COL BAROCCO NON MI BALOCCO - APRE ALLA FONDAZIONE ROMA UNA GRANDE MOSTRA SUL BAROCCO. FRECCIATA DI EMANUELE A FRANCESCHINI: "MENTRE L'ITALIA VENDE, NOI COMPRIAMO OPERE", OVVERO UN QUADRO DI PIETRO DA CORTONA, ACQUISTATO PER L'ESPOSIZIONE

I romani vivono in mezzo agli splendori del Barocco, ma non lo sanno. E alla mostra, oltre a opere dal Louvre, dal Prado e dall'Hermitage e pure un prestito da un museo romano, c'è una mappa per trovarli: da Palazzo Barberini a Palazzo Colonna, dalla Cappella dei Re Magi a Palazzo Doria Pamphilj, dai Musei Vaticani a Castel Sant'Angelo...

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DAGOREPORT

 

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Barocco certo non è Emanuele Emanuele quando alla prima della prima della mostra "Barocco a Roma, la meraviglia delle arti" va giù piatto di fronte a Enrico Franceschini, ministro dei Beni Culturali: "mentre l'Italia vende, e parlo di compagnie aeree, gomme, alberghi e quant'altro, la Fondazione Roma compra".

 

Il riferimento del presidente dell'unica fondazione italiana di origine bancaria che ha venduto anni fa ai massimi la sua partecipazione in Capitalia per investire sulla cultura, la sanità e la beneficienza e' al quadro "Gli angeli segnano la fronte a coloro che devono essere illesi dai flagelli" di Pietro Berrettini, detto Pietro da Cortona, appunto uno dei protagonisti del Barocco a Roma insieme a maestri come Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini e grazie alla lungimiranza di pontefici come Urbano VIII, Innocenzo X e Alessandro VII, i grandi papi figli delle grandi casate nobiliari Romane, comprato proprio per la mostra.

 

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Franceschini incassa, non è lì per polemizzare sulle politiche o non politiche industriali del governo, e' arrivato puntuale alla prima allestita per lui che domani all'apertura ufficiale non può esserci: ribadisce che la collaborazione pubblico/privato e' fondamentale e cita la partnership proprio con Fondazione Roma sulla grande mostra di Mitoraj a Pompei prevista per l'autunno.

 

Poi Emanuele sdrammatizza ("ho comprato quel quadro perché spero di essere salvato anch'io", dice sorridendo) e si gode con il ministro una mostra che ha visto arrivi di opere dal Louvre, dal Prado e dall'Hermitage e finanche un prestito da un museo romano, arrivato in zona Cesarini, ma qui Emanuele decide di mordersi la lingua anche se il ritardo ancora lo fa infuriare.

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Il Barocco a Roma non è' rappresentato soltanto dalle opere in mostra a Palazzo Cipolla, uno dei musei più belli e a portata di pubblico della Capitale, ma la formula magica della mostra e' racchiusa in una mappa interattiva situata all'ingresso, una mappa che apre tutti i luoghi fisici del barocco romano, da Palazzo Barberini a Palazzo Colonna, dalla Cappella dei Re Magi a Palazzo Doria Pamphilj, dai Musei Vaticani a Castel Sant'Angelo dove il 29 di giugno verrà messa in scena la rievocazione storica della Girandola con fuochi d'artificio come l'eruzione di un vulcano, musica e regata, splendore della festa barocca del Seicento.

 

emmanuele emanuele emmanuele emanuele

Il fatto è che i romani ci vivono in mezzo alla grande cultura del barocco, una delle stagioni più fertili dell'arte, ma spesso non lo sanno. Questa mostra di Fondazione Roma, oltre ad essere un grande richiamo turistico e un esperimento assolutamente innovativo con la rete di eventi e visite collaterali, serve anche a rendere gli stessi romani un po' più consapevoli delle proprie fortune culturali.

dario franceschini foto lapresse dario franceschini foto lapresse

 

 

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