covid variante kraken francesco le foche

“KRAKEN È IL VIRUS PIÙ CONTAGIOSO CHE SIA MAI APPARSO SUL PIANETA” – PER L'IMMUNOLOGO FRANCESCO LE FOCHE, LA VARIANTE DEL COVID IN ARRIVO DAGLI USA PUO’ FAR SCHIZZARE I CONTAGI ANCHE IN EUROPA, MA NON C'È DA PREOCCUPARSI: “NEGLI STATI UNITI IL TASSO DI RICOVERI È MOLTO BASSO PERCHÉ C'È UNA BUONA PERCENTUALE DI VACCINATI. È QUESTO CHE FA LA DIFFERENZA CON LA CINA” – “CREDO CHE LA QUARTA DOSE SE LA DEBBANO FARE TUTTI PERCHÉ COMPORTA UN'IMMUNITÀ MIGLIORE RISPETTO ALLE SOTTOVARIANTI”

Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

Francesco Le Foche

«A mettere in crisi la politica cinese dello Zero Covid sono state le sottovarianti di Omicron e Omicron stessa». Francesco Le Foche, immunologo clinico dell'ospedale Umberto I di Roma, è uno che si occupa di vaccinazioni dal 1985. Preciso, puntuale, mai cattedratico: Le Foche, questa "benedetta" (si fa per dire) pandemia da Sars-cov2, te la racconta per quello che è.

 

Col piglio dello scienziato perché, alla fine, ciò che conta sono sempre i dati medici.

«Quello che abbiamo oggi è un virus diverso rispetto al ceppo originario di Wuhan che era meno contagioso e quindi più controllabile. Omicron ha dato molto più credito agli orientamenti di politica sanitaria dell'Occidente, che si traducono in una parola: immunizzazione».

 

variante kraken covid

Dottor Le Foche, cosa significa?

«Se vogliamo bloccare veramente un virus dobbiamo educare il nostro sistema immunitario a una risposta verso di lui. L'Europa, ma anche gli Stati Uniti, l'hanno fatto grazie alle vaccinazioni e hanno messo in sicurezza i propri sistemi sanitari nazionali che sono stati travolti dalla prima ondata del 2020».

 

Vaccini contro lockdown, insomma. Abbiamo scelto bene?

«Guardi, non è che la Cina non si sia vaccinata. L'ha fatto meno e l'ha fatto con vaccini non a mRna. Il Coronavac, per esempio, è strutturato col virus inattivato e funziona al 60%. Ha un'efficacia ridotta rispetto ai nostri. E questo, associato all'immuno-evasività delle nuove varianti, ha portato alla situazione attuale. Con gli ospedali di Shanghai intasati, i malati sui marciapiedi... Aggiungiamo un altro aspetto».

 

tamponi in cina

Quale?

«Omicron viene bloccato dalla terza dose e la terza dose in Cina l'hanno fatta in pochissimi. L'hanno rifiutata culturalmente, ma è fondamentale».

 

Breve salto geografico: e da noi? La terza dose è andata bene, la quarta è stata un flop e si parla addirittura di quinta... Chi ci deve mettere il braccio, ancora?

«La nostra è stata una campagna vaccinale ben fatta, dobbiamo dircelo. Io credo che la quarta dose se la debbano fare tutti passati 120 giorni dal booster o dall'infezione.

Perché comporta un'immunità migliore rispetto alle sottovarianti e perché esistono un 20% di ultra-sessantenni e un altro 10% di persone sane che, in realtà, sono fragili ma non lo sanno. Sulla quinta dose, invece no: va fatta solo ai soggetti più a rischio».

 

E i tamponi in aeroporto? Quando a fine dicembre sono stati annunciati i primi a Malpensa è scoppiato il finimondo...

ospedali pieni di malati covid a pechino 1

«Macchè. Abbiamo fatto bene. La strategia è giusta: intanto facciamo un tampone antigenico, chi è positivo fa quello molecolare e sequenziamo il virus. i$ fondamentale, così controlliamo le varianti. La modalità migliore per bloccare il virus dov' è adesso è far partire le persone dalla Cina con un tampone già fatto. Però, mi permetta, a questo punto il problema è più politico che scientifico».

 

In che senso?

«Sono convinto che gli scienziati cinesi stiano sequenziando le varianti. Ma abbiamo un dato storico: nel 2019 c'è stato un non-allert immediato che ha portato alla diffidenza di molti».

 

francesco le foche foto di bacco

Anche l'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, ha sollevato dubbi sull'affidabilità dei dati di Pechino. Sta dicendo questo?

«La trasparenza dovrebbe esserci, senza è pericoloso. Ora dobbiamo mettere alla base delle nostre azioni l'esperienza accumulata. L'obiettivo è garantire la salute pubblica. In Cina hanno adottato sei nuovi vaccini e...».

 

Mi scusi, la interrompo: però l'Ue ha offerto le dosi dei nostri e ci hanno risposto picche...

«Vero, ma allora entrano in campo alcune dinamiche. La prima è che l'innovazione del vaccino a mRna i cinesi l'hanno "subita", e per le autocrazie è uno smacco quando avviene. Devono fare in modo di sembrare autosufficienti, qui veniva ridotta la loro efficienza scientifica e bio-tecnologica. Poi c'è l'aspetto organizzativo: molte persone, in Cina, vivono in zone rurali difficilmente raggiungibili. Era più comodo iniziare con i lockdown».

 

variante kraken covid

Senta, ma non è che con tutto questo parlare di Cina poi restiamo impreparati sull'altro fronte? La variante Kraken, negli Stati Uniti, sta facendo schizzare su i contagi che manco un razzo lunare... Dobbiamo preoccuparci?

«La variante Kraken è molto, molto contagiosa. Probabilmente è considerato a oggi, nella storia della virologia, il virus più contagioso che sia mai apparso sul pianeta. Però negli Stati Uniti il tasso di ricoveri è molto basso perché c'è una buona percentuale di vaccinati. È questo che fa la differenza con la Cina. Uno studio della rivista Lancet stima che la vaccinazione abbia bloccato circa 20 milioni di morti».

 

FRANCESCO LE FOCHE

Lo certifica anche l'Iss, l'Istituto superiore di sanità: dice che tra i sessantenni non vaccinati il rischio di letalità è sei volte superiore. Stesso discorso?

«Esattamente. L'immunizzazione comporta una riduzione della diffusione dell'entropia sociale dl virus: cioè circola meno. Dobbiamo fare sistema rispetto alla salute pubblica. i$ quello che fa una nazione civile. Così si riduce il carico ospedaliero e si dà la possibilità di curare altre patologie».

 

Avremo nuovi vaccini in futuro?

«Sicuramente. E saranno in grado di dare un'immunità mucosale».

 

Ci spiega meglio?

VACCINI COVID 3

«Quella delle mucose del naso, della bocca e degli occhi. È così che si blocca il contagio. I due vulnos dei vaccini che abbiamo oggi riguardano il non riuscire a produrre un'immunità mucosale e la loro cronolabilità, ossia che dopo alcuni mesi tendono a ridurre la copertura. Ci sono vari studi su più vaccini diversi, io immagino che potremmo averli a breve».

 

Vaccini Covid

Urca, ma a breve quanto? Tra qualche mese?

«Temo ci sia da aspettare qualcosina in più, vanno prima sperimentati. Ma poi ci sarà la possibilità di somministrarli annualmente. L'importante è avere un coordinamento internazionale efficiente. Anche l'Oms deve fare la sua parte».

vaccino covidospedali pieni di malati covid a pechino 2vaccino contro il covidospedali pieni di malati covid a shanghai ospedali pieni di malati covid a pechino 4

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)