COL PETROLIO NON SI SCHERZA – NELLA LEGGE SUGLI ECOREATI SI VIETANO LE ESPLORAZIONI PETROLIFERE CON LA TECNICA DELL’”AIR GUN” (ARIA COMPRESSA) – L’EFFETTO CLAMOROSO È CHE DECINE DI AUTORIZZAZIONI PETROLIFERE DIVENTANO ILLEGALI – LA PROTESTA DELLE SOCIETÀ E L’IMBARAZZO DEL GOVERNO

Assomineraria, a cui aderiscono colossi internazionali come Eni, Total, Shell, Edison, Cygam e Petroceltic, ha già protestato con il governo Renzi. E rimostranze sono arrivate anche da sponda americana. Adesso l’esecutivo sta pensando a una marcia indietro, anche per decreto… -

Condividi questo articolo


Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

PETROLIO PETROLIO

Un incidente internazionale in piena regola. Quando c’è di mezzo il petrolio, si sa, gli interessi sono enormi. Ragion per cui è necessario avere decisori politici in grado di gestirli. Sta di fatto che la lobby petrolifera è a dir poco inviperita con il Governo. Il quale da una parte sta cercando di tenere sottotraccia la questione. Dall’altra prova a inventarsi una soluzione per far rientrare un problema che ha infastidito persino il presidente Usa Barack Obama.

 

Al centro della scena c’è il disegno di legge sugli ecoreati, che ieri ha passato l’esame della commissione giustizia della Camera e si prepara al voto dell’aula atteso per il 27 aprile. Siamo alla terza lettura di un provvedimento che Matteo Renzi, sempre attento alla comunicazione, vorrebbe appuntarsi sulla giacca in vista delle elezioni. Peccato che nel testo ci sia un passaggio a dir poco esplosivo, inserito nel precedente passaggio parlamentare.

PETROLIO PETROLIO

 

IL DETTAGLIO

In pratica diventa reato esplorare i fondali marini in cerca di idrocarburi con la tecnica dell’“air gun”. Pena prevista: da 1 a 3 anni. Tecnicamente si tratta di un sistema ad aria compressa che genera un’onda acustica. Queste onde, riflesse dagli strati del sottosuolo, ritornano in superficie e sono captate da alcuni congegni che alla fine del procedimento permettono di capire se in quell’area ci sono giacimenti da esplorare.

 

Contro l’“air gun” nel tempo si sono scagliate le proteste delle associazioni ambientaliste, che ne hanno sottolineato a più riprese gli effetti sulla fauna marina. D’altro canto c’è chi fa notare come si tratti di una tecnica di ispezione dei fondali utilizzata in tutto il mondo. Di sicuro l’effetto dirompente della norma sarebbe quello di mettere fuori legge le attuali esplorazioni in acque italiane.

PIATTAFORMa PETROLIFERa PIATTAFORMa PETROLIFERa

 

Basta fare una rapida rassegna delle varie richieste di esplorazione accordate dai ministeri dello Sviluppo e dell’ambiente per capire che tutte si basano sull’utilizzo dell’“air gun”. Il dato certo è che il presidente del consiglio si è trovato a dover fronteggiare le proteste di mezzo mondo. Basta andare a vedere chi c’è dietro Assomineraria, l’associazione confindustriale che per prima ha chiesto a gran voce di togliere il passaggio incriminato. A essa aderiscono colossi internazionali come Total, Shell, Edison, Cygam e Petroceltic. E naturalmente in Assomineraria c’è anche l’Eni.

 

Buona parte di questi gruppi vanta permessi o richieste di esplorazione in vaste aree del canale di Sicilia, del Mar Ionio (tra Calabria, Basilicata, Puglia) e dell’Adriatico. Secondo gli addetti ai lavori in ballo ci sono decine di miliardi di euro di investimenti con annessi posti di lavoro. Come uscire da questo ginepraio, che rischia di far fare una figuraccia con il mondo dei potenziali investitori? Inutile capire il motivo per il quale in Senato è stato introdotto il reato che adesso Renzi sta disperatamente cercando di cassare. Perché è una questione che va al di là dell’istanza ambientalista.

PIATTAFORMa PETROLIFERa PIATTAFORMa PETROLIFERa

 

GLI SVILUPPI

Il problema vero è che se la Camera adesso cancella il passaggio occorrerà una quarta lettura al Senato, con tutti i pericoli di insabbiamento di un provvedimento che il premier vuole sbandierare in vista delle elezioni. Ecco allora che in queste ore i gabinetti ministeriali le stanno provando tutte per salvare l’esigenza di una rapida approvazione del provvedimento, che riguarda tutta un’altra serie di ecoreati, e allo stesso tempo traghettare la situazione verso un’imminente cancellazione del reato di “air gun”.

PETROLIO OFFSHORE PETROLIO OFFSHORE

 

L’idea che prende corpo è quella di un decreto “emergenziale” con il quale riabilitare in tempi rapidi la ormai famosa tecnica di esplorazione. Ma anche questa autentica “pezza”, per alcuni l’unica possibile, non eviterebbe all’Italia un clamoroso imbarazzo. Che idea possono farsi gli investitori di una situazione in cui le esplorazioni petrolifere stanno diventando fuori legge, seppur momentaneamente? E’ soprattutto in questa domanda che risiede la dimensione di un problema che il Governo non è stato in grado di gestire. E che ha fatto indispettire anche gli Usa.

 

PETROLIO OFFSHORE PETROLIO OFFSHORE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...