2022opereitalia

CI RIPIGLIAMM TUTT CHELL CH'È NUOST – LA RESTITUZIONE DI “ORFEO E LE SIRENE” DAL GETTY È L’ULTIMO CASO DI UN CAPOLAVORO TRAFUGATO ALL’ITALIA CHE TORNA NEL NOSTRO PAESE: MA QUANTE SONO LE OPERE D’ARTE CHE CI SPETTANO ANCORA ALL’ESTERO? SE LA PARTITA DELLA GIOCONDA NON HA SENSO, RESTANO APERTI TANTI ALTRI CASI…

gioconda louvre

Antonio Ferrara per “la Repubblica"

 

Tra i falsi miti di questa nostra Italia c'è anche quello del furto della Gioconda , il capolavoro di Leonardo da Vinci esposto al Louvre. Perché quel quadro si trova in Francia per una ragione semplice: fu lo stesso genio toscano a portarlo con sé nel 1516 quando si recò alla corte del sovrano Francesco I e a venderglielo.

 

Se, dunque, la partita per riavere la Gioconda non ha senso, restano invece aperti i casi di tanti capolavori trafugati dal nostro Paese sia in tempi di guerra che in periodi di pace. Un vero e proprio "museo parallelo" che farebbe la gioia (e la fortuna) di qualsiasi nazione.

 

E per il quale da anni, da decenni, sono in corso battaglie legali e giudiziarie, ma anche lunghe azioni diplomatiche per smussare questa o quella posizione. E convincere grandi o piccoli musei stranieri o importanti collezionisti d'arte a ridare all'Italia quello che le fu sottratto.

 

orfeo e le sirene

È il caso, ultimo, del gruppo in terracotta Orfeo e le Sirene che risale al IV secolo avanti Cristo e scavato clandestinamente nella zona di Taranto: le figure di terracotta a grandezza naturale rappresentano un poeta seduto e due sirene. L'opera partirà per Roma a settembre, in seguito a un'iniziativa della procura di New York: a restituirla il Getty Museum di Los Angeles.

 

«Il gruppo è stato sequestrato in seguito a un'inchiesta penale in corso», ha spiegato Matthew Bogdanos, responsabile del contrasto al traffico di antichità nell'ufficio del District Attorney. Le statue furono acquistate per 550 mila dollari nel 1976 dallo stesso petroliere Jean Paul Getty. In realtà nelle ultime ore il museo californiano ha cercato di attribuire la tesi della volontaria restituzione.

 

doriforo di stabiae minneapolis

«Grazie alle informazioni fornite da Matthew Bogdanos e dall'Antiquities Trafficking Unit dell'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan che indicano lo scavo illegale delle sculture, abbiamo deciso che questi oggetti devono essere restituiti», ha affermato Timothy Potts, direttore del Getty Museum.

 

«Il Getty ha collaborato ma non si è fatto avanti in prima battuta. Annunciando il rimpatrio, ha lasciato fuori metà della verità», ribatte Bogdanos. Per il ministro della Cultura Dario Franceschini il rientro è frutto «della collaborazione tra il comando carabinieri tutela del patrimonio culturale e le autorità statunitensi».

 

carro etrusco del vi secolo avanti cristo al metropolitan di ny

Si dice pronta ad accogliere le tre statue al Marta, il Museo archeologico di Taranto, la direttrice Eva Degl'Innocenti. Soddisfazione del direttore generale dei Musei Massimo Osanna e del presidente della Puglia, Michele Emiliano.

 

All'Italia saranno restituiti anche una colossale testa in marmo di una divinità del II secolo dopo Cristo, uno stampo in pietra coevo, un dipinto a olio intitolato Oracolo di Delfi del 1881 di Camillo Miola, rubato dalla sede della Provincia di Napoli, e un thymiaterion (portaincenso) in bronzo etrusco del IV secolo avanti Cristo.

 

madonna con bambino e senatore di tintoretto

I primi tre oggetti furono acquisiti da J. Paul Getty e dal Getty Museum negli anni Settanta, il quarto nel 1996. Nessuna di queste opere è stata esposta al pubblico negli ultimi anni. A settembre "Orfeo e le Sirene" rientrerà in Italia dagli Usa - assieme ad altre 142 opere restituite a luglio dopo il sequestro a carico del finanziere 81enne Michael Steinhardt - e verrà inizialmente esposto al Museo dell'arte salvata al Planetario, in piazza della Repubblica a Roma, per poi essere restituita al territorio di origine.

 

prassitele di apollo che uccide la lucertola cleveland

Lo stesso museo Getty è al centro di un braccio di ferro con la magistratura italiana per l'Atleta Vittorioso di Fano, scultura in bronzo attribuita a Lisippo, ripescata nel 1964 in Adriatico e di cui l'Italia, forte di una sentenza della Cassazione del 2018, chiede da anni il rimpatrio.

 

Ma sono centinaia i reperti che attendono di rientrare in Italia. «Vicende lunghe che spesso coinvolgono diverse autorità e soggetti anche privati» spiega il generale Roberto Riccardi, comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri. Ed eccole alcune delle opere che l'Italia rivendica e che sono ancora esposte illegalmente in tanti musei stranieri: di esse si è anche occupato il sito Finestresullarte.it . Tutti questi capolavori vengono monitorati dal Nucleo tutela dei carabinieri, che dal 1969 a oggi hanno recuperato 3,5 milioni di opere d'arte.

 

Così come sono al centro delle attività del Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali, guidato dal capo dell'ufficio legislativo del ministero della Cultura, al quale partecipano i carabinieri, i ministeri della Giustizia e degli Esteri e l'Avvocatura generale dello Stato.

JEAN PAUL GETTY

 

Tre sono sempre negli Usa: il bronzo attribuito a Prassitele dell'Apollo che uccide la lucertola (metà IV secolo avanti Cristo) esposto al Cleveland Museum of Art, trovato nelle acque siciliane. Poi lo splendido carro etrusco del VI secolo avanti Cristo, scavato nel 1902 a Monteleone di Spoleto e venduto (in maniera illecita) al Metropolitan di New York.

 

E il Doriforo di Stabiae, esportato clandestinamente nel 1976 da Castellammare di Stabia e dal 1986 vanto del Minneapolis Insitute of Art, per il quale pende una rogatoria internazionale per la confisca, disposta a gennaio dal Tribunale di Torre Annunziata. Lo stesso tribunale vesuviano aveva in precedenza avanzato al Getty la richiesta di restituzione di cinque affreschi provenienti dalla villa romana di "Numerius Popidius Florus" a Boscoreale, a pochi passi da Pompei. Non solo l'archeologia fa gola, ovviamente.

ritratto di camillo borghese di francois gerard

 

Ecco Il ritratto di Camillo Borghese di François Gerard (1810) che è alla Frick Collection sulla Madison Avenue di New York dal 2018: il ministero chiede il rientro in Italia dopo l'acquisto da parte della galleria americana. Un gruppo di otto dipinti portati via dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale è finito da diversi anni, dopo alterne vicende, al Museo nazionale di Belgrado. Tra di essi la Madonna con bambino e senatore di Tintoretto (1564-1567) e il Ritratto di Cristiana di Danimarca di Tiziano. Nel 2017 il Tribunale di Bologna ha disposto la confisca degli otto quadri, ma il museo serbo si è opposto alla restituzione.

 

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO