MILLERI, OGGI E DOMANI – SARÀ L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI ESSILUX, FRANCESCO MILLERI, IL GARANTE DELLA CONTINUITÀ NELL’IMPERO DI DEL VECCHIO: DIVENTERÀ ANCHE PRESIDENTE DEL COLOSSO DELLE LENTI – LO SCHEMA DELLA SUCCESSIONE ERA STATO PREPARATO PER TEMPO DAL PAPERONE DI AGORDO: IERI È STATO COOPTATO NEL CDA DI ESSILOR-LUXOTTICA ANCHE MARIO NOTARI – LA HOLDING DELFIN È BLINDATA DAI DISSIDI TRA I FIGLI DI DEL VECCHIO, CHE HANNO CIASCUNO IL 12,5%:  PER LA VENDITA A UN SOCIO ESTERNO SERVE L’88% DEL CAPITALE, PRATICAMENTE L’UNANIMITÀ – I NODI MEDIOBANCA E GENERALI

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1 - LA DELFIN È BLINDATA. MEDIOBANCA, SARÀ ANCORA SCONTRO

Gianluca Paolucci per “Verità & Affari”

 

FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO

La holding Delfin è blindata da eventuali dissidi tra gli eredi di Leonardo Del Vecchio e la linea del gruppo nella principale partita della finanza italiana - la filiera Mediobanca-Generali, ieri in rialzo in Borsa dopo la sbandata della vigilia - non cambierà, assicurano le fonti interpellate.

 

Il primo tassello si è visto ieri, con la nomina di Francesco Milleri, già amministratore delegato, anche alla presidenza del gruppo fino alla scadenza del mandato. Leonardo Del Vecchio - domani mattina i funerali ad Agordo - ha lasciato indicazioni chiare e strategie già condivise da tempo con chi prenderà in mano le redini della cassaforte.

LEONARDO DEL VECCHIO LEONARDO DEL VECCHIO

 

Il nome del successore designato si saprà ufficialmente solo con l'apertura delle disposizioni lasciate da Del Vecchio. Ma sulla strategia, si spiega, non dovrebbero essere sorprese e tutto resterà, almeno nel breve periodo, nella linea indicata dal fondatore del gruppo.

 

IL GARANTE

A farsi garante della continuità sarà appunto Milleri, il manager più vicino all'imprenditore nonché colui che le strategie della Delfin - anche in ambito finanziario -ha contribuito a formularle al fianco di Del Vecchio. Il primo e più importante scoglio è quello di convincere la Bce a salire ancora in Mediobanca dal 20% attuale fino al 25%, al di sotto della soglia di opa, senza trasformarsi in holding bancaria.

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

 

Progetto avviato da tempo e già stoppato dalla Bce (che ha chiesto appunto la trasformazione della Delfin in una holding bancaria) ma non ancora accantonato dall'imprenditore al momento della sua scomparsa.

 

I tempi sono comunque piuttosto serrati: il progetto iniziale prevedeva di arrivare con il 25% alla prossima assemblea di Mediobanca, in ottobre, ma l'obiettivo è tutt'altro che semplice da raggiungere. Discorso simile per Generali, dove dopo la sconfitta in assemblea della lista Caltagirone, appoggiata da Delfin, la linea è quella di valutare di volta in volta sulla base del ritorno dell'investimento.

 

LO STATUTO

L IMPERO DI LEONARDO DEL VECCHIO L IMPERO DI LEONARDO DEL VECCHIO

La blindatura della holding è scritta con chiarezza nell'ultima versione dello statuto, del febbraio 2021. Per il trasferimento di azioni tra i soci serve il parere favorevole dei due terzi dell'assemblea. Mentre per la vendita a un socio «esterno» serve il voto favorevole dell'88% del capitale. Che data la composizione dell'azionariato alla luce della scomparsa del fondatore (ai sei figli il 12,5% ciascuno, alla moglie il 25%) equivale a un voto all'unanimità. Inoltre, l'offerta di una terza parte dovrà essere regolata obbligatoriamente per cassa e non con scambi azionari.

 

FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK FRANCESCO MILLERI E LEONARDO DEL VECCHIO CON I RAY BAN STORIES - GLI OCCHIALI SMART DI LUXOTTICA E FACEBOOK

2 - IL MANAGER DI FIDUCIA PER LA SUCCESSIONE MILLERI SARÀ PRESIDENTE

Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”

 

Sarà Francesco Milleri a prendere il posto di Leonardo Del Vecchio come presidente di EssilorLuxottica. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione del gruppo che si è tenuto ieri «rendendo omaggio» all'imprenditore «che sarà ricordato per sempre per i suoi valori».

 

E la nomina al vertice di Milleri è un po' anche parte di quell'omaggio a Del Vecchio che aveva scelto il manager come suo successore alla guida del numero uno mondiale dell'occhialeria che aveva fondato.

 

mario notari mario notari

Classe 1959, nato a Città di Castello nella provincia di Perugia per Del Vecchio è stato molto di più dell'amministratore delegato della sua EssilorLuxottica che ha contribuito a far crescere fino a 21 miliardi di ricavi e a raggiungere una capitalizzazione di oltre 65 miliardi.

 

Che la successione dei poteri sia ormai iniziata secondo uno schema ben preciso -già disegnato da Del Vecchio - lo dimostra anche un'altra decisione presa dal board di ieri.

Vale a dire la cooptazione come amministratore non indipendente in consiglio di Mario Notari, ordinario di diritto commerciale in Bocconi. Un professionista che ha sempre lavorato a fianco della famiglia Del Vecchio ed è già membro del cda di Delfin, la holding della dinastia.

 

LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

«Tocca noi ora scrivere i prossimi capitoli della nostra azienda, traendo ispirazione dalla sua visione e dalla incredibile eredità» che Del Vecchio lascia, ha scritto ieri Milleri ai dipendenti. Ne ha condiviso la strategia imprenditoriale, ha impresso la velocità tecnologica alla macchina distributiva e condiviso in passato anche la stessa visione sulle partecipazioni finanziarie in Mediobanca e in Generali. Convinto, al pari di Del Vecchio, che la missione di un imprenditore e dei suoi manager sia quella di creare grandi gruppi del made in Italy di respiro internazionale.

 

L'identità di vedute con Del Vecchio si ritrova anche nelle attività legate al sociale e al mondo della salute. L'imprenditore l'ha infatti voluto nel consiglio della Fondazione Del Vecchio, incarico che copre anche nello Ieo.

 

ieo milano 1 ieo milano 1

«Era difficile distinguere Del Vecchio da Milleri nelle partite della finanza, anche nel tentativo di creare un grande gruppo italiano della finanza, soprattutto negli ultimi anni», racconta chi li ha conosciuti entrambi. Del Vecchio ha sempre fatto parte del mondo finanziario fino a pochi mesi fa, quando è salito in Piazzetta Cuccia e nel Leone proprio per creare un polo tra banche e assicurazioni. E a testimonianza di questo ruolo domani ai funerali ci saranno anche l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone - l'alleato negli acquisti in Generali - Andrea Sironi, presidente della compagnia di Trieste.

LEONARDO DEL VECCHIO LEONARDO DEL VECCHIO

Ed è atteso Alberto Nagel, il ceo di Mediobanca.

 

Ora anche il ruolo di presidente della cassaforte Delfin potrebbe passare a Milleri.

Occorrerà attendere i prossimi giorni quando verrà data lettura delle volontà di Del Vecchio, custodite dallo studio notarile milanese Zabban Notari Rampolla. La convinzione è che segua la strada tracciata dal fondatore. In Delfin Milleri non ha mai avuto ruoli formali ma ha sempre partecipato alle sue attività in qualità di garante e interprete delle linee strategiche condivise con Del Vecchio.

LEONARDO DEL VECCHIO DA BAMBINO LEONARDO DEL VECCHIO DA BAMBINO

 

Certo è che dalla sua nomina nel 2017 alla guida operativa di Luxottica che ha portato alla fusione con la francese Essilor, Milleri ha giocato un ruolo chiave avvicinando Milano e Parigi, che non vedeva di buon occhio un socio italiano al comando. Se la nuova realtà è cresciuta lo si deve in buona parte anche al ruolo di traghettatore verso tecnologia e digitale che Milleri ha svolto. Una strada che ha portato anche all'accordo con Meta per il lancio degli occhiali smart Ray Ban stories.

 

Le sue radici sono d'altronde nell'innovazione. Nel 1996 aveva fondato Abstract, società di consulenza nell'ingegnerizzazione dei processi, con clienti come l'Ospedale San Raffaele di Milano, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e poi l'Ieo.

 

Abstract aveva rafforzato la sua partnership con Luxottica fornendo anche "Virtual Store": un'app che, aggregando i dati di vendita nel mondo, è in grado di restituire uno spaccato istantaneo, fino al singolo negozio. Se sarà confermato il suo nome, Milleri traghetterà Delfin nella nuova fase. E deciderà, supportato dalla famiglia (che resterebbe solo azionista ma che voterà sulle partite strategiche), anche se proseguire nella crescita in Mediobanca e Generali. O lasciare la presa.

LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL LA CATENA DI CONTROLLO DI DELFIN LA CATENA DI CONTROLLO DI DELFIN

 

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