Giuseppe Amato, attuale capo della procura di Bologna […]. Amato è un magistrato che […] Piace a un pezzo di centrosinistra e a destra, con Matteo Salvini in testa seguito da Forza Italia. È considerato un moderato, fa parte della corrente di Unicost, i centristi delle toghe. Peraltro è un procuratore che non ama i riflettori, gli uffici che ha diretto hanno sempre tenuto un profilo basso.

 

simbolo marco cappato simbolo marco cappato

[…] Tuttavia il suo nome, confermano fonti qualificate di Chigi, non è il preferito di Mantovano.

 

Già è anomalo che la maggioranza intervenga, seppure sotto traccia, negli incarichi direttivi delle procure. Ma in questo caso assume contorni ancor più surreali per la motivazione che muoverebbero il fedelissimo di Meloni: lo scorso febbraio il procuratore di Bologna ha infatti archiviato l'indagine su Marco Cappato e due donne dell'associazione Luca Coscioni, che si erano autodenunciati per aver portato una signora di 89 anni, malata di Parkinson, a morire in Svizzera. Per i cattolici tradizionalisti è una decisione vergognosa sulla quale c'è la firma di Amato.

 

MICHELE PRESTIPINO MICHELE PRESTIPINO

[…] L'elenco dei contendenti per la poltrona del procuratore generale è lungo. I più in vista, partendo dalla corrente di sinistra (Area - Md), sono Antonio Maruccia e Michele Prestipino, attuale aggiunto a Roma. Per Unicost c'è Amato e c'era Mario Pinelli […].

 

Gli altri papabili sono tutti di Magistratura indipendente: Antonio Patrono, procuratore di La Spezia, Maria Vittoria De Simone, procuratrice aggiunta della procura nazionale anti mafia, Giulio Romano (già sostituto procuratore di Cassazione) e Nicola Lettieri, pure lui con esperienza nella procura generale di Cassazione.

daniela bianchini daniela bianchini

 

A fare una prima scrematura delle nomine sarà la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura. Nella commissione che si occupa di incarichi direttivi c'è Daniela Bianchini, membro laico del CSM: avvocata, componente del Centro studi Livatino e docente a contratto di Diritto di famiglia. A volerla dentro l'organo di autogoverno delle toghe è stato proprio Mantovano, che ora conta su di lei […].

ALFREDO MANTOVANO AL TELEFONO ALFREDO MANTOVANO AL TELEFONO

alfredo mantovano alfredo mantovano alfredo mantovano. alfredo mantovano. giuseppe amato giuseppe amato giuseppe amato giuseppe amato alfredo mantovano nel 1998 alfredo mantovano nel 1998 alfredo mantovano 2008 alfredo mantovano 2008 alfredo mantovano alfredo mantovano alfredo mantovano e gianfranco fini 2002 alfredo mantovano e gianfranco fini 2002 giorgia meloni alfredo mantovano giorgia meloni alfredo mantovano ALFREDO MANTOVANO ALFREDO MANTOVANO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...