di maio conte reddito cittadinanza card

I POVERI AUMENTANO E IL REDDITO DI CITTADINANZA VA A RUBA - PER COLPA DELLA PANDEMIA, LE FAMIGLIE CHE CHIEDERANNO IL SUSSIDIO QUEST'ANNO POTREBBERO ESSERE ALMENO 3 MILIONI, OLTRE IL DOPPIO DI QUELLI ATTUALI - SIGNIFICHEREBBE SUPERARE LA SOGLIA DEL MILIARDO E MEZZO DI EURO AL MESE, PER UN TOTALE ANNUO COMPRESO TRA I 18 E I 20 MILIARDI DI EURO - COME USCIRNE? PAGANDO DI PIÙ I LAVORATORI! L'INAPP HA CALCOLATO CHE QUASI LA METÀ DEI PERCETTORI RISULTA AVERE UN IMPIEGO CON STIPENDIO MISERO...

Francesco Bisozzi per "Il Messaggero"

 

card del reddito di cittadinanza

Ora il Reddito di cittadinanza rischia di scoppiare come un palloncino caricato all'eccesso. Come effetto della pandemia, la platea dei beneficiari - 1,4 milioni di famiglie - potrebbe crescere in modo vertiginoso: l'Inapp ha calcolato che 1,6 milioni di famiglie in più sono sul punto di chiedere l'aiuto e a queste potrebbero aggiungersi quelle che si sono viste rifiutare la domanda in passato per mancanza di requisiti (1,4 milioni di nuclei in tutto).

 

il sito per il reddito di cittadinanza 1

Insomma, la prestazione potrebbe arrivare quest'anno a 3 milioni di nuclei almeno, oltre il doppio di quelli odierni, con un aggravio di spesa non indifferente. Di più. Nel policy brief dedicato al reddito di cittadinanza che l'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche ha diffuso ieri si evidenzia che circa il 46% dei percettori risultano occupati con impieghi mal remunerati e non in grado da farli uscire dalla condizione di povertà in cui si trovano.

 

meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 13

Il reddito di cittadinanza, che a marzo compie tre anni, costa attualmente quasi 800 milioni di euro al mese. Se i nuclei percettori dovessero salire a quota tre milioni, allora la spesa mensile potrebbe arrivare a superare la soglia del miliardo e mezzo di euro, per un totale annuo compreso tra i 18 e i 20 miliardi di euro.

 

L'Inapp nel suo studio ha fotografato la crescita della platea dei percettori nel corso del tempo: oltre 810mila nuclei percepivano il sussidio prima dell'emergenza sanitaria, poi per effetto della pandemia l'asticella è salita superando il tetto del milione di famiglie.

 

la carta per il reddito di cittadinanza

Il presidente dell'Inapp, Sebastiano Fadda, ha sottolineato che nel complesso «il Reddito ha rappresentato un'ancora di salvezza per 1,8 milioni di famiglie». Tuttavia la crescita esponenziale del numero dei beneficiari desta preoccupazione.

 

reddito di cittadinanza

LE REGIONI PIÙ INTERESSATE

La distribuzione geografica delle famiglie che a breve potrebbero richiedere la card dovrebbe rispecchiare quella dei percettori attuali, concentrati in Campania (20% circa), Sicilia (15%) e Lazio (11%).

 

il sito per il reddito di cittadinanza 7

Come se ne esce? «Considerato che quasi la metà dei percettori risultano essere lavoratori poveri, si potrebbe dire che basterebbe migliorare le condizioni retributive e lavorative di questi lavoratori per quasi dimezzare immediatamente la platea dei beneficiari», ha spiegato il numero uno dell'Inapp.

 

meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 8

Per adesso il governo si è mosso introducendo tagli agli assegni per chi rifiuta il lavoro e l'obbligo di frequentare in presenza i centri per l'impiego. Sempre l'Inapp ha analizzato i motivi per cui i percettori del reddito di cittadinanza hanno respinto le offerte di lavoro che sono state presentate loro fin qui: il 53,6% ha detto che l'attività non era in linea con le competenze possedute, il 24,5% non riteneva l'impiego compatibile con il proprio titolo di studio, l'11,9% si è lamentato per la retribuzione troppo bassa.

 

il sito per il reddito di cittadinanza 4

Pure la presa in carico dei beneficiari del reddito di cittadinanza da parte dei centri per l'impiego finora è avanzata a rilento. Solo il 39,3% dei beneficiari attivabili ha dichiarato di essere stato contattato dai centri per l'Impiego e il 32,8% dai Comuni, ha rilevato l'Inapp.

 

Non solo. Di quel 39% contattato dai centri per l'Impiego, solo il 40% ha sottoscritto il patto per il lavoro e solo alla metà dei percettori effettivamente presi in carico è stata avanzata una proposta di lavoro. Proposta rifiutata dal 56% degli interessati.

 

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