NOODLES A COLAZIONE E BOLLITORE IN CAMERA: GLI ALBERGHI CAMBIANO PER ACCONTENTARE I NUOVI PADRONCINI ASIATICI - ‘IL VIAGGIATORE CINESE MI RICORDA IL VIAGGIATORE RUSSO DEGLI ANNI DUEMILA: HA UNA GRANDE POTENZIALITÀ DI SPESA E UNA FORTE CURIOSITÀ NEI CONFRONTI DEL NOSTRO STILE DI VITA. MA SOPRATTUTTO È ATTRATTO DALLO SHOPPING E DALLO STATUS CHE RISPECCHIA’ - MAI LE STANZE CON IL NUMERO 4 O IL 4° PIANO

Condividi questo articolo


 

 

Michela Proietti per il Corriere della Sera

 

turisti cinesi in fila da chanel turisti cinesi in fila da chanel

Tra le regole base c' è quella di non servire il latte a colazione: la Cina è al primo posto tra i casi di intolleranza. Ma oltre a questa accortezza gli hotel di lusso scoprono nuove attenzioni per i clienti asiatici, diversi da quelli del passato. «Il viaggiatore cinese, amo chiamarlo così e non turista - spiega Luca Finardi, direttore del Mandarin Oriental di Milano - mi ricorda il viaggiatore russo degli anni Duemila: ha una grande potenzialità di spesa e una forte curiosità nei confronti del nostro stile di vita. Ma soprattutto è attratto dallo shopping e dallo status che rispecchia».

 

Nell' hotel 5 stelle lusso il turismo cinese, rispetto al 2016, è raddoppiato: il Mandarin, colosso orientale dell' ospitalità, è un osservatorio privilegiato.

turisti cinesi a milano turisti cinesi a milano

 

«Ricordo alla fine degli anni Novanta l' arrivo dei primi gruppi, con abitudini spesso lontane dal bon ton internazionale - prosegue Finardi -. Necessitavano sempre di una guida ed un interprete, oggi vedo un grande cambiamento nello stile: la lingua rimane ancora un ostacolo ed infatti è importante avere personale che parli cinese. Un altro aspetto fondamentale è conoscere le loro preferenze alimentari: sono disposti a pranzare e cenare italiano, ma non a colazione». Indagando sulle preferenze si scopre che amano avere le camere con vasca e doccia separata ed un bollitore sempre disponibile con selezione di tè, che bevono a tutte le ore del giorno.

 

The Leading Hotels of the World, la collezione di hotel di lusso, organizza training per studiare questo mercato: il Baglioni Hotel Carlton (www.LHW.com/carltonbag) già da tempo serve una prima colazione ad hoc, con ravioli al vapore, ciambella cinese con carne e altre prelibatezze presentate in doppia lingua. Il fattore comunicazione è decisivo: la conoscenza dell' inglese scarseggia e i turisti cinesi vanno accolti a partire dalla lingua.

turisti asiatici turisti asiatici

 

«Da 20 anni pubblichiamo riviste destinate agli ospiti delle più esclusive strutture alberghiere - dice Alex Vittorio Lana, editore di «Italian Experience», rivista del lusso tradotta in cinese - : con il nostro magazine raccontiamo agli orientali le eccellenze del made in Italy, perché sono appassionati dei nostri brand ma non ne conoscono la storia».

 

Ancora si tratta di un turismo «acerbo», senza la sofisticatezza barocca e di arabi e russi. «I russi erano dei clienti straordinari sia nel prenotare le suite più belle che nel degustare i vini migliori - spiega Enzo Indiani, general manager dell' Hotel Principe di Savoia di Milano (www.dorchestercollection.com) - : il mercato cinese è molto più sobrio. Noi li accogliamo con un vassoio di noodles e selezione di tè a foglia intera. Non assegniamo mai le camere che abbiano come inizio o come fine il numero 4, per loro di cattivo auspicio, ed evitiamo di alloggiarli al quarto piano».

turisti cinesi turisti cinesi

 

 

I numeri contano anche al Kulm Hotel di Saint Moritz, dove i cinesi vengono sistemati in camere che contengono il portafortuna 8. Sempre in Svizzera, The Chedi Andermatt, punta sull' asian touch fin dall' arrivo, con gli ospiti accolti da un asciugamano per le mani caldo e profumato. A Firenze e Roma, gli hotel Portrait Lungarno Collection, accolgono i cinesi con il saluto «Ni Hao», welcome con un gallo di zucchero (questo è l' anno del gallo), riviste cinesi e noodles nel minibar. A Milano, il Park Hyatt ha trovato un modo «occidentale» per conquistarli: i tartufi al cioccolato dello chef stellato Andrea Aprea sono amatissimi dai cinesi. La piccola attenzione in più è nel non farli mai mancare.

shopping di lusso per turisti cinesi shopping di lusso per turisti cinesi

 

turisti cinesi turisti cinesi

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...