il piano per la quarta dose

E’ FINITA L’ONDA LUNGA DEL VACCINO: SULLE QUARTE DOSI RISPONDE SOLO IL 10% DEI CONVOCATI - LA PERCENTUALE DI ADESIONE ALL’INOCULAZIONE, PREVISTA PER IMMUNODEPRESSI, FRAGILI E ANZIANI, È INFATTI SOTTO IL 4 IN CALABRIA, SICILIA, UMBRIA, SARDEGNA, BASILICATA E PUGLIA - IL 90,2% DEGLI OVER 12 HA RICEVUTO ALMENO DUE DOSI DI VACCINO…

Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

il piano per la quarta dose

«In troppi sono ancora senza booster», diceva ieri in un'intervista al Corriere Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità: solo il 10% dei chiamati ha risposto presentandosi dal medico per la vaccinazione. Tantissimi dei non pervenuti risiedono al Sud. Ma non solo.

 

La percentuale di adesione alla quarta dose, prevista per immunodepressi, fragili e anziani, è infatti sotto il 4 in Calabria, Sicilia, Umbria, Sardegna, Basilicata e Puglia, e sotto il 10 in Molise, Marche, Provincia di Bolzano, Campania, Valle d'Aosta, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Provincia di Trento e Toscana. Dati che preoccupano in prospettiva, visto che per ora la pandemia è sotto controllo.

 

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

Ieri, infatti, per la prima volta da marzo, il totale dei positivi attuali è sceso sotto il milione (998.118). Tuttavia l'avanzata delle varianti in altri Paesi non consentirebbe di sentirsi al riparo: il rischio che il Covid rialzi la testa è concreto. A due velocità La platea di destinatari della quarta dose è composta da 4 milioni e 422 mila italiani.

 

Comprende gli immunocompromessi, i malati di patologie croniche ultrasessantenni e tutti gli over 80. L'adesione media è piuttosto bassa: 10,7% (474.548 somministrazioni, dato aggiornato a ieri). A livello territoriale, peraltro, le differenze sono macroscopiche.

In testa alla classifica di quarte dosi iniettate c'è il Piemonte con il 22,4%. Seguono l'Emilia-Romagna (19,7%), il Lazio (15,8%), la Liguria (14,7%) e la Lombardia (12,4%). Poi ci sono regioni vicine alla media nazionale. Infine quelle ben al di sotto: Puglia (3,9%), Basilicata e Sardegna (3,7%), Umbria (3,3%), Sicilia (3,1%) e Calabria (2,9%).

 

VACCINAZIONE ANZIANI1

Terze dosi Un po' più uniforme il quadro delle terze dosi, per le quali la somministrazione, raccomandata a tutti gli adulti, è però iniziata già il primo dicembre. Ha ricevuto il primo richiamo il 73% della platea, a livello nazionale. Guida la classifica la Lombardia con il 77,1%, seguita dal Lazio con il 76,5%. Alle spalle delle due regioni maggiori ci sono territori che non brillano nella classifica delle quarte dosi: Valle d'Aosta, Puglia, Umbria e Molise, tutte intorno al 75% di copertura. Intorno al dato medio Emilia-Romagna, Toscana, Basilicata, Sardegna, Provincia di Trento, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Marche e Liguria.

 

vaccinazioni anti covid

Maglie nere, al di sotto del 70% di copertura, Campania (67,9%), Calabria (66,6%), Provincia autonoma di Bolzano (65,8%) e Sicilia (64,6%). I dati La copertura amplissima raggiunta dalla popolazione nel suo complesso (il 90,2% degli over 12 ha ricevuto almeno due dosi di vaccino) spiega, insieme con l'arrivo della primavera, l'attuale situazione del contagio nel Paese. Ieri i test risultati positivi sono stati 27.162, pari al 13,9% del totale, dato piuttosto stabile negli ultimi giorni (era 13,7% due giorni fa, 14% il giorno prima).

 

vaccinazioni

Come ogni domenica, si è toccato il numero più basso di contagiati della settimana. Ma confrontando il dato con quello di otto giorni fa, la discesa di contagi è confermato sia in termini assoluti (i positivi rilevati l'8 maggio erano 30.804) sia percentuali (il tasso di positività era al 15,1%). In calo anche i decessi: ieri 62, cioè 29 in meno del giorno prima e tre in meno di sette giorni fa. Il monitoraggio Anche il report settimanale dell'Istituto superiore di sanità conferma la flessione di tutti gli indicatori che misurano l'andamento della pandemia: l'incidenza scende sotto quota 500 casi su 100 mila abitanti (ora sono 458), l'Rt è stabilmente sotto la soglia epidemica di 1 (0.96), in diminuzione anche i ricoveri.

Ultimi Dagoreport

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”