apple cina

I CINESI CI TENGONO PER LE PALLE – DIETRO ALLA DECISIONE DI APPLE DI ELIMINARE LA DICITURA “MADE IN TAIWAN” CI SONO I TIMORI DI UN POSSIBILE RINVIO DEL LANCIO DELL’IPHONE 14. È L’EFFETTO DELL’AVER RELEGATO A PECHINO IL RUOLO DI MANIFATTURA DEL MONDO SOLO PER PAGARE MENO GLI OPERAI: ORA NE PAGHIAMO LE CONSEGUENZE – L’ASSURDA GIUSTIFICAZIONE DEL VICEMISTRO DEGLI ESTERI HUA CHUNYING, CHE RIVENDICA LA SOVRANITÀ DELL’ISOLA BASANDOSI SUL NUMERO DI RISTORANTI CINESI…

Gian Micalessin per “il Giornale”

 

Hua Chunyng

Le grandi manovre di Pechino intorno a Taiwan non si fermano, ma a far girare il pallottoliere delle virtuali conquiste non sono per ora né gli aerei, né le navi, né i missili, ma i ristoranti di ravioli. Così almeno sembra pensarla il viceministro degli Esteri di Pechino Hua Chunying pronto a rivendicare la sovranità dell'isola basandosi sul numero dei ristoranti che servono prodotti gastronomici tipici delle provincie continentali.

 

«Le mappe Baidu (il Google cinese, ndr) mostrano che a Taipei ci sono 38 ristoranti di ravioli dello Shandong e 67 ristoranti di noodle dello Shanxi - nota su Twitter il viceministro concludendo che - i palati non tradiscono... Taiwan ha sempre fatto parte della Cina. Il bambino perduto da tempo alla fine tornerà a casa».

 

produzione prodotti apple in cina

Un po' come se la Farnesina se ne uscisse rivendicando, guida Michelin alla mano, l'italianità dei luoghi dove si mangiano pizza e spaghetti. E in effetti la castroneria del vice ministro cinese si è ben presto rivelata un autogol innescando centinaia di sarcastici cinguettii.

 

involtini primavera

«Ci sono oltre 100 ristoranti di ramen a Taipei, quindi Taiwan fa sicuramente parte del Giappone» ha replicato l'utente Marco Chu. «Google Maps mostra che ci sono 17 McDonald's, 18 Kfc, 19 Burger King e 19 Starbucks a Pechino. I palati non tradiscono. La Cina è sempre stata una parte dell'America. Il bambino perduto da tempo alla fine tornerà a casa» ha risposto un tale plasticreceiver. L'ex portavoce del Pentagono Morgan Ortagus ha invece osservato che «ci sono oltre 8.500 ristoranti Kfc (Kentucky fried chicken, ndr) in Cina. I palati non tradiscono. La Cina è sempre stata una parte del Kentucky. Il bambino perduto da tempo alla fine tornerà a casa».

 

tim cook in cina

Ma se la propaganda cinese non sembra troppo in forma neppure la fermezza degli «alleati» americani appare in grande spolvero. I primi ad alzare bandiera bianca nel nome dell'interesse e degli utili sono i vertici della Apple, azienda simbolo della tecnologia statunitense nel mondo.

 

Preoccupati di dover rinviare il lancio dell'iPhone 14 in seguito alle difficoltà frapposte da Pechino all'importazione da Taiwan dei microchip indispensabili per l'assemblaggio del telefonino negli stabilimenti cinesi i capi della Apple hanno già calato le braghe. Una circolare inoltrata a tutti i fornitori di microchip taiwanesi impone di menzionare con la scritta «made in Taiwan, China» o «made in Taipei, China» la provenienza dalla «Cina» di qualsiasi chip o componente destinato alla produzione di telefonini o altri prodotti Apple.

 

produzione prodotti apple in cina

Fonti della testata giapponese Nikkei Asia rivelano che la richiesta è partita venerdì 5 agosto nel rispetto della legge di Pechino che vieta l'ingresso di prodotti etichettati come «made in Taiwan» o «made in Republic of China», nome ufficiale del governo non riconosciuto di Taipei.

 

La legge, risalente al 2015, non è mai stata fatta rispettare dalle dogane cinesi, ma la visita del presidente della Camera Nancy Pelosi ha cambiato le carte in tavola. I primi rigorosi controlli sono iniziati già giovedì scorso quando alcune forniture di componenti provenienti da Taiwan e dirette agli stabilimenti cinesi dove si assembla l'iPhone sono state esaminate per verificare che la dichiarazione di importazione e i cartoni dei prodotti elettronici non fossero etichettati come provenienti da Taiwan. Da lì la remissiva reazione del gigante americano pronto ad accettare le imposizioni di Pechino pur di evitare tensioni e interruzioni nell'approvvigionamento di chip.

produzione prodotti apple in cina

 

Una reazione che non mancherà di alimentare l'arroganza di Pechino consapevole di come la politica degli Stati Uniti sia molto spesso allineata agli interessi dei propri colossi industriali. Non a caso, ieri, i comandi militari cinesi hanno annunciato il prolungamento delle manovre militari intorno a Taiwan la cui conclusione era inizialmente prevista per domenica sera.

 

Stando a Taiwan soltanto ieri nella zona circostante l'isola sono stati rilevati 39 aerei e 13 navi di Pechino.

 

Tra i caccia, 21 (inclusi otto SU-30 e sei J-11) hanno sorvolato la parte orientale dello Stretto di Taiwan e la zona a sudovest dello spazio aereo di difesa.

 

Articoli correlati

LE MINACCE CINESI FUNZIONANO: APPLE HA CHIESTO AI SUOI FORNITORI DI TAIWAN DI ETICHETTARE I PRODOTTI

 

 

 

 

 

 

produzione prodotti apple in cina

 

 

 

Apple Cina

 

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…