DIAVOLO DI UN MISTER LI- LA CARTA SEGRETA DEL PATRON DEL MILAN È UN MISTER X ASIATICO - OGGI E’ IL GIORNO DELLA VERITA’, IL PROPRIETARIO DEVE USCIRE ALLO SCOPERTO: O VENDE (RICKETTS AVREBBE SUPERATO COMMISSO) O VERSA I 32 MILIONI AL FONDO ELLIOTT O PERDE TUTTO…

-

Condividi questo articolo


Arianna Ravelli per il Corriere della Sera

mister li fassone mister li fassone

 

Un altro colpo di scena, proprio poco prima della parola fine. E una «questione di chimica». Che non è scattata. Così Yonghong Li ha parlato di Rocco Commisso a chi sta gestendo le operazioni della vendita del Milan con lui: la scelta del magnate americano di aver portato su un piano pubblico la trattativa non è affatto piaciuta.

 

Non sarà questo il motivo principale, ma fatto sta che il magnate americano che ha fondato Mediacom non solo non è l' unico in corsa, ma non sarebbe nemmeno più in pole position per diventare il nuovo proprietario del Milan. Come si è sempre sospettato, mr Li ha giocato su più tavoli. E le sue preferenze sembra che si siano spostate su un soggetto, forse asiatico, mai rivelato, che ha gestito la trattativa in totale segretezza (cosa particolarmente apprezzata da Li).

 

commisso commisso

Un mister X con cui si tratta da tanto e con cui si potrebbe chiudere o firmare un contratto vincolante (più probabile) anche tra oggi e domani.

 

In corsa però restano anche i Ricketts, la famiglia proprietaria dei Chicago Cubs, che a loro volta avrebbero superato Commisso. Nessuno è fuori gioco, però, solo mr Li sa con certezza quale proposta sceglierà. Ammesso che abbia possibilità di scegliere: perché entro oggi deve rimborsare Elliott dei 32 milioni versati come aumento di capitale, altrimenti - dopo aver rifiutato un' offerta, quella di Commisso, che gli avrebbe consentito di limitare i danni (rimborso di tutto il debito con Elliott, il 30% delle azioni, la possibilità di gestire Milan China) - perderebbe tutto.

commisso commisso

 

La notizia positiva per i tifosi del Milan è che oggi avranno delle certezze. Il trascorrere delle ore, infatti, ha mischiato di nuovo le carte, con Yonghong Li che appare ovunque, secondo solo a Cristiano Ronaldo: c' è chi lo ha dato a New York, chi subito dopo a Londra, dove forse era presente davvero, ma dove c' era sicuramente il suo braccio destro Li Han, con lo scopo di cercare di chiudere al fotofinish la trattativa di vendita.

ricketts ricketts

 

Come detto, però, non è più scontato che il soggetto con cui si chiuderà sia Commisso, anzi. Dopo il cambio degli advisor (ora, oltre alla banca d' affari Alantra, al lavoro c' è lo studio legale White and Case), l' intera operazione è stata rivista, fino all' ulteriore accelerazione di ieri.

 

Ma le carte dell' imperscrutabile uomo d' affari cinese - che ha acquistato il Milan da Fininvest per 740 milioni - oggi devono essere scoperte.O versa i 32 milioni al fondo Elliott, o chiude la vendita, o perde tutto. Scenari esposti in ordine di probabilità.

 

thomas ricketts thomas ricketts

Se ha bluffato, si capirà. Li, di fronte ai suoi collaboratori, è parso sereno rispetto alla capacità di rimborsare i 32 milioni e da fonti vicine al fondo americano si smentisce che abbia chiesto una proroga di 48 ore. Di conseguenza, lo scenario che porterebbe Elliott a escutere il pegno e diventare proprietario del Milan sembrerebbe il meno probabile.

 

thomas ricketts 1 thomas ricketts 1

Oggi, però, Li dovrà dare prova dell' avvenuta transazione bancaria. Commisso, invece, è convinto che bluffi, che Li abbia giocato una partita pericolosissima, cercando di strappare condizioni migliori, ma in realtà non abbia i 32 milioni e che oggi rischi di restare col cerino in mano. Ma forse Commisso ha sottovalutato l' ingresso di mister X.

MISTER LI MILAN MISTER LI MILAN

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…