"PATRIZIA ESCORT? NON POTEVO SAPERLO" - PATTY: "SE HA LE PROVE, VADA IN PROCURA" - SI PUò AFFIDARE LA GUIDA DEL PAESE A CHI NON RICONOSCE UNA MIGNOTTA DA UNA CONQUISTA? - DOPO LE 'SIGNORINE', TOCCA A SIGNORINI: L'INTERVISTA INTEGRALE DI "CHI" A PAPI L'APOSTRATA - RISULTATO: IL PRIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELLA STORIA SMENTITO DA UNA ZOCCOLA

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Alfonso Signorini per "Chi"

silviosilvio

Silvio Berlusconi nell'occhio del ciclone. Da almeno un paio di mesi
a questa parte per lui non c'è tregua. Sul piano privato, ma anche su
quello pubblico, visto che alcuni episodi della sua vita privata
hanno finito per influenzare pesantemente il clima politico. La
miccia si è accesa il 28 aprile, a seguito di un breve articolo del
quotidiano La Repubblica, in cui veniva riportata notizia della
partecipazione del premier alla festa di compleanno di Noemi Letizia,
figlia di amici, in un ristorante di Casoria, a una ventina di
chilometri da Napoli. Da lì la situazione è andata precipitando.

Prima le dichiarazioni pesantissime della moglie Veronica Lario, poi
l'annuncio, il 3 maggio, della loro separazione. Il tutto alla
vigilia delle elezioni europee. Non si erano ancora spenti gli echi
dei risultati elettorali, che Massimo D'Alema annuncia da Bari nuove
"scosse" per Berlusconi e il suo governo. E la scossa, puntuale,
arriva due giorni dopo: la procura di Bari avvia un'inchiesta su un
giro di prostituzione, che vede tra i principali testimoni Patrizia
D'Addario, una squillo di lusso (ma candidata alle comunali di Bari,
dove raccoglierà solo 7 voti). Patrizia confessa di essere stata
ospite a Palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi, e di aver
passato anche una notte con il presidente del Consiglio. Gli
inquirenti chiamano a testimoniare altre due ragazze, Lucia Rossini e
Barbara Montereale. Tutte e tre portate a casa del premier da un
comune amico: Gianpaolo Tarantini, imprenditore pugliese, indagato
per induzione alla prostituzione.

patrizia daddarioxpatrizia daddariox

Questi gli antefatti. Da quando è scoppiato lo scandalo, Berlusconi
sull'argomento ha concesso sempre pochissimo ai media. Non ha mai
voluto fare commenti pubblici, ribadendo con forza che il suo lavoro
a capo del governo avrebbe risposto meglio di qualsiasi discorso alle
illazioni. Affronta ora la spinosa questione per la prima volta con
"Chi", dopo una giornata di relax trascorsa a Villa Bonomi Bolchini,
nei pressi di Paraggi, tra gli affetti familiari. Cioè nel clima
ideale per affrontare con serenità anche le domande più difficili.

Domanda. Presidente, partiamo dall'inchiesta di Bari. Lei conosce
Patrizia D'Addario?

Risposta. «Non ne ho alcun ricordo. Ne ignoravo il nome e non ne
avevo in mente il viso».

D. Non si era reso conto che potesse essere una prostituta d'alto
bordo che voleva tenderle una trappola?

R. «Se sospettassi di una persona una cosa del genere, le starei
lontano mille miglia».

patrizia daddariopatrizia daddario

D. Ha mai pagato una donna perché restasse con lei?
R. «Naturalmente no. Non ho mai capito che soddisfazione ci sia se
non c'è il piacere della conquista».

D. Ha detto che non ricorda il viso di Patrizia D'Addario. Ricorda,
invece, Lucia Rossini e Barbara Montereale?
R. «Incontro ogni giorno decine e decine di persone per le ragioni e
le occasioni più diverse. Non voglio far torto a nessuno, ma è
evidente che non posso ricordarle tutte».

D. Come ha conosciuto Gianpaolo Tarantini? Che cosa pensa ora di lui?
R. «L'ho conosciuto la scorsa estate in Sardegna e mi è stato
presentato come un imprenditore serio e stimato. So che in Puglia è
conosciuto e stimato da molti. Non avevo mai saputo di inchieste
giudiziarie che lo riguardassero. Ora che è al centro di un'indagine
penso che per lui, come per ogni cittadino coinvolto in un'azione
giudiziaria, debba valere la presunzione di innocenza. Sono un
garantista e per questo sospendo ogni giudizio».

D. Non trova insolito che gli ospiti di Palazzo Grazioli non vengano
controllati dagli uomini della vigilanza?
R. «Nessuno dei miei ospiti è mai stato sottoposto a una
perquisizione personale. Se poi qualcuno abusa della mia cortesia e
della mia buona fede e viola la mia privacy, questo è un
comportamento che squalifica lui, non me».

patrizia daddariopatrizia daddario

D. A proposito di privacy, c'è chi pensa che sia molto strano che il
fotografo Antonello Zappadu abbia potuto lavorare indisturbato per
tanto tempo attorno a Villa Certosa, la sua residenza in Sardegna,
senza che i servizi segreti se ne accorgessero. Lei che risposta si è
dato?

R. «Penso che i servizi segreti siano stati occupati in cose più
serie delle foto di Zappadu».

D. Ritorniamo all'inchiesta di Bari. Chi c'è dietro questa inchiesta
secondo lei?

R. «C'è qualcuno che conosceva molto bene la data delle elezioni a
Bari e che ha dato un mandato molto preciso e benissimo retribuito a
questa signora D'Addario».

D. La famosa "scossa" di D'Alema si riferiva secondo lei a questa
inchiesta?

R. «È a lui che deve chiederlo. Un leader politico normalmente non si
occupa di pettegolezzi e di dicerie. Si occupa, invece, di cose
concrete».

monterealemontereale

D. Francesco Cossiga sul Corriere della sera la esorta a non chiedere
scusa a nessuno: secondo lui il privato non influisce sulla vita
pubblica. Cosa gli risponde?

R. «Ringrazio il mio caro amico Cossiga per il suo intervento a mio
sostegno. In effetti, io non ho nulla di cui dovermi scusare con
nessuno. Non c'è nulla nella mia vita privata di cui io mi debba
scusare. Sono, invece, in tanti, dagli editori ai direttori dei
principali quotidiani italiani, che debbono vergognarsi e che
dovrebbero scusarsi con me».

D. Lo faranno secondo lei?
R. «Non lo faranno, certo. Ma alla fine di questi miserevoli attacchi
si ritroveranno con meno credibilità e con meno lettori».

D. Silvio Berlusconi guiderà il G8 dell'8 luglio?
R. «Se non defungo prima...» (intanto fa gli scongiuri, ndr).

D. Passiamo al suo incontro con il presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama. Un bilancio?

R. «Molto positivo. Il presidente Obama è persona di grande lucidità,
concretezza, simpatia e sense of humour. Ci siamo trovati subito bene
insieme. E questo non soltanto perché Stati Uniti e Italia sono da
sempre vicini, hanno gli stessi valori, hanno la stessa visione dei
principali problemi internazionali, ma anche perché Barack Obama e io
abbiamo in comune la stessa cultura del fare, della concretezza».

alfonso signorinialfonso signorini

D. Quanti saranno i detenuti di Guantanamo che arriveranno in Italia
e dove saranno accolti?

R. «Tre per cominciare. Poi vedremo, in sintonia con gli altri Paesi
europei. La decisione su dove accoglierli la assumeranno le autorità
di pubblica sicurezza».

D. Il terremoto in Abruzzo. Perché la ricostruzione procede lentamente?
R. «Lentamente? Vorrà scherzare. Mai in Italia, e nemmeno nel mondo,
si è data una risposta così tempestiva a un'emergenza così grave. Ce lo
riconoscono tutti. Entro il 30 novembre quindicimila persone
avranno una casa, una casa vera, confortevole e addirittura
ammobiliata. Le famiglie che usufruiranno di queste case ritorneranno
nelle loro vecchie abitazioni quando saranno state ricostruite a
spese dello Stato. E i nuovi appartamenti diventeranno dei "campus"
per gli studenti dell'Università dell'Aquila, che potrà offrire così
agli studenti che verranno da tutto il mondo una ospitalità unica e
fantastica».

berlusconi signoriniberlusconi signorini

D. Ritiene che certa stampa stia strumentalizzando anche il disagio
dei terremotati?

R. «Trovo vergognoso che certa stampa riesca a strumentalizzare
persino il disagio e le attese delle vittime del terremoto. Gli
italiani hanno dato una grande risposta di civiltà, di unità e di
compostezza di fronte alla tragedia del terremoto. Mi piacerebbe che
anche la classe politica e la stampa fossero all'altezza del Paese
che le esprime».

D. Si è mai chiesto che cosa accadrà al Pdl dopo di lei? Chi è
potenzialmente il suo erede?

R. «Solo i monarchi hanno eredi. Io non sono un monarca, non ho
ricevuto investiture se non dalla gente. Sono convinto che il Pdl
sarà l'asse portante della politica italiana nel XXI secolo, come lo
sono stati la Destra storica o la Democrazia cristiana in altre
stagioni politiche. E i leader nasceranno, come avviene sempre in
politica, sul campo e dal consenso della gente».

D. Vorrei toccare un tema sul quale lei non si è mai espresso
apertamente. Quello di sua moglie Veronica. Molti sperano ancora in
una vostra riconciliazione. C'è qualche possibilità che ritorniate a
vivere insieme?

R. «È stata una ferita molto dolorosa. Non so se il tempo potrà
rimarginarla. Quello che è certo è che la nostra è stata una grande
storia d'amore. E le vere storie d'amore non si cancellano mai».

D. La separazione da sua moglie ha messo in crisi anche i rapporti
tra lei e i vostri figli, Barbara, Eleonora e Luigi?

R. «Il rapporto che mi lega a loro è più forte di prima. Il dolore
per il fango che hanno provato a gettarci addosso ci ha unito ancora
di più. La risposta di tutti i miei figli di fronte alle incredibili
affermazioni del leader dell'opposizione (Dario Franceschini aveva
chiesto pubblicamente agli italiani: "Fareste educare i vostri figli
da Berlusconi?", ndr) è stata per me la più grande gioia da molto
tempo a questa parte».

D. Come hanno reagito i suoi figli di fronte a questa separazione?
R. «Come ogni figlio. Con dolore, ma anche con rispetto per entrambi
i genitori. Hanno confermato di essere ragazzi splendidi, hanno dato
prova di grande sensibilità e maturità».

D. La vediamo in queste pagine in foto privatissime accanto ai suoi
nipoti. Pare esserci un grande feeling tra voi.

R. «Fare il nonno è bellissimo. In un certo senso è perfino meglio
che fare il genitore. C'è la stessa dolcezza, ma ci sono meno
responsabilità. Ci si può permettere di viziare un nipotino come non
si è mai potuto fare con i figli. Tanto ci pensano i genitori a far
loro rispettare le regole».

D. Anche Alessandro, il figlio di sua figlia Barbara, ha doti canore,
a giudicare da un'immagine di questo servizio...
R. «In effetti ha molto senso musicale. Conosce e canta decine di
canzoni. La sua sensibilità per la musica, che naturalmente
incoraggio in ogni modo, mi fa dire: "Tutto suo nonno"».

D. Come convive Berlusconi nonno con il Berlusconi Superman?
R. «L'idea di avere un nonno Superman piace moltissimo ai miei
nipotini, li affascina. Gabriele e Silvio, i figli di Marina, che
sono anche loro dei bambini "speciali", sono convinti per davvero che
io sia Superman. Questo mi impone, a volte, delle esibizioni
particolari e impegnative. Non le racconto... per amor di patria».

D. A proposito, è vero che i suoi più stretti collaboratori la
chiamano Duracell?

R. «In mia presenza non osano. Può darsi che tra loro, in privato,
succeda. In effetti qualche volta mi accorgo che loro sono esausti,
mentre io continuo imperterrito a darmi da fare. Ma sono molto più
giovani di me: se ce la faccio io, devono farcela anche loro».

D. Si favoleggia che Berlusconi dorma pochissime ore a notte. Qual è
il suo ultimo pensiero prima di addormentarsi?
R. «Mi è stato insegnato a non andare a dormire se c'è anche un solo
documento di cui occuparsi sulla scrivania. Ogni sera mi chiedo se ho
fatto tutto quello che dovevo fare».

D. E il primo pensiero della giornata?
R. «Al risveglio, un grazie per la bellezza della vita. E una sintesi
mentale, spesso un po' preoccupata, di tutto ciò di cui dovrò
occuparmi durante la giornata».

D. Bisogno di vacanze? Dove andrà questa estate?
R. «Non ho ancora un programma».

D. Ritornando a Palazzo Grazioli, lei ci ha incontrato anche
Fiorello. Che qualche giorno fa, ribadendo con forza «mai più a
Mediaset», ha descritto così il vostro incontro: «Avevo davanti il
presidente del Consiglio che si occupava di me, un guitto, un
saltimbanco, e che mi diceva: "La tua strada è senza ritorno". Me la
sono data a gambe». Che ne pensa?

R. «Fiorello si è semplicemente dimenticato di avere dichiarato, dopo
l'incontro con me, che io gli avevo chiesto di rimanere dov'era. Cioè
nel servizio pubblico. Alla Rai».

D. Da ultimo, in questi mesi così difficili sul piano privato, le è
mai capitato di pensare a sua madre?

R. «Penso a mia madre ogni giorno. In un anno ho perso lei e mia
sorella, due delle persone che mi amavano di più. Mia madre mi ha
insegnato a non avere paura di nulla, a non farmi scoraggiare da
nulla. Io sono molto sereno. Sono triste, ma sereno. E sono convinto
che mia madre continui a proteggermi».

 

 

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