mark zuckerberg e la moneta virtuale di facebook

“LIBRA” NOS A MALO – ZUCKERBERG IL 2 MAGGIO HA REGISTRATO A GINEVRA UNA NUOVA AZIENDA, “LIBRA”, CHE SERVIRÀ PER CREARE LA MONETA VIRTUALE DI FACEBOOK, “GLOBALCOIN” – SARÀ LEGATA AL VALORE DEL DOLLARO, ALL’INIZIO SI POTRÀ USARE SOLO SU WHATSAPP E ARRIVERÀ NEL 2020: L’OBIETTIVO È RENDERE PIÙ FACILI GLI SCAMBI DI DENARO – PER L’OCCASIONE ZUCK SI È MESSO IN AFFARI CON I GEMELLI WINKLEVOSS, CHE LO ACCUSARONO DI AVER RUBATO L’IDEA DI FACEBOOK E OTTENNERO PER IL SILENZIO 65 MILIONI DI DOLLARI…

 

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

mark zuckerberg vuole creare una moneta virtuale

Nome in codice Libra. Da qualche giorno Mark Zuckerberg ha fatto ufficialmente scattare l' operazione che porterà alla nascita della moneta virtuale di Facebook. Il 2 maggio scorso infatti, a Ginevra, in Svizzera, Zuck ha registrato una nuova azienda, una startup chiamata appunto Libra. Un' accelerazione decisa al progetto arrivata solo dopo l' incontro avvenuto a fine aprile tra il fondatore del social network più popolare del mondo e il governatore della Banca d' Inghilterra Mark Carney e dopo aver ottenuto il benestare del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.

 

mark zuckerberg vuole creare una moneta virtuale 2

La moneta si chiamerà GlobalCoin, sarà stabile perché legata al valore del dollaro e arriverà già nel primo trimestre del 2020. Tuttavia, come proverebbe la sperimentazione con 200 milioni di utenti in corso in India da diversi mesi, l' esordio ufficiale non dovrebbe riguardare da subito l' intero impero social di Zuckerberg.

 

LE COMMISSIONI

Almeno nella fase iniziale, GlobalCoin si limiterà a rivoluzionare l' approccio a pagamenti e trasferimenti di denaro degli utenti di WhatsApp. L' app di messaggistica più utilizzata del mondo infatti, si presterebbe perfettamente a questo servizio non solo perché rappresenta - almeno in teoria - la dimensione più privata dei social di Menlo Park, ma soprattutto perché è quella di cui gli utenti si fidano di più.

mark zuckerberg vuole creare una moneta virtuale 1

 

Ed è esattamente questo che ha spinto il quotidiano americano Wall Street Journal a sostenere che il GlobalCoin potrebbe addirittura mettere in crisi il sistema delle carte di credito. Secondo il giornale ad attrarre in massa i circa 2 miliardi di utenti di WhatsApp sarebbero non solo la facilità di utilizzo dell' innovativo strumento digitale ma soprattutto l' assenza di commissioni sul servizio.

 

mark zuckerberg e la moneta virtuale di facebook

In realtà le voci di un possibile approdo del social nel campo dei pagamenti digitali si rincorrono dalla fine del 2017 e cioè da quando David Marcus, ex presidente di PayPal, è stato assoldato da Menlo Park per iniziare a lavorare al progetto. Un' evoluzione che Zuck reputa fondamentale per il futuro della piattaforma al punto di aver non solo già investito 1 miliardo di dollari, ma soprattutto di aver scelto di mettersi in affari con due suoi acerrimi nemici: Cameron e Tyler Winklevoss.

winklevoss big

 

IL FURTO

 Vale a dire i gemelli che lo accusarono di avergli rubato, ai tempi di Harvard, l' idea di Facebook e per questo ottennero da lui ben 65 milioni di dollari. Una cifra importante che i fratelli hanno prima investito in bitcoin - guadagnando una fortuna - e poi nella fondazione di Gemini, una delle prime società ad aver inteso le criptovalute come asset finanziario. Un' esperienza che ora tornerebbe senza dubbio utile a Zuckerberg che, infatti, ha precettato la nuova creatura dei Winklevoss insieme ad altre società simili come Coinbase (la più nota tra le piattaforme di scambio per criptomoneta), per entrare in Libra.

 

LO SHOPPING

mark zuckerberg vuole creare una moneta virtuale 4

L' obiettivo, come il fondatore di Facebook ha dichiarato all' inizio del mese di maggio durante la consueta conferenza degli sviluppatori F8, è far in modo che «Scambiare denaro diventi semplice come condividere una foto con lo smartphone». Un approccio rivoluzionario per il nostro modo di intendere il denaro e i pagamenti che potrebbe spingerci - in maniera ancora più marcata - verso quella che è la normalità in altre parti del mondo. In Cina ad esempio, in pochi anni una app di messaggistica è diventata letteralmente parte fondamentale della quotidianità di chiunque.

gemelli winklevoss

 

L' applicazione WeChat (di proprietà di Tencent, colosso di Guangzhou e settima società tech più ricca del mondo) permette di chattare, giocare, fare shopping, leggere notizie, prenotare una visita dal medico, condividere status, ordinare pasti e appunto pagare qualsiasi cosa. Un' esperienza totalizzante al punto che in città come Pechino, Shanghai o Shenzhen è quasi impossibile utilizzare contanti o carte di credito perché tassisti, distributori di merendine e supermercati accettano solo pagamenti attraverso un codice Qr. Ed è esattamente questo il modo con cui Zuckerberg, dopo essersi preso tempo e dati dai suoi utenti, ora vuole prendersi anche i loro soldi.

mark zuckerberg summit learning 8I GEMELLI TAYLOR E CAMERON WINKLEVOSS gemelli winklevoss 3gemelli winklevoss 2gemelli winklevoss 3mark zuckerberg vuole creare una moneta virtuale 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…