pipilotti rist

COME PIPPI CALZELUNGHE - PIPILOTTI RIST, NATA ELISABETH, HA SCELTO UN NOME CHE RICORDA IL PERSONAGGIO: SPREGIUDICATO E SPIRITOSO COME LE SUE OPERE – SVEZZATA DAI VIDEO MUSICALI DI MTV, IL SUO PRIMO VIDEO ‘PICKLEPORNO’, SOTTACETO PORNO, È UNA BELLA INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA DI QUESTA ARTISTA SVIZZERA RICCA DI UMORISMO E SENSUALITÀ PSICHEDELICA - VIDEO

 

 

Francesco Bonami per la Repubblica

 

Pipilotti Rist

Pipilotti Rist è stata definita una «anarchica dell'immaginazione ». Definizione perfetta, a partire dal nome d' arte che già a vent' anni si appiccica addosso, una combinazione fra il suo soprannome Lotti e il nome della sua eroina quando era bambina: la ragazzina dalle trecce lunghe e rosse Pippi Calzelunghe.

 

Nata Elisabeth Charlotte Rist nel 1962 nel piccolo paese svizzero di Grabs, come tutti i migliori artisti elvetici si ribella al proverbiale ordine della sua patria. Dopo una breve carriera musicale in un gruppo di sole donne chiamato "Le prossime Regine", come molti altri artisti della sua generazione si fa notare in una mostra spartiacque, l' ultima edizione della sezione "Aperto" dedicata ai giovani artisti alla Biennale di Venezia del 1993. Sezione curata da Helena Kontova, allora direttrice della rivista Flash Art .

Pipilotti Rist

 

Il suo primo video Pickleporno, sottaceto porno, è una bella introduzione alla filosofia di questa artista ricca di umorismo e sensualità psichedelica. Se oggi i giovani artisti trovano ispirazione immergendosi nell' universo dei social media, nella realtà virtuale o nel mondo acerbo dell' intelligenza artificiale, alla fine degli anni Ottanta il pozzo di San Patrizio della creatività era il mondo dei video musicali di Mtv.

 

Pipilotti Rist

Pipilotti Rist non sta a guardare: il suo uso fresco e leggero della grammatica della videomusic è una ventata di energia e novità in un mondo dell' arte molto autoreferenziale, appena uscito da una indigestione di pittura spesso molto conservatrice.

 

Oggi il Louisiana Museum in Danimarca dedica alla Rist un' importante retrospettiva (fino al 22 settembre) che come altre mostre in altri importanti musei consacra quest' artista come una delle pietre angolari della recente storia dell' arte contemporanea.

 

Pipilotti Rist

Quando però nel 1997 il suo video Ever is over All viene presentato, ancora una volta alla Biennale, provoca scalpore. Nei suoi sette minuti di durata il video mostra l' artista ridanciana camminare sul marciapiede di una strada qualsiasi con un grande fiore in mano, accompagnata da una bella colonna sonora. Peccato che il fiore si trasforma in un' arma letale con la quale la giovane fanciulla fracassa i finestrini delle auto parcheggiate lungo la via. Vince, nonostante il messaggio poco rassicurante, il Premio per miglior giovane artista.

Pipilotti Rist

 

L' idea alla Rist forse è venuta guardando gli ultimi quattro minuti, poi censurati, del famoso video Black or White del 1992 in cui Michael Jackson spacca i parabrezza di varie auto. Ma a chiudere questo ciclo di citazioni sarà in seguito Beyoncé nel suo video del 2016 Hold Up , in cui la cantante in modo più pratico sostituisce il fiore con una bella mazza da baseball distruggendo le auto attorno, sfogando cosi la propria rabbia. E se un' artista contemporanea diventa ispirazione per un' icona pop, vuol dire che il suo linguaggio è riuscito a sfuggire dalle prigioni per addetti ai lavori raggiungendo un pubblico ben più vasto e generico.

Pipilotti Rist

 

Le sue installazioni oggi sono popolarissime. A differenza di molti suoi colleghi che usano video, Rist non utilizza il mezzo con scopi soporiferi o eccessivamente politici e intellettuali. Lo spettatore non ha bisogno di aver letto Kant, Marx o Lacan. Entrando dentro una delle sue opere il pubblico è come se si tuffasse nel liquido amniotico della cultura e dell' arte contemporanea. Non viene chiesto di capire ma di sentire, abbandonandosi ai propri sensi, circondati dai colori e dalla musica messi insieme dalla Rist.

 

Pipilotti Rist

La sua arte è una sorta di lsd visiva senza effetti collaterali o controindicazioni. Sempre a Venezia, nel 2005, nella chiesa di San Stae, dentro la cupola, veniva proiettata l' opera Homo Sapiens : qui il pubblico cercava rifugio, riposo e sollievo dalle stracanate obbligatorie della Biennale e dai traumi provocati da molte altre faticose ed incomprensibili opere.

 

Pipilotti Rist

L' arte di Pipilotti Rist è terapeutica. Sta all' arte contemporanea tosta come Jung sta a Freud nella psicoanalisi. È una sorta di Tiepolo digitale de' noantri. Sip My Ocean del 1996 è un po' la summa di tutto questo, ma anche la sua installazione del 2016 Pixelforest Mutterplatte : una foresta di laterne magiche che sembra arrivare dal film di animazione Rapunzel , personaggio che, insieme a Pippi Calzelunghe, le somoglia molto, anche per il suo spirito e la sua energia. Se vogliamo essere un po' più colti, Pipilotti Rist è un po' una Papagena del mondo dell' arte, colei che in fondo ogni spettatore cerca e vuole amare.

Pipilotti Rist

 

Come quasi ogni artista della sua generazione, Rist non ha resistito alle sirene del "vero" cinema e per l' ennesima volta a Venezia, ma questa volta alla Mostra del cinema del 2009, ha presentato il lungometraggio Pepperminta , dove l' omonimo personaggio assieme ad altri surreali figure cerca la combinazione cromatica perfetta per rendere il mondo libero e felice. Molti cinefili alla prima non hanno resistito fino agli applausi o ai fischi finali.

 

Pipilotti Rist

In realtà il film è meglio di quello che ne è stato detto. Ma mentre nei video lo spettatore può abbandonarsi senza l' obbligo di guardare o seguire alcuna storia, nel film quest' obbligo c' è, con tutti i rischi che ne seguono.

 

La forza e il successo di tutta l' arte di Pipilotti Rist sta alla fine nella sua capacità di non essere mai un' idea ma uno stato mentale in continuo divenire, in cui proiettiamo il desiderio e la necessità, comuni a ognuno di noi, di essere, qualche volta nella vita, profondamente e serenamente spensierati.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…