PROVE DI DISGELO – IL CAPO DEL PENTAGONO, LLOYD AUSTIN, ALLO SHANGRI-LA DIALOGUE DI SINGAPORE TENDE LA MANO A PECHINO: “IL DIALOGO TRA USA E CINA È ESSENZIALE. IL MOMENTO GIUSTO PER PARLARE È OGNI VOLTA”. IERI SERA HA INCONTRATO, SEPPUR NON FORMALMENTE (I CINESI HANNO RIFIUTATO UN BILATERALE), LI SHANGFU, MINISTRO DELLA DIFESA DI XI JINPING: SI SONO STRETTI LA MANO E HANNO PARLATO “CORDIALMENTE” – C’È STATO SPAZIO ANCHE PER TAIWAN: “GLI STATI UNITI SONO PROFONDAMENTE IMPEGNATI A PRESERVARE LO STATUS QUO”

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AUSTIN, DIALOGO USA-CINA ESSENZIALE PER EVITARE CONFLITTI

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(ANSA) -  Il dialogo tra Usa e Cina è "essenziale" e d'aiuto per evitare calcoli errati che potrebbero portare a un conflitto. Il capo del Pentagono Lloyd Austin, intervenendo allo Shanghi-La Dialogue di Singapore dopo che Pechino ha rifiutato un incontro formale tra lui e la controparte cinese Li Shangfu, ha detto che "il momento responsabile per parlare è in qualsiasi momento. Il momento giusto per parlare è ogni volta". E il momento giusto "per parlare è adesso e una cordiale stretta di mano a cena non può sostituire l'impegno in tal senso", ha aggiunto Austin sul breve incontro con Li di ieri sera alla cena di apertura del vertice.

 

li shangfu lloyd austin allo shang ri la dialogue di singapore li shangfu lloyd austin allo shang ri la dialogue di singapore

Austin e Li si sono stretti la mano e hanno parlato in modo cordiale nel loro primo e breve incontro di ieri sera, come documentato dai video postati sui social media e diventati virali. Tuttavia, l'interazione è stata ben inferiore alle speranze nutrite dal Pentagono che puntava su uno scambio più sostanziale.

 

"Gli Stati Uniti ritengono che siano essenziali le linee di comunicazione aperte con la Repubblica popolare cinese, specialmente tra la nostra difesa e i nostri leader militari", ha continuato Austin per il quale "più parliamo, più possiamo evitare fraintendimenti e calcoli errati che potrebbero portare a crisi o a conflitti".

 

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Gli Stati Uniti avevano invitato Li a incontrarsi a margine del vertice, ma Pechino ha rifiutato perché "gli Usa sanno chiaramente che ci sono attualmente difficoltà nella comunicazione militare". Li è stato sanzionato dal governo americano nel 2018 per aver l'acquisto di armi dalla Russia, ma il Pentagono aveva sul punto chiarito che non ci sarebbero stati impedimenti in caso di incontri in Paesi terzi.

 

Pechino, invece, puntava alla loro rimozione rapida e tempestiva. Austin è impegnato in un tour in Asia che lo ha già portato in Giappone e che, dopo la tappa di Singapore, lo vedrà impegnato in una visita in India, parte di un piano ad ampio raggio per rafforzare le alleanze e i partenariati nell'Indo-Pacifico in funzione del contenimento della crescente assertività della Cina.

 

TAIWAN: AUSTIN, 'USA IMPEGNATI A MANTENERE LO STATUS QUO'

(ANSA) - Gli Stati Uniti sono "profondamente impegnati a preservare lo status quo nello Stretto di Taiwan" e "continueranno a opporsi in modo netto contro qualsiasi cambio unilaterale da entrambe le parti".

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Il capo del Pentagono Lloyd Austin, allo Shanghri-La Dialogue di Singapore, ha detto che Washington è "profondamente impegnata" nella politica di lunga data della 'Unica Cina', che riconosce Pechino come governo della Cina ma consente relazioni informali con Taiwan, ma ha indicato l'invasione russa dell'Ucraina come un esempio di "quanto diventerebbe pericoloso il nostro mondo se i grandi Paesi potessero semplicemente invadere i loro vicini pacifici impunemente".

 

Il rapporto tra Stati Uniti e Cina è ai minimi degli ultimi decenni per le profonde divisioni che vanno dalla sovranità di Taiwan (che Pechino considera parte 'inalienabile' del suo territorio da riunificare anche con la forza) allo spionaggio e alle dispute territoriali nei mari Cinese orientale e meridionale. "Sono profondamente preoccupato che la Repubblica popolare cinese non sia stata disposta a impegnarsi più seriamente su meccanismi migliori per la gestione delle crisi tra i nostri due eserciti", ha aggiunto Austin, in intervento trasmesso in streaming dallo stesso Pentagono.

YASUKAZU HAMADA E LLOYD AUSTIN YASUKAZU HAMADA E LLOYD AUSTIN

 

"Gli Stati Uniti non cercano una nuova guerra fredda e la concorrenza non deve mai sfociare in conflitto. Per essere chiari non cerchiamo conflitti o scontri, ma non retrocederemo di fronte al bullismo o alla coercizione". Tuttavia, ci sono crescenti preoccupazioni che la Cina possa invadere Taiwan coinvolgendo gli Stati Uniti. "Il conflitto non è né imminente né inevitabile. La deterrenza è forte oggi ed è nostro compito mantenerla tale", ha notato sul punto Austin.

 

Tra i funzionari americani, soprattutto di intelligence, c'è la convinzione che il presidente cinese Xi Jinping abbia invitato le sue forze armate a sviluppare le capacità di una possibile invasione dell'isola ribelle entro il 2027, anno del centenario dell'Esercito popolare di liberazione.

 

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"Non significa che abbia deciso di farlo", ha detto Austin in risposta a una domanda sui piani di Xi, nelle sessione dedicata alle domande e alle risposte. Il presidente Joe Biden ha rafforzato i legami con gli alleati in Asia, tra cui Australia, Giappone, India, Filippine e Taiwan. Pechino ha pesantemente criticato l'accordo di marzo per fornitura all'Australia di sottomarini a propulsione nucleare, parte di un più ampio patto di sicurezza con Stati Uniti e Gran Bretagna noto come Aukus che, ha concluso Austin, "promuove una maggiore stabilità e sicurezza" nell'Indo-Pacifico.

 

AUSTIN, DA TOKYO E SEUL PASSI 'AUDACI' PER MIGLIORARE LEGAMI

XI JINPING E JOE BIDEN GIOCANO A SCACCHI - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY XI JINPING E JOE BIDEN GIOCANO A SCACCHI - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY

(ANSA) - PECHINO, 03 GIU - Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha elogiato i passi "audaci" del Giappone e della Corea del Sud per migliorare i legami bilaterali e per rafforzare poi la cooperazione trilaterale con Washington a fronte delle crescenti minacce militari nordcoreane. Parlando alla prima sessione plenaria dello Shangri-La Dialogue, il forum sulla sicurezza in corso a Singapore, Austin ha osservato che le relazioni più calde tra Tokyo e Seul hanno aggiunto nuovo slancio agli sforzi congiunti per migliorare la cooperazione sulla sicurezza dell'America con i suoi principali alleati asiatici.

 

"Rendo omaggio anche ai passi coraggiosi compiuti dal Giappone e dalla Repubblica di Corea per lavorare più strettamente insieme - ha detto il capo del Pentagono -. I forti legami tra Tokyo e Seul sono positivi per entrambi i Paesi e per la regione".

JOE BIDEN E XI JINPING JOE BIDEN E XI JINPING

 

Infine, "abbiamo compiuto enormi progressi nella nostra cooperazione trilaterale con il Giappone e la Corea del Sud, comprese esercitazioni militari più regolari e una maggiore condivisione delle informazioni". Giappone e Corea del Sud hanno sbloccato una lunga crisi diplomatica di recente dopo anni di tensioni su questioni legate al passato militarista e coloniale nipponico sulla penisola coreana.

 

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