VOTA JOUER! CLAUDIO CECCHETTO SI CANDIDA SINDACO DI MISANO ''MA SENZA PARTITI, SONO UNA COSA DEL NOVECENTO. HO PRONTA UNA LISTA CIVICA E ANCHE LO SLOGAN - I TEMPI SONO CAMBIATI: OGGI GOVERNANO I BRAND. RENZI, BERLUSCONI, SALVINI, LA MELONI: SONO TUTTI MARCHI CHE FUNZIONANO NELL'IPERMERCATO DELLA POLITICA. SEMPLICEMENTE, HO SCELTO DI METTERE IL MIO BRAND AL SERVIZIO DEL LUOGO CHE AMO''

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Pierluigi Diaco per ''Oggi''

 

cecchetto cecchetto

Una sua paura? "La noia". Un suo alleato? "Il talento degli altri". E' questo ad accenderlo, motivarlo e sedurlo. Claudio Cecchetto è un pioniere vero, non soltanto inventore, ma alchimista dello spettacolo: gli deve parecchio la radio italiana che al suo metodo si è ispirata per confezionare programmi e palinsesti, gli devono eterna riconoscenza Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Amadeus. E poi, Marco Baldini, gli 883, Sabrina Salerno, Sandy Marton, Luca Laurenti, Daniele Bossari, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni, Francesco Facchinetti e i Finley, artisti di lunga e gloriosa carriera o meteore cult per appassionati.

 

Gli dovrebbe un riconoscimento ufficiale la discografia italiana che da Cecchetto ha imparato come si allevano e coltivano i giovani talenti. Come è noto, la gratitudine è un sentimento della vigilia. E così, il geniale ideatore del mitico tormentone del "Gioca Jouer" (era il 1980) non soltanto non serba alcun rancore ma, protetto dal solito e navigato intuito, ha deciso di cambiare campo di gioco puntando sull'arte più impopolare del momento: la politica.

 

claudio cecchetto claudio cecchetto

Avete capito bene: Claudio Cecchetto - che di cose ne ha fatte e disfatte, organizzate, cresciute e valorizzate - ora vuole fare sul serio occupandosi della "cosa pubblica". La candidatura a sindaco di Misano Adriatico sembra essere diventato una missione intima: dopo aver contribuito, a partire dai primi anni '80, a trasformare Riccione nella patria del divertimento italiano, ora è il turno della più piccola e meno conosciuta Misano. "I tempi sono cambiati: oggi governano i brand. Renzi, Berlusconi, Salvini, la Meloni: sono tutti marchi che funzionano nell'ipermercato della politica. Semplicemente, ho scelto di mettere il mio brand al servizio del luogo che amo".

 

Ha già pronto lo slogan?

"Misano ti amo”.

 

Partito?

claudio cecchetto claudio cecchetto

"Nessun partito, nessuna bandiera, nessuna ideologia, niente di già visto. Punto sul senso di appartenenza".

 

Quindi?

"Mi candiderò con una lista civica. I partiti sono fermi al Novecento, le liste civiche sono il futuro"

 

La politica e la musica cosa hanno in comune?

"Non lo so, però posso dirle cosa hanno in comune la mia attività nella musica e il mio nuovo impegno in politica".

 

Sono tutto orecchie.

"Da produttore discografico e da imprenditore radiofonico ho sempre avuto ben presente l'idea che una canzone ha senso se viene pensata al servizio di chi ascolta. Da amministratore e da politico, anche se la definizione non la trovo molto adatta alla mia persona, tenterò di fare di Misano Adriatico una città a misura di cittadino, al servizio non solo di chi la abita ma anche e soprattutto di chi la frequenta".

 

francesco micheli, claudio cecchetto,barbara d'urso, arturo e alessandra artom, fiorenza locatelli francesco micheli, claudio cecchetto,barbara d'urso, arturo e alessandra artom, fiorenza locatelli

Perché dovremmo pensare che sarebbe un politico credibile? Già fanno fatica quelli che la politica la fanno da sempre e a tempo pieno...

"Non voglio appagare la mia ambizione, l'obiettivo è più profondo. Questa estate ho iniziato, con entusiasmo e umiltà, a conoscere meglio i cittadini, i commercianti, i proprietari degli stabilimenti balneari, i giovani residenti e gli anziani. La mia credibilità sta tutta qua: nell'amore verso questo fazzoletto di terra che si affaccia sul mare".

 

Idolo politico?

"Non ne ho mai avuti. Mi permetta: la politica con la P maiuscola non ha il compito di creare miti o idoli, ma solo il dovere di occuparsi del bene altrui"

 

Parla già da politico navigato.

"Sono un sognatore. Non si può fare politica senza avere grandi sogni"

linus cecchetto linus cecchetto

 

C'è una star tra i politici che ci governano?

" Salvini. Ha la capacità rara di comunicare in maniera molto schietta e allo stesso tempo molto educata".

 

Ha dichiarato: "Sono diventato Claudio Cecchetto col culo". Me la spiega meglio?

(ride) "Nella vita, oltre ad averci culo, bisogna anche farselo. Servono passione e fortuna. Ho avuto entrambi e sono più che soddisfatto del mio percorso".

 

Nelle professioni conta più il culo o il talento?

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"Nessuno dei due sopravvive senza l'altro".

 

Nel suo campo crede di essere stato rivoluzionario?

"Qualche volta me l'hanno detto, ma preferisco dire che ho sempre fatto ciò che sentivo. Certo, nell'impresa radiofonica sono stato il primo a fare cose che hanno rivoluzionato il settore, ma non si conclude mai nulla di importante da soli. Il mio talento è stato scegliere collaboratori e alleati appassionati e motivati almeno quanto me".

 

"Ho conosciuto tanti giovani che volevano diventare star", ha scritto nel suo libro. Quello che l'ha colpita di più?

"Tutti, ma ognuno in maniera diversa. Da Lorenzo Jovanotti a Max Pezzali a Fiorello, ognuno dei talenti che ho contribuito a formare e far crescere aveva qualcosa di unico da comunicare".

 

Una delusione artistica della sua vita?

"Ne ho avute pochissime perché mi sono sempre dato una regola: quando le cose non vanno nel verso giusto, per non sprecare energie passo, chiudo e mi butto su un nuovo progetto".

CLAUDIO CECCHETTO E IL FIGLIO LEONARDO CLAUDIO CECCHETTO E IL FIGLIO LEONARDO

 

Rovazzi e il suo amico Pippo Baudo conducono "Sanremo Giovani": buona scelta?

"Ottima. La coppia, già sulla carta, crea curiosità nel pubblico. Rovazzi si ritrova a fare la mia stessa esperienza quando, nel 2002, affiancai Baudo alla conduzione di "Destinazione Sanremo". Lavorare con Pippo è un privilegio, un motivo di fierezza. Consiglio a Fabio di divertirsi perché Pippo ama farsi contagiare dall'allegria di chi lo affianca".

 

Consigli a Claudio Baglioni per Sanremo?

"Claudio è la musica leggera italiana. Ha già fatto un Festival molto buono. Sono certo che farà bene anche il secondo, ma gli consiglio di non fare il terzo, se no rischia di supera il mio record" (e ride).

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