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SUI MIGRANTI È GUERRA DIPLOMATICA TRA ROMA E BERLINO – IL GOVERNO TEDESCO SI MOSTRA “STUPITO” PER L'ATTACCO DI CROSETTO SUI FINANZIAMENTI EROGATI DALLA GERMANIA ALLE ONG PER SALVATAGGI NELLE ACQUE ITALIANE: “GLI AIUTI A ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE VANNO AVANTI DA TEMPO, E NON HANNO ALCUNA ISPIRAZIONE ANTI-ITALIANA” – MA IL MINISTRO DELLA DIFESA NON ARRETRA: “ANCHE NOI SALVIAMO MIGLIAIA DI PERSONE SENZA L'AIUTO DELLA ONG. OCCORRERE PIUTTOSTO STARE ACCANTO ALLE NAZIONI AMICHE…” – MACRON, A PAROLE, SOSTIENE MELONI, MENTRE SCHIERA I MILITARI A VENTIMIGLIA...

Estratto dell'articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

 

migranti al largo di lampedusa

Non si ferma la polemica tra Italia e Germania sulla questione del finanziamento delle Ong da parte del governo di Berlino. L’accusa di non essere un Paese amico dell’Italia, lanciata alla Germania dal ministro della Difesa, Guido Crosetto in un’intervista a La Stampa , suscita «stupore» nel governo tedesco, dove fonti autorevoli fanno solo notare che gli aiuti alle organizzazioni umanitarie fanno parte non da ora della «raison d’être» della politica estera tedesca. E che dunque i finanziamenti decisi per la Comunità di Sant’Egidio e per Sos Humanity «non sono un’anomalia e non hanno alcuna ispirazione o intendimento anti-italiano».

 

Sul piano ufficiale, il ministero degli Esteri di Berlino ricorda attraverso un portavoce che i due provvedimenti traducono in pratica una decisione nota del Bundestag, il cui obiettivo è «favorire il salvataggio civile in mare così come i progetti a terra per le persone salvate».

 

GIORGIA MELONI E OLAF SCHOLZ

Quanto alle dichiarazioni di Crosetto, l’Auswärtiges Amt sottolinea che «salvare le persone che annegano è dovere giuridico, umanitario e morale» e che «come le guardie costiere nazionali, in particolare quella italiana, anche i soccorritori civili nel Mediterraneo centrale svolgono un compito di salvataggio delle persone in difficoltà con le loro imbarcazioni».

 

[…]

 

La replica di Crosetto: «Anche l’Italia salva, e ha salvato, migliaia di persone, anche senza l’aiuto delle Ong», i cui interventi, secondo il ministro, costituiscono solo il «5% del totale dei salvataggi». «Occorrerebbe piuttosto stare accanto alle nazioni amiche», ha aggiunto il ministro, invitando Berlino ad appoggiare «quello che chiamiamo “piano Mattei” per l’Africa».

 

GIORGIA MELONI E GUIDO CROSETTO

Ieri Antonio Tajani ha rinnovato le critiche a Germania e Francia. Questa mattina sarà a Parigi, dove incontrerà la sua collega Catherine Colonna, alla quale dirà che «a Ventimiglia Parigi sbaglia». Giovedì, poi, Tajani si reca a Berlino dove incontrerà la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. A sostegno dell’Italia, proprio da Parigi, è intervenuto il presidente Emmanuel Macron.

 

Sul tema dei migranti «noi dobbiamo giocare il nostro ruolo come europei ed aiutare gli italiani, non possiamo lasciarli da soli», ha detto in un’intervista a BfmTv. «Alla presidente del Consiglio italiana» Giorgia Meloni, ha aggiunto «voglio proporre di aumentare i fondi destinati ai Paesi di transito», a partire da Tunisia e Algeria.

 

Meloni ha subito risposto: «Accolgo la proposta. Italia, Francia e Ue devono agire insieme per sostenere gli Stati di origine dei migranti e smantellare le reti dei trafficanti».

 

[…]

 

migranti arrivano a lampedusa 4

Da Berlino, tuttavia, si fa osservare che i migranti non arrivano tutti in Italia e che la pressione è fortissima anche alle frontiere tedesche dalla rotta balcanica. Nei primi 8 mesi di quest’anno la Germania ha avuto oltre 200 mila richieste di asilo. Saskia Esken, la presidente della Spd, il partito del cancelliere Scholz, ha detto che «la Germania si prende molta più responsabilità di quanto debba» e che buona parte dei migranti che arrivano in Italia via mare «non viene regolarmente registrata» e viene invece «messa sulla strada per la Germania».

fila di barchini carichi di migranti al molo di lampedusaGIORGIA MELONI E OLAF SCHOLZmigranti al largo di lampedusa 2

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