IL “VELINO” DEL PD – SASSOLI GIRA LE PIAZZE ROMANE PER CONQUISTARE VOTI – LE SIGNORE URLANO “DAVID, QUANTO SEI BELLO!” E LUI BACIA TUTTE (ALCUNE SENZA NEMMENO FARLE PARLARE) – IL SUO PASSATO DC DEMITIANO? NESSUNA TRACCIA, SU INTERNET è SBIANCHETTATO… -

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Fabio Martini per "La Stampa"

david sassolidavid sassoli

Aho', ma che stanno a ffa' laggiù? Un matrimonio?». La sora Lucia, 62 anni, come ogni mattina sta attraversando il mercato di via di Villa Gregna e non riesce a capire tutta quell'animazione attorno alla bancarella dei carciofi. Un'amica la aiuta: «Ah Luci', ma quello nun' è er' giornalista der' Tg?».

A sciogliere il dubbio è proprio lui, quel signore in giacca e cravatta blu. Si avvicina alle due e le abborda senza cincischiare: «Sono David Sassoli, ho deciso di presentarmi alle elezioni Europee...». Le due si liquefanno: «Je l'avevo detto all'amica mia che era lei...». E l'altra: «I bei ragazzi bisogna sempre guardarli!».

Ragazzi? Sorride compiaciuto il cinquantaduenne Sassoli, ex anchorman del Tg1 ora capolista del Pd nel Centro. E nel congedarsi dalle signore regala baci. Due ad una. Due all'altra. Sono le 11 del mattino, siamo ai Colli Aniene, uno di quei quartieri di edilizia economica e popolare con i palazzoni alti alti, costruiti dalle cooperative rosse negli Anni Settanta e nei quali il Pci e i suoi eredi l'hanno fatta sempre da padroni.

L'ultima volta però il centrodestra è arrivato al 48% e dunque nel mercato, statisticamente parlando, una signora su due potrebbe essere ostile. Ma David tira dritto, si infila nei crocchi col suo sorriso penetrante: «Come va?». Va benissimo. Di questi tempi, nei quali il visivo privilegia i belli della scena pubblica, le signore finiscono per sorridere tutte, ascoltano senza pregiudizi.

Ciriaco De MitaCiriaco De Mita

E qualcuna, appena David è passato, sgancia commenti strepitosi: «Quello a me, me' smuove qualcosa dentro!». In questo mercatino popolare - jeans a due euro, reggiseni ad uno - parlano tutti romanesco, anche il «fruttarolo» singalese, che a squarciagola consiglia: «Daje donne daje, approfittate!».

E non si capisce se stia parlando del prezzo delle sue pere, del bel politico o di entrambi. Sassoli intanto macina battute su battute e quando capisce che l'interlocutore è ben orientato, dispensa consigli psico-logistici del tipo: «Mi raccomando, stiamo stretti, uniti!».

Certo, nei «porta a porta» è difficile essere profondi, è complicato lasciare qualcosa in più di una stretta di mano, ma a Sassoli viene naturale spingersi oltre: dalle signore, in genere, si congeda stampando baci sulle guance. Naturalmente non tutti restano folgorati. Il «pizzicagnolo» si confessa: «Sì, l'ho visto Sassoli, ma tanto io a vota', nun ce' vado più».

A due passi un altro banchista (anche lui uomo) cerca di smontare la sua cliente: «Ancora non l'hai capito perché t'ha stretto la mano? Quello se' presenta alle votazioni!». Ma David, una volta «scaldato», supera sé stesso. In una piazza del quartiere Casalbertone, una signora gli si avvicina: «Le posso dire una cosa?». E lui, stavolta passa direttamente alle vie di fatto: prima di rispondere, la bacia. Un'altra sembra critica: «Senti a me: Santoro non mi piace...». E l'amica: «Ma a noi che ce' frega de' Santoro? Noi votiamo te!».

Lilli GruberLilli Gruber

Certo, la bellezza aiuta. Ma non è tutto. Racconta Luca Nitiffi, coordinatore della campagna sassoliana e 5 anni fa nello staff della Gruber: «David sta andando forte, ovunque è così. La riconoscibilità è la stessa di Lilli, l'affetto è superiore. Ma nel 2004 Ulivo era la lista che tutti volevano votare, stavolta c'è più diffidenza. Per i candidati di apparato sarà dura, il monte-preferenze si abbasserà, tranne che per gli outsider».

Tendenza interessante dell'elettorato democratico, al quale David sta presentando anche sapienza politica, come dimostrato nel difficile «testa a testa» a "Ballarò" con Gianni Alemanno. Dice lui: «Il solito giornalista: qualcuno lo dice e qualcuno lo pensa. Ma non è così».

Suo padre era amico di Giorgio La Pira e lui la passione politica ha iniziato a praticarla da ragazzo. Prima nel Movimento giovanile Dc, poi a piazza del Gesù ai tempi di De Mita. Anche se in tutte le (auto) biografie su Internet e su Facebook, di quel passato non c'è traccia. Telematicamente è stato sbianchettato.

Ma la lezione dei padri David sembra averla imparata: «Il nostro elettorato ha vissuto un periodo di depressione assoluta, avrebbe voglia di fiducia e invece qualche leader del Pd è un po' catastrofista. Te ne accorgi subito: se si parla di declino, vedi che la "distanza" della gente aumenta a vista d'occhio...».

 

 

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