GOOGLE SOCIAL NETWORK – IL COLOSSO DI MOUNTAIN VIEW NON SI FERMA MAI! - BRIN LANCIA “BUZZ”, UN SOCIAL NETWORK CHE PONE IL MOTORE DI RICERCA IN DIRETTA COMPETIZIONE CON FACEBOOK E TWITTER – PARTONO ANCHE LE SPERIMENTAZIONI PER LA BANDA LARGA SUPERVELOCE – “VOGLIAMO COSTRUIRE UNA RETE ELETTRICA INTELLIGENTE – LA CINA? DOPO LE OLIMPIADI I PROGRESSI DEGLI ULTIMI ANNI SONO STATI AZZERATI…

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Paolo Pontoniere per "la Repubblica"

La lunga marcia di Google per diventare l'azienda più rilevante degli Stati Uniti, e non solo in campo digitale, ha subito una ulteriore accelerazione con il lancio di Buzz, un sistema che trasforma Gmail in una sorta di social network e che la pone in diretta competizione con Facebook e Twitter.

larry page sergey brin - Fondatori di Googlelarry page sergey brin - Fondatori di Google

Senza contare l'anticipazione che proprio ieri ha pubblicato il Wall Street Journal online: il colosso dell'informatica ha avviato una serie di test per collegare alcune città americane ad una nuova rete Internet da un gigabit al secondo, cioè 100 volte superiore alla banda larga attuale.

Ma le mire di Google non si limitano solo a Internet. Dalla Cina allo scontro con Apple, dalla privacy alle energie rinnovabili, il gigante di Mountain View sta diventando la pietra angolare con la quale si devono confrontare operatori economici e politici di tutto il mondo. Il co-fondatore Sergey Brin difende la sua azienda di essere poco trasparente e di scivolare più o meno deliberatamente verso posizioni autoritarie e monopolistiche. E spiega la filosofia di Google.

Hu JintaoHu Jintao

Mister Brin, con Buzz le attività Internet di un utente finiscono tutte in una sola pagina, un modo semplice per aggiornarsi ma anche per essere controllati. Che farete per garantire la privacy? «Google ha uno dei migliori sistemi anti spam che esistano e sin dall'inizio ha posto la privacy degli utenti al centro della sua attività. Per adesso, a nostro parere, i vantaggi offerti da Buzz sono di gran lunga superiori ai pericoli che si corrono. Detto questo bisogna anche sottolineare che la salvaguardia della propria privacy è una responsabilità individuale di tutti gli utenti. Sono loro che devono adottare tutte le misure necessarie per difendersi».

Parliamo di Cina e di censura. Prima avete ceduto alle pressioni di Pechino e poi vi siete opposti, siete veramente decisi a difendere la libertà del web in quel paese? «La nostra posizione è chiara e l'abbiamo esplicitata sul nostro blog, le cose non sono cambiate, non c'è stato nessun progresso.

Google è fermamente decisa a difendere la libera circolazione delle informazioni e delle idee e non solo in Cina ma in qualsiasi paese. La situazione cinese ci preoccupa particolarmente. Dopo le Olimpiadi la privacy e la censura sono peggiorate nettamente. Prodotti come Youtube e Google Docs sono ancora bloccati e la quantità di informazioni censurate cresce di giorno in giorno.

logo facebooklogo facebook

Negli ultimi due-tre anni in Cina su questo fronte s'erano registrati dei progressi, ma i recenti attacchi e le posizioni assunte dalle autorità cinesi li hanno azzerati creando una situazione nella quale è molto difficile operare».

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Coordinate le vostre posizioni con quelle dell'amministrazione Obama? «Coordinare è un termine forte, ma a Washington molti esprimono simpatia nei nostri confronti. E non solo all'interno dell'amministrazione Obama ma anche in altre aziende, in altri paesi e in altri governi».

E parlando di solidarietà aziendale, come va la vostra guerra con Apple? «L'ho sentito anche io che saremmo in rotta di collisione ma se si dà credito a tutti i pettegolezzi della stampa, anche su di me,e alle indiscrezioni che emergono dagli incontri riservati devo concludere che non sono del tutto accurati. Ma su questo argomento lascio la parola ai dirigenti di Apple, che amano tantissimo parlare di questa cosa».

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Quindi non c'è scontro? «C'è competizione. Abbiamo di sicuro prodotti che si accavallano e una concorrenza salutare in quegli ambiti è naturale ma allo stesso tempo, in molti campi, siamo anche complementari. Personalmente ammiro la Apple e i suoi prodotti, infatti uso un Mac Book».

Dall'avvento dell'amministrazione Obama fate un gran parlare di energie rinnovabili e di rete elettrica intelligente, che ambizioni avete? «Vogliamo diventare operatori del settore e operare a largo raggio, non solo cercando di costruire una rete elettrica che sia più intelligente e che sia in grado di distribuire elettricità in maniera più razionale e sicura, ma anche sul versante della produzione e della commercializzazione».

Veniamo alla crisi. Google sembra caversela meglio della altre aziende americane. Cosa prevede, continuerà o siamo già in ripresa? «Purtroppo Google è stata colpita dalla crisi alla pari di tutte le altre aziende, i nostri profitti sono diminuiti e abbiamo dovuto pure rallentare le assunzioni.

Google BuzzGoogle Buzz

Ce la siamo cavata meglio degli altri perché la nostra piattaforma pubblicitaria funziona da moltiplicatore delle economie, rivolgendosi a noi molte aziende sono in grado di allargare il loro mercato con una spesa molto bassa, e questa è la nostra forza. In quanto alla direzione della crisi confesso che non sono un economista e quindi non sono in grado di dare risposte di carattere generale, ma per quanto riguarda Google posso dire che in risposta agli stimoli che ci arrivano dal mercato abbiamo già ricominciato a spingere con le assunzioni».

 

 

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