roberto gualtieri monte dei paschi di siena mps

"MONTE" DEI PEGNI – MPS HA DATO IL VIA LIBERA AL PIANO HYDRA, CIOÈ LO SCORPORO DI 8,1 MILIARDI DI EURO DI CREDITI DETERIORATI, CHE ORA SI CIUCCERÀ AMCO (CIOÈ IL TESORO) - IL TUTTO È FUNZIONALE ALLA PRIVATIZZAZIONE, SE MAI CI SARÀ: NON CI SONO COMPRATORI E IL GOVERNO STA PER CHIEDERE UN’ULTERIORE PROROGA ALLA COMMISSIONE UE. I GRILLINI SPINGONO PER LA NAZIONALIZZAZIONE PER USARE IL "MONTE" COME “BANCOMAT”, COMA FACEVA UN TEMPO IL PD

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

1 – SECONDO "REPUBBLICA" IL GOVERNO AVREBBE DECISO DI NON PRIVATIZZARE MPS E PROVARE A RINEGOZIARE CON L’EUROPA. L’INDISCREZIONE DEVE AVER FATTO ANDARE LA COLAZIONE DI TRAVERSO AL MINISTRO GUALTIERI, CHE IN SEDE DI NEGOZIATO AVEVA PERSONALMENTE ASSICURATO CHE MPS SAREBBE STATA VENDUTA. IL PROBLEMA È CHE PER AVVIARE IL PROCESSO BISOGNA CHE CONTE FIRMI IL DECRETO CHE LANGUE SULLA SUA SCRIVANIA DA SETTIMANE – MA IL M5S VUOLE NAZIONALIZZARE MPS PER USARLO COME “BANCOMAT”, COME UN TEMPO FACEVA IL PD

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/monte-pacchi-siena-ndash-secondo-quot-repubblica-quot-governo-248730.htm

 

2 – MPS SI LIBERA DI 8,1 MILIARDI DI SOFFERENZE

Teodoro Chiarelli per “la Stampa”

 

Via libera al piano Hydra, lo scorporo di 8,1 miliardi di euro di cattivi crediti a favore di Amco. Ieri l' assemblea del Monte dei Paschi di Siena, riunitasi solo per delega in ottemperanza alle misure di contenimento del Covid, ha dato l' okay (con voto quasi unanime, il 99, 97% del capitale) al piano di pulizia dai crediti deteriorati, approvando il progetto di scissione parziale a favore di Asset Management Company (Amco), con attribuzione di opzione asimmetrica agli azionisti di Mps, diversi dal ministero dell' Economia.

giuseppe conte roberto gualtieri 17

 

In contemporanea è stato approvato anche il progetto di scissione parziale proporzionale di Mps Capital Services in favore di Mps e la modifica dei commi 1 e 2 dell' articolo 6 dello statuto sociale della Banca (relativi al capitale sociale della banca), in conseguenza dell' approvazione del progetto Amco.

 

Mps dunque alleggerisce la propria posizione. Impacchetta gran parte della sua esposizione e la cede alla società controllata totalmente dal ministero dell' Economia specializzata proprio nella gestione degli Npe, l' acronimo con il quale si definiscono in modo ampio i crediti in sofferenza o che si stima di difficile incasso.

 

monte dei paschi di siena

Alla fine l' istituto di Rocca Salimbeni riduce il proprio capitale sociale di oltre 1,3 miliardi, ma aumenta la sua efficienza: avanza il piano di uscita dai rischi che riduce gli Npe dal 12, 4 al 4, 3% e migliora i propri "ratio" patrimoniali, come il Cet1 fully loaded, in base ai quali la Bce misura la solidità degli istituti.

 

Il ruolo del Tesoro Questa operazione doveva essere una sorta di viatico all' uscita del Tesoro dal capitale della banca senese: in base agli attuali accordi presi con la Commissione europea, infatti, entro la fine del 2021 avrebbe dovuto cedere la sua quota del 68%, ma è ormai chiaro che servirà più tempo.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Anche perché, dopo mesi di trattative, un compratore ancora non c' è. Il ministro Roberto Gualtieri dovrebbe chiedere un' ulteriore proroga alla Commissione Europea, in modo da perfezionare l' uscita nel 2022. Il decreto, con cui il Mef ha stanziato 1,5 miliardi per procedere allo spin-off degli Npe con Amco, del resto, non è ancora stato convertito in legge.

 

GUIDO BASTIANINI

Secondo gli analisti di Equita, «le risorse stanziate sono sufficienti per procedere con lo spin-off e completare il derisking, ma non per rendere la banca appetibile in un' ottica di M&A considerando il basso grado di patrimonializzazione post deal con Amco (Cet1 fully phased al 9. 7%) e l' ammontare dei rischi legali (il petitum di Mps ammonta a circa 10 miliardi e a oggi è coperto per circa 600 milioni)».

 

Ciononostante secondo quanto ha dichiarato l' amministratore delegato di Mps, Guido Bastianini in audizione di fronte alla Commissione Banche, «è una fondamentale opportunità per ridurre in misura significativa la rischiosità creditizia della banca, seppure a costo della rinuncia di 1,3 miliardi di patrimonio, e fornire concrete prospettive di ritorno alla redditività».

 

Mustier

Caccia al partner e bond Bastianini è al lavoro sulla revisione del piano industriale, in modo da incorporare il deterioramento del quadro macro in seguito alla pandemia da Covid-19. Intanto però il Banco Bpm si è chiamato fuori e anche Jean Pierre Mustier, ad di Unicredit, ha chiarito che avrebbe potuto valutare l' operazione solo a patto di avere un impatto neutro sul capitale.

 

Che tradotto significa ricevere un "aiutino" da 3 miliardi dal Mef. Cosa che il governo non è intenzionato a fare dopo gli 8,5 miliardi sborsati finora per Montepaschi, oltre agli 1, 5 miliardi del decreto agosto. Quindi per ora Mps balla da sola.

I consulenti di Mediobanca sono al lavoro per individuare un consorzio di banche d' affari per l' emissione di un bond At1 da circa mezzo miliardo di euro, per completare il risanamento patrimoniale chiesto dalla Bce. Anche il secondo step, però, non è semplice. Bisogna trovare investitori che coprano il 32% della futura emissione. Il 68% toccherà al Tesoro.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."