“FRANCIA-BELGIO E’ STATA LA MIGLIOR PARTITA DEL MONDIALE” – MARIO SCONCERTI: "AL BELGIO E’ MANCATO UN ATTACCANTE, I 'BLUES' HANNO DOMINATO. CON KANTE’, GRIEZMANN E L’ASSO MBAPPE’, CHE RICORDA IL RONALDO INTERISTA E IL CR7 DI MANCHESTER, LA SQUADRA DI DESCHAMPS E’ LA MIGLIORE DEL TORNEO” – GARANZINI: "PER I FRANCESI UN GIORNO DI RIPOSO IN PIU’: PUO’ VALERE LA COPPA…"

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Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

Mi è sembrata la miglior partita del Mondiale, ho contato almeno sette occasioni da gol di cui cinque per la Francia. C' è stata qualità in tutte le giocate, una cifra costante che in questo Mondiale, divertente o meno, non è stato mai facile vedere. Questo è successo perché alcuni giocatori sono riusciti a confermarsi fra i migliori del mondo nel momento giusto.

 

Prima fra tutti Hazard, disperato e solitario attaccante della rocca avversaria; poi Griezmann, tanta qualità e corsa infinita, Mbappè con la sua forza e il suo diverso concetto d' intelligenza, che dovrà cambiare se vuole diventare padrone dei mezzi naturali infiniti che ha avuto in dono. Splendido e condannato anche De Bruyne, due passaggi sbagliati in tutta la partita, quattro-cinque in tutto il Mondiale, oppure Kantè, il vecchio Giroud che nessuno pagherebbe molto ma è intelligenza pura, non sbaglia un movimento, un' idea. Nel complesso la Francia ha dominato, il Belgio poche volte è stato pericoloso con insistenza, ma ha colpito la sostanza di entrambe le squadre, la loro finezza moderna, cioè mettere insieme forza e tecnica, saper occupare gli spazi, saper inventare soluzioni tattiche diverse.

 

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Al Belgio è mancato un attaccante. Mertens non è mai se stesso in Nazionale, Lukaku è stato ombroso, quasi sempre aggirato dalle corse di Hazard e De Bruyne. Ma la Francia è una grande squadra, la migliore che ho visto nel torneo, più quadrata del Brasile e non molto sotto tecnicamente, più avanti dal punto di vista tattico, con giocatori meno brillanti ma più evoluti. I suoi modelli sono Kantè in mediana e Griezmann fra le linee di attacco.

 

Mbappè è un asso capace di colpi di grande sfacciataggine. Forse è la suggestione della giornata, ma a me ricorda non solo il Ronaldo Interista ma anche quello della Juve nei giorni in cui era ragazzo a Manchester una quindicina di anni fa. A proposito, benvenuto.

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UN GIORNO IN PIU' DI RIPOSO

Gigi Garanzini per la Stampa

 

Allez les Bleus. Mais chapeau aux Belges, giù il cappello per come gli ex parenti poveri hanno impegnato allo stremo una Francia, sia pur di poco, complessivamente superiore. Per quanto visto sin qui era ragionevolmente una finale anticipata. Non è stata spettacolare, ma l' equilibrio era tale che al di là di qualche lampo di tecnica pura, Mbappé, Hazard, De Bruyne, Griezmann non certo da attaccante ma per il suo lavoro di raccordo, contava soprattutto non sbagliare: distanze, coperture preventive, raddoppi, ovunque.

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L' ha decisa una testata di Umtiti nell' unica occasione in cui un marcatore, Fellaini, ha perso per un attimo l' uomo da circoscrivere. Ma sia Courtois che Lloris le loro brave parate le hanno fatte, e più di un pallone è fischiato fuori dai pali di un nonnulla. Stasera tocca a Croazia e Inghilterra: sapendo sin d' ora che un giorno di riposo in più peserà domenica dalla parte dei francesi.

 

L' avvio era stato ad andamento lento, nel segno di un profondo rispetto reciproco: al punto che il primo fallo, di Fellaini, è arrivato al 17'. Di una semifinale mondiale. Meglio il Belgio comunque, in quella fase, con Hazard scatenato a sinistra e Chadli puntuale sull' altro versante.

 

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Un paio di occasioni, una gran parata di Lloris, poi il mazzo lo ha preso la Francia ed è toccato a Courtois salvare su Pavard. Troppo poco innescato Mbappé, impreciso Griezmann, ben ingabbiato Lukaku sull' altro versante. In avvio di ripresa, sul corner perfetto di Griezmann, il colpo vincente di Umtiti. Ma nonostante gli spazi che è stato costretto a concedere, il Belgio ha ripreso a spingere e a sfiorare il pari. Sino a che nel finale e poi nel recupero la ribalta non se l' è presa Pogba, che sino a lì aveva soprattutto lavorato in copertura al fianco di Kanté, con due-tre giocate sontuose per Griezmann e Tolisso che non hanno fruttato il raddoppio, causa Courtois. Ma hanno evitato ulteriori patemi.

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