merkel deutsche bank

DEUTSCHE BANK, UN COLOSSO OPACO - LA PRIMA BANCA TEDESCA È STATA UN VEICOLO DI RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO DALLA RUSSIA? LO SCANDALO “RUSSIAN LAUNDROMAT”, I PRESTITI MOLTO GENEROSI A TRUMP E IL MATRIMONIO FALLITO CON COMMERZ: TUTTI I CASINI DEL COLOSSO FINANZIARIO CHE HA CERCATO DI ENTRARE NELL’OLIMPO DELLE BANCHE D’INVESTIMENTO A TUTTI I COSTI - IL RISCHIO DI PESANTI SANZIONI, LA REDDITIVITÀ RIDOTTA A ZERO, LA ZAVORRA DI TITOLI TOSSICI E UN DOLOROSO PIANO DI ESUBERI – GLI EFFETTI PER L’ITALIA

VAFFANBANKA - LE NOZZE (SALTATE) TRA DEUTSCHE BANK E COMMERZBANK FARANNO PARTIRE IL RISIKO BANCARIO IN ITALIA

 

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/vaffanbanka-nozze-saltate-deutsche-bank-commerzbank-faranno-201996.htm

 

BANCHE, I FLOP DI DEUTSCHE E L’OMBRA DI TRUMP E PUTIN

Tonia Mastrobuoni per “Affari e Finanza – la Repubblica”

 

angela merkel

Nel 1998 Donald Trump è già uno stranoto bancarottiere. Un magnate con una scia di fallimenti alle spalle che lo hanno reso un paria nel sistema finanziario americano. Ma c' è una banca disperatamente a caccia di gente come lui per affermarsi a Wall Street, un mare infestato di squali dove bisogna avere denti aguzzi e rischiare profondità inesplorate per sopravvivere. Mike Offit è un top manager della Deutsche Bank, la parvenu tedesca che cerca di conquistare un posto nell' Olimpo delle banche d' investimento.

mike offit 1

 

Offit è convinto, si legge in un' intervista, che l' unico modo di spiccare in un mercato saturo sia "quello di fare prestiti più rischiosi delle banche rivali". Così, lo spericolato banchiere annuisce benevolo quando Trump gli chiede 125 milioni di dollari per restaurare un grattacielo; gliene accorda altri 300 per costruirne uno nuovo; è felice di concedergli altre montagne di soldi per un casinò ad Atlantic City.

 

donald trump deutsche bank 1

Offit viene poi licenziato in tronco ma per vent' anni la principale banca tedesca non si sogna mai di interrompere le sue relazioni pericolose con il futuro presidente americano. Una trama fatale tra che ora rischia di trascinare a fondo entrambi e che sembra rubata a un romanzo di John Grisham. Anche il successore di Offitt, Justin Kennedy, continua ad elargire generosi finanziamenti a Trump. In cambio ai top manager della sua banca arrivano inviti per lussuosi fine settimana a Mar-A-Lago. Dopo lunghe partite a golf nel resort di Trump in Florida, al bancarottiere newyorkese viene concordata ad esempio la garanzia per un mega bond che fallirà nel 2004.

deutsche bank commerzbank

 

L' ultima, generosa sacerdotessa della cornucopia di Trump è Rosemary Vrablic, che non disdegna di concedergli prestiti anche quando Trump è un candidato populista alla Casa Bianca che insulta gli avversari e i giornalisti invisi.

 

Persino quando la banca sa da un pezzo che il bancarottiere non vale neanche lontanamente i 3 miliardi di dollari che sostiene di valere. Quando Deutsche Bank fa fare la prima indagine interna, è costretta a constatare che il magnate trombone vale al massimo 788 milioni. E non sarà l' ultimo esame deludente delle reali ricchezze di Trump.

deutsche bank

 

Eppure, il rubinetto dei tedeschi non si chiude mai. Neanche quando Trump fallisce per l' ennesima volta su un prestito da 45 milioni e denuncia Deutsche. La banca gli concederà poco dopo un altro prestito da centinaia di milioni di dollari. Vrablic, diventata negli anni un punto di riferimento in Deutsche per tutta la famiglia Trump, sarà ascoltata insieme ad altri top manager tedeschi dal Congresso americano per far luce sui complessivi 2 miliardi di dollari di prestiti che Trump ha ottenuto da Deutsche Bank in vent' anni senza grandi sforzi.

 

Ben due commissioni del Congresso hanno chiesto - e ottenuto - documenti sulla lunga relazione tra il presidente americano e la prima banca tedesca. E secondo Maxine Waters, presidente democratica della commissione Finanze, "ci sono molti indizi che Deutsche Bank possa essere stata un veicolo per criminali, cleptocrati e alleati di Putin desiderosi di muovere soldi fuori dalla Russia".

donald trump deutsche bank 3

 

Una mina per Trump. Ma anche per Deutsche. La promessa di far luce sugli affari del capo della Casa Bianca è arrivata anche da un magistrato che gli ha dichiarato esplicitamente guerra. Letizia "Tish" James, procuratore di New York, sta indagando proprio sulle ricchezze gonfiate da Trump per ottenere prestiti da Deutsche, anche in base alle testimonianze scottanti del suo ex avvocato, Michael Cohen. E ad agosto dello scorso anno, il magistrato ha dichiarato senza mezzi termini che "il presidente deve preoccuparsi di tre cose: Mueller, Cohen e Tish James".

hans georg maassen e angela merkel

 

Dopo i dolorosi esborsi degli ultimi anni Deutsche Bank sarà costretta a pagare nuove, miliardarie sanzioni alle autorità americane? E' uno dei tanti interrogativi che affliggono oggi Christian Sewing, ceo di Deutsche uscito vincente in Germania dalla sua prima, grande sfida. Nel primo anniversario della sua nomina a capo della maggiore banca tedesca, il goffo tentativo del governo di mandare in porto il sogno proibito della super banca di bandiera fondendo il primo e il secondo istituto privato, Deutsche e Commerz è fallito.

mike offit 2

 

La scorsa settimana i colloqui sono stati interrotti e chiunque abbia letto con attenzione le tappe sa che Sewing non è mai stato convinto del piano di unire due debolezze architettato dal ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz e dal suo sottosegretario più a suo agio con la finanza, l' ex Goldman Sachs Joerg Kukies.

 

In futuro, Sewing dovrà varare probabilmente nuovi e dolorosi piani di esuberi e dovrà dimostrare di riuscire a uscire dall' angolo della redditività ridotta al lumicino e del bilancio imbottito di titoli tossici.

 

donald trump deutsche bank 2

Nei giorni scorsi è emersa un' indiscrezione sulla possibilità che uno dei gioielli dell' istituto, la società di gestione patrimoniale DWS, si fonda con la gemella svizzera controllata da Ubs. Insieme amministrerebbero patrimoni da 1,4 miliardi di euro. Ma su Sewing gravano non solo le inefficienze di una banca zavorrata da anni di scelte sbagliate: c' è anche l' incognita delle cause in corso da un lato all' altro del globo.

 

Christian Sewing Deutsche Bank

Se il Congresso oggi sospetta, come dichiarato da Maxine Waters, che Deutsche sia stata un veicolo del malaffare russo che potrebbe incrociarsi col passato di Trump, è perché l' istituto di Francoforte è riemerso nelle carte di alcuni clamorosi casi legati al riciclaggio di denaro sporco. Da una regione - la Russia e le repubbliche ex sovietiche - con cui già il predecessore di Sewing, John Cryan, aveva tagliato tutti i ponti.

 

DEUTSCHE BANK

Ma che continua a produrre scorie, anche sotto forma di sanzioni miliardarie che rischiano di abbattersi sulla banca dalle autorità di vigilanza di vari Paesi. Si prenda il caso del "Russian laundromat", della 'Lavatrice russa", uno scandalo emerso due anni fa grazie a uno scoop di alcuni giornali e che secondo un rapporto interno di Deutsche rivelato la scorsa settimana dal Guardian, potrebbe ancora sfociare in "significative azioni disciplinari". Lo schema era semplice: una banca britannica X si faceva prestare soldi da una connazionale Y con la garanzia di una terza banca russa. La banca Y dichiarava fallimento e si faceva certificare il debito da giudici moldavi corrotti. Così la banca russa trasferiva i soldi dovuti dalla banca Y alla banca X attraverso una filiale moldava.

 

mike offit 4

E dalla banca X i soldi prendevano il largo nel mercato globale della finanza. Uno dei veicoli privilegiati in quest' ultimo passaggio era Deutsche. Tra il 2010 e il 2014 con questo semplice trucco circa 80 miliardi di soldi russi "ovviamente rubati o di origine criminale", secondo uno degli inquirenti, sono stati puliti e immessi nel circuito legale internazionale. Tra i 500 oligarchi, faccendieri, agenti dei servizi russi e banchieri moscoviti coinvolti, figura anche un certo Igor Putin, cugino del presidente russo.

danske bank

 

Indagini che vengono da un passato che Deutsche sperava di aver sepolto. Che si incrocianocon quelle dei Panama Papers su miliardi evasi nel paradiso fiscale, con la mega operazione di riciclaggio russa passata attraverso Danske Bank o con la truffa nota come "Project Square". Incubi che Sewing può solo augurarsi finiscano presto.

donald trump deutsche bank 4mike offit 3igor putinANGELA MERKELdeutsche bank 2deutsche bankdeutsche bank commerzbank 1jorg kramer commerzbankdeutsche bank 1L'ARTICOLO DEL 'FINANCIAL TIMES' SULLA FUSIONE DEUTSCHE BANK - COMMERZBANKcommerzbank 6commerzbank 7commerzbank 5commerzbank 4deutsche bank commerzbank 2

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…